Villa Serra si estende su un’area di oltre nove ettari. Il complesso sorge in provincia di Genova, nella frazione di Comago Sant’Olcese. L’edificio è composto da un piano settecentesco, a cui si affianca un cottage in stile tudor. Il pian terreno è realizzato con un rivestimento di pannelli in legno abbinati da cassetti in pregiato legno rovere proveniente dalla Slavonia, una regione della Croazia. La facciata è arricchita da infissi e tricuspidi appuntiti in pieno stile gotico e medievale. Vicino al palazzo della Villa sorge una torre merlata, cioè realizzata con i bordi tipici di tutte le torri medievali, dove sono collocate anche le stalle e la vicina masseria. Il giardino o parco di Villa Serra, copre una superficie verde di nove ettari. Lo stesso si affaccia sul fondo pianeggiante di Rio Comago. Realizzato in perfetto stile ottocentesco e secondo i criteri del giardino all’inglese, questo parco si espande su un’asse prospettico dove tra viali e percorsi a esse o a serpentina si può accedere ai boschetti, ai prati erbosi e ai corsi d’acqua composti da ruscelli, laghi e cascate. L’impianto vegetale del parco è arricchito da specie arboree ad alto fusto, da piante esotiche e da una sconfinata collezione di ortensie.
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La zona di Villa Serra costituiva un quartiere settecentesco dove sorgevano abitazioni e ville nobiliari o patrizie. Una di queste venne acquistata dalla famiglia Pinelli. L’antico nome della Villa era proprio Palazzo Pinelli. Nel 1811, Agostino Pinelli effettuò la prima ristrutturazione dell’edificio. Anni dopo, la proprietà fu acquistata dalla famiglia Serra, i cui membri godevano del titolo di marchesi. Uno di questi, il marchese Orso Serra, decise nel 1850 di trasformare il palazzo in un edificio più grande, più lussuoso e alla moda. In questo progetto trovò l’approvazione di Carlo Cusani, anche lui marchese e brillante imprenditore industriale. I lavori iniziarono l’anno successivo con la trasformazione dei terreni agricoli in un sontuoso parco all’inglese e con la costruzione di una villa in stile tudor e di una torre medievale, mentre l’intero palazzo venne rivisitato e trasformato in stile neogotico. L’ultima discendente dei marchesi Serra morì nel 1938. Da allora la Villa passò a un istituto religioso, ma subì le devastazioni del secondo conflitto mondiale. Negli anni della guerra, la struttura divenne anche la dimora di un avamposto tedesco. I militati nazisti non fecero del bene alla villa, perché abbatterono gran parte della vegetazione del parco lasciandola in stato di completo abbandono. Il degrado e l’abbandono continuarono anche negli anni successivi e ricevettero il colpo di grazia con l’alluvione che nel 1970 colpì la Liguria. Nel 1982, il complesso di Villa Serra venne acquistato da tre comuni: Genova, Sant’Olcese e Serra Riccò, che costituirono il “Consorzio pubblico di Villa Serra”. Questo ente si occupò per ben dieci anni di tutti i lavori di ristrutturazione del Parco, che venne aperto al pubblico nel 1992. Tutti i lavori di ristrutturazione sono stati ultimati nel 2004.
La parte più attraente di Villa Serra, specie per gli amanti del giardinaggio, è il giardino o parco. Non che la Villa sia meno interessante, ma la vista del Parco offre ai visitatori un fulgido esempio di giardino all’inglese. Alberi ad alto fusto, specie arboree rare, prati, corsi d’acqua e ortensie compongono il paesaggio verde del parco di Villa Serra. Al suo interno si organizzano anche eventi, sia per privati che per enti pubblici. I locali della Villa possono infatti ospitare matrimoni civili, corsi di formazione, rinfreschi, catering e molto altro. Il giardino è anche adatto alle visite dei turisti che amano il contatto intenso con il verde e la natura. Dicevamo che il parco di Villa Serra è famoso per la sua sconfinata collezione di ortensie. Questo spazio contiene infatti ben 250 specie, per un totale di 1500 piante. Le diverse varietà di ortensie sono suddivise in nove gruppi che comprendono: ortensie rampicanti, Hydrangea serrata, Hydrangea quercifolia, Hydrangea panicolata, Hydrangea arborescens, Hydrangea aspera, Hydrangea heteromalla, Hydrangea involucrata e Hydrangea macrophylla. Le varietà sono coltivate e raggruppate in aiuole o in gruppi composti da diverse cultivar, a cui si affiancano anche delle specie rampicanti. La visita a Villa Serra e al parco è giornaliera e comprende il pagamento di un ticket di ingresso pari a 3 euro. La tariffa è ridotta a un euro per bambini e anziani over 65. Previsti anche abbonamenti annuali e sconti per gruppi di visita organizzati. All’interno del parco e della Villa è possibile anche effettuare ( su prenotazione) servizi fotografici per cerimonie.
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