Villa Durazzo si trova a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Il complesso si compone di due edifici storici, di un giardino all’italiana e di un museo artistico. Nelle vicinanze si trova anche la Chiesa parrocchiale di San Giacomo di Corte, usata per celebrare matrimoni che hanno come location proprio le magnifiche sale di Villa Durazzo. Le stanze interne degli edifici storici sono costruite e arredate con lo stile delle ville nobiliari del ‘700, quindi con affreschi e pavimenti in maiolica e pareti in stucco. Il bianco delle maioliche e dello stucco campeggia nelle stanze più lussuose di Villa Durazzo. Non mancano pavimenti e scalinate in marmo e ardesia, ma anche quadri realizzati con la sofisticata tecnica del “trompe l’oeil” , termine che i francese vuol dire “ ingannare l’occhio”. In effetti, guardando gli affreschi realizzati in trompe l’oeil si ha l’impressione di guardare oggetti e persone “quasi” vere o in versione tridimensionale. Magnifico è anche lo spazio esterno di Villa Durazzo, sapientemente arricchito da un maestoso giardino all’italiana. Come suggerisce lo stile tipico di giardini all’italiana, gli spazi naturali sono delimitati da viali alberati e monumenti in marmo. I sentieri del giardino sono arricchiti con pavimentazioni di ciottoli liguri chiamati risseu. Il risseu è una decorazione che si realizza usando ciottoli ricavati dalle spiagge o dalle cave. Vengono selezionate le pietre con i colori e con le dimensioni adatte alla superficie da decorare. Per la pavimentazione del parco di Villa Durazzo sono state scelte pietre bianche e nere livellate dall’azione dei fiumi e dei mari. Con i ciottoli, sapientemente lavorati e incastonati sulla superficie degli spazi della Villa, sono state create decorazioni di squisita finezza e leggiadria.
Villa Durazzo venne realizzata, alla fine del Seicento, dai marchesi Durazzo. L’originario impianto quadrangolare si deve proprio a questa antica famiglia di proprietari. Nell’Ottocento, gli eredi dei Durazzo cedettero la Villa ai principi Centurione, che diedero il loro nome alla proprietà. Oggi , il complesso è denominato proprio Villa Durazzo Centurione. I nuovi proprietari si dedicarono alla restaurazione e all’ampliamento della Villa, aggiungendo piante esotiche al giardino e statue di marmo in stile neoclassico. A fine secolo, la Villa venne trasformata in Grand Hotel, ospitando gli illustri personaggi dell’epoca. Nel 1919, gli eredi dei principi Centurione vendettero la proprietà al commendatore Alfredo Chierichetti, che si occupò di un’ulteriore restaurazione della struttura. Nel giardino aggiunse palme, magnolie, camelie e ampliò i sentieri realizzati in reiss. Per l’ampliamento vennero usati proprio i ciottoli liguri colorati. Nel 1973 Villa Durazzo divenne di proprietà del Comune di Santa Margherita Ligure, che la adibì a location per eventi, meeting e manifestazioni culturali e internazionali. Nel 1995, il Comune si è occupato della nuova restaurazione di Villa Durazzo, restituendole l’antico splendore. Nel 1998, la struttura è stata gemellata con i noti giardini botanici Hanbury di Ventimiglia.
Le cose da vedere a Villa Durazzo sono tantissime. Ognuna esprime al massimo il concetto stesso della nobiltà e dell’arte. L’ingresso dal lato mare offre un atrio monumentale con scale in marmo e ardesia. L’atrio viene diviso in due zone grazie a cinque scalini. Per la sua forma, lo stesso viene adibito anche a sala concerti. A piano terra si trova il Salotto Vietri, all’origine sala da pranzo decorata con affreschi in stile neoclassico e con pavimenti in maiolica. L’atrio e il salotto vengono anche usati come sale ricevimenti. Stesso uso per la Sala Vaymer, arredata con lo stile del re di Francia Luigi XVI e contenente le tele del pittore Gio Enrico Vaymer. Sulle tele sono raffigurati i membri della famiglia Centurione. Sul Parco si trova anche una Coffè House, sala bar per vivere dei piacevoli momenti di ristoro. La struttura ricettiva è aperta tutto l’anno. All’interno di Villa Durazzo si trova anche il museo artistico dedicato a Vittorio Giovanni Rossi, giornalista e scrittore italiano. Da vedere anche Villa San Giacomo, edificio ottocentesco che costituisce la dependance di Villa Durazzo. Ai piedi del poggio della Villa sorge il castello cinquecentesco, realizzato proprio durante il Rinascimento con la funzione di avvistare eventuali nemici. L’edificio si affaccia sul mare e si collega direttamente a Villa Durazzo. Viene oggi usato come location di ricevimenti, riti civili e come spazio espositivo per mostre e per fiere. I futuri sposi possono scegliere, come location per il ricevimento, proprio le splendide sale della Villa. Possono anche celebrare la cerimonia religiosa nella vicina chiesa di San Giacomo di Corte.
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