Il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi si estende su un’area di circa 31 mila ettari. Il territorio è compreso nella zona delle Alpi Sud Orientali e ricade nella provincia di Belluno, attraversata dal fiume Cismon e dal Piave. Il Parco comprende anche diverse catene montuose, tra cui le Alpi Feltrine e i Monti del Sole. Il territorio è anche costellato da fiumi, torrenti, paludi e altri corsi d’acqua, i quali contribuiscono ad arricchire ulteriormente questo già stupendo paesaggio naturale. I comuni compresi nel territorio del Parco sono: Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Forno di Zoldo, Gosaldo, La Valle Agordina, Longarone, Pedavena, Ponte Nelle Alpi, Rivamonte Agordino, San Gregorio Nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico, Sospirolo e Sovramonte. Il paesaggio del Parco è come già detto prettamente montano, con formazioni carsiche e altre create da una differente evoluzione geologica. Molti pareti dolomitiche mostrano di aver resistito anche alle glaciazioni, presentandosi con una roccia e una struttura che attira l’interesse di geologi e ricercatori. Per la ricchezza e varietà del paesaggio, nella zona del Parco insiste una flora e una fauna tipica degli ambienti montani, ma con caratteristiche diverse tra un habitat e l’altro. Nel Parco si distingue infatti una vegetazione medioeuropea, subatlantica, boreale e alpina. Il paesaggio montano presenta tratti impervi e altri facilmente percorribili e dominati da pascoli erbosi. In queste stesse zone, durante la primavera, si può assistere a spettacolari fioriture.
Il Parco delle Dolomiti Bellunesi è stato istituito nel 1990 con l’obiettivo di tutelare e promuovere uno specifico paesaggio montano. Questo paesaggio, generato da una storia che affonda le sue radici nelle ere geologiche, ha assunto una struttura rocciosa molto particolare, struttura che merita di essere protetta e valorizzata. Monti, valli e pendii hanno anche favorito la diffusione di specie animali e vegetali rare e quindi da proteggere. Le “qualità” del Parco erano note fin dal Settecento, quando già era evidente la bellezza delle rocce carsiche e i suggestivi paesaggi montani generati proprio dal fenomeno del carsismo. Il Parco delle Dolomiti Bellunesi, ha però una storia ancora più antica, che inizia dalle ere geologiche e si snoda dall’epoca della colonizzazione romana, fino ad arrivare al medioevo. Alla fine di questo periodo, tra il 1400 e il 1500, si assiste alla dominazione veneta. All’epoca, i dominatori tentarono già di valorizzare le risorse naturali del Parco, sia agricole che idriche. Nello stesso periodo si assiste anche alla costruzione di ville ed edifici padronali di raro pregio architettonico e perfettamente integrati al paesaggio circostante. Il Parco delle Dolomiti Bellunesi è stato protagonista anche della storia contemporanea, specie di quella relativa al primo conflitto mondiale. Nella zona del Piave sono ancora ben visibili i segni degli eventi bellici che si consumarono proprio nel territorio delle Alpi bellunesi.
Il patrimonio florofaunustico del Parco è caratterizzato da un’immensa varietà di specie ed esemplari. Migliaia, infatti, sono le specie vegetali e animali ospitate all’interno dei paesaggi montani. Su questi territori fioriscono la stella alpina, il giglio di monte, la primula, il papavero, il trifoglio, il garofano, la festuca, la genziana, il geranio e tante altre piante fiorite di montagna. Abbondante anche la vegetazione, che nell’area medioeuropea è rappresentata da boschi di latifoglie, con carpini e querce. L’area subatlantica è invece popolata da boschi di conifere, tra cui l’abete bianco. Presenti anche i faggi, che si trovano pure nell’area boreale, dove insistono conifere, mughete e man mano che la quota si abbassa, salici e ontano verde. Di maggiore interesse botanico è invece, l’area alpica, dove si trovano specie tipiche del luogo, cioè endemiche. La vegetazione alpica dà vita a vere e proprie formazioni vegetali distinte in eslerieti, nardeti, festuceti e cariceti. Sulle rupi crescono specie come il Saxifragetum burseranae e il Campanuletum morettianae. Negli spazi rocciosi riparati dalla pioggia si trovano l'alisseto dei brecciai, l'adenostileto e il cortuseto. La fauna del Parco è rappresentata da ben tremila camosci e duemila caprioli. Ma non solo, ci sono anche 114 specie di uccelli e 20 specie diverse tra anfibi e rettili. Non mancano cento specie di farfalle e cinquanta specie di coleotteri. Ulteriori informazioni per visitare lo stupendo paesaggio del Parco delle Dolimiti Bellunesi, su dolomitipark.it, sito ufficiale dell’Ente gestore.
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