Il Parco Nazionale dell’Aspromonnte si estende nel territorio della provincia di Reggio Calabria e prende il nome dal massiccio più importante della zona, ovvero l’Aspromonte. La catena montuosa fa parte delle “Alpi calabre”, cime formatesi prima dell’Appennino e con caratteristiche geomorfologiche totalmente differenti. La composizione delle montagne è prevalentemente granitica e metamorfica. Il territorio si è gradualmente modificato nel corso del tempo, dando vita a versanti disposti a terrazza ( zona tirrenica) e versanti che diradano uniformemente verso la costa ( zona ionica). La particolare conformazione geologica dello stesso e le abbondanti piogge invernali hanno dato vita alle cosiddette “fiumare”, brevi corsi d’acqua che scendendo dai monti possono dare vita a suggestive cascate e che in estate, per via della siccità, sono totalmente asciutte. Il Parco si estende su un’area di circa 64 mila ettari e ricade esclusivamente nei comuni della provincia di Reggio Calabria.
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte è stato riconosciuto nel 1989. Della sua creazione si parlava già nel 1979, quando emerse la necessità di creare un secondo parco oltre a quello della Calabria, già esistente. Il riconoscimento ufficiale del Parco dell’Aspromonte avvenne nel 1989, comprendendo, in circa 75 mila ettari, anche una porzione di altri 3 mila compresi nel territorio del massiccio dell’Aspromonte. Nel 1994 si giunse a una nuova perimetrazione che tolse all’Ente Parco circa 11 mila metri, annessi al Parco Nazionale della Sila. Questa iniziativa portò alla delimitazione degli attuali 64 mila ettari. Con la modifica, il Parco dell’Aspromonte ha perso il primato di area protetta più estesa della Calabria.
Il Parco dell’Aspromonte è molto ricco di flora e fauna tipiche di questo paesaggio così variegato. Nella zona costiera si ritrovano prevalentemente specie della macchia mediterranea: erica, mirto ed euforbia. Nelle zone coltivate troviamo invece olivo e agrumi. Nelle fiumare è localizzata la flora tipica delle zone umide e drenate, come il salice, l’ontano nero, il pioppo e l’oleandro. Man mano che si procede con l’altitudine si trovano tipiche specie boschive, come leccio, conifere, querce, castagno, roverella, rovere e farnetto. Sopra gli 800 metri si insediano specie come il pino laricio o pino nero calabro, mentre sopra i 1200 metri si trovano il faggio e l’abete bianco. Altrettanto abbondante è la fauna, che è rappresentata dal lupo, dal cinghiale, dal gatto selvatico, dalla martora, dal tasso, dalla volpe, dal ghiro e dallo scoiattolo. Numerosa anche l’avifauna, rappresentata da uccelli rapaci, come lo sparviero e l’aquila reale. Vanno segnalati anche i rapaci notturni, come l’allocco e il barbagianni. Presente anche il picchio nero. Il Parco ospita anche rettili tipicamente mediterranei, come la vipera, il cervone e la biscia d’acqua. Gli anfibi sono ben rappresentati dalla salamandra pezzata, dalla salamandrina con gli occhiali, dall’ululone e dalla raganella. I corsi d’acqua ospitano, invece, la trota fario. La fauna del Parco comprende anche gli insetti, tra cui il cerambice delle querce e lo scarabeo rinoceronte.
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte si può visitare tutto l’anno, prenotando gli itinerari presso gli uffici dell’Ente Gestore. Il Parco presenta numerosi luoghi di interesse. Molti comuni, ad esempio, sono ricchi di storia, cultura e tradizione tramandate nei secoli e che resistono ancora oggi. Molti edifici e monumenti sono resti della dominazione greca o dell’epoca romana o del Rinascimento. Molto suggestive sono le visite ai borghi rappresentati da Bova, Gerace, Mammola e Bagaladi, situate in centri abitati dove sono custoditi proprio edifici e monumenti storici. Interessanti anche le visite ai borghi montani, tra cui Africo, Cittanova, Delianuova, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Oppido Mamertina e Santo Stefano in Aspromonte. Da visitare anche i numerosi sentieri naturalistici, percorribili sia a piedi che in bici, come il Sentiero dei Greci, la Cascata di Salino o il Monte Sant’Elia. Nei borghi si svolgono anche sagre e manifestazioni che ripropongono la degustazione di prodotti tipici locali. Ulteriori informazioni sulla visita al Parco si possono reperire sul sito ufficiale dell’Ente gestore.
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