Le principali caratteristiche della Cervara si riferiscono agli edifici storici e religiosi e al giardino. Il complesso che rientra nell’abbazia è composto da una chiesa, ancora consacrata, un chiostro, la torre, la parte principale dell’abbazia stessa e il giardino all’italiana. La chiesa, costruita su una pianta latina a forma di croce, presenta navate di marmo e ardesia e una straordinaria abside che imita il capo reclinato di Cristo. Di fronte all’ingresso della chiesa, si trova la torre saracena, costruita nel Cinquecento per difendersi dalle scorrerie dei saraceni. Il Chiostro ha invece forma di quadrato con una doppia presenza di volte. Il giardino all’italiana, una delle parti più rinomate della Cervara, si affaccia a strapiombo sul mare, proprio come accade al complesso dell’abbazia. Presenta numerose specie di piante appositamente selezionate e comprende anche piante officinali che venivano usate nel giardino od “orto dei semplici”, altro spazio esterno inserito sempre in quello all’italiana, dove gli antichi monaci coltivavano piante con proprietà medicinali. Il termine “ semplici” si riferisce proprio alle piante officinali. Il nome Cervara deriva invece dalla posizione geografica dell’abbazia, che si affaccia sul Golfo del Tigullio, in provincia di Genova. Tutto il tratto di costa che dà sul Golfo, in epoca medievale veniva chiamato “Silvaria”, dal latino “silvas”, che significa “boschi”, perché ricco di vegetazione. Il termine venne poi trasformato in Cervara, traduzione italianizzata di Silvaria.
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Una delle parti più suggestive della Cervara è sicuramente il giardino all’italiana. Realizzato secondo lo stile nazionale, in maniera semplice, raffinata e lineare, questo giardino si affaccia a strapiombo sul mare comprendendo diverse zone terrazzate con varia disposizione di piante. Le specie selezionate sono tra quelle che resistono di più alla salsedine. La parte monumentale è arricchita da siepi di bosso decorate con l’arte topiaria. Lo scenario è silenzioso,come si confà a un ambiente monastico. Mancano anche piante dalle fioriture troppo vistose, le quali non potrebbero resistere alla forza della salsedine. Circondano il giardino e l’edificio principale, terrazze, pergole,colonne dipinte e piante rare dalle straordinarie fioriture. Tutto questo è accompagnato da una corte ombreggiata che prende il nome da una pianta secolare e monumentale: il glicine, da secoli presente all’esterno della Cervara. La parte superiore del giardino è decorata da colonne rivestite da diverse varietà di gelsomino profumato, bounganvillea, camelie, uva, capperi rosa, ortensie e rose. Nella parte ancora più alta, si trovano gli arbusti, tra cui il leccio, il lentisco, il pino d’Aleppo, il viburno e il corbezzolo. Nella parte che si rivolge a monte è stato mantenuto in vita anche l’orto dei monaci. In questo spazio, chiamato anche “giardino dei semplici” vengono coltivate piante officinali come calendula, dragoncello, timo, ruta, elicriso, menta piperita, rosmarino, origano, rabarbaro e anice verde. In un’altra parte del giardino vengono coltivati anche cedro, bergamotto, limone fiorentino, pompelmo e arancio amaro.
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