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La pianta di Kalanchoe, essendo una succulenta non ha bisogno di cure colturali particolari. Dal punto di vista della messa a dimora, occorre scegliere una zona del giardino molto soleggiata, anche quella colpita direttamente dai raggi solari. Se si acquista la pianta in inverno, l’esposizione diretta ai raggi solari deve avvenire in modo graduale, permettendo in questo modo un miglior adattamento all’ambiente circostante. La Kalanchoe predilige dei terreni molto sciolti e drenati, realizzabili miscelando del comune terriccio universale o della composta per piante grasse e sabbia di fiume precedentemente lavata. Non occorre collocarla in un grande vaso in quanto, l’apparato radicale non ha una crescita importante dal punto di vista delle dimensioni. È bene sapere che, se la pianta si trova in un clima soggetto a freddi inverni, occorre spostarla all’interno di serre o in appartamento, evitando così la morte della pianta stessa. Le annaffiature devono avvenire solo quando il terreno è ben asciutto. Tra marzo e settembre occorre irrigare la Kalanchoe una volta a settimana; con l’arrivo delle stagioni fredde esse devono essere ridotte.
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Il proliferare di parassiti e lo svilupparsi di malattie può portare la Kalanchoe a una lenta morte. Prima di tutto, occorre osservare costantemente la struttura delle foglie, la rigogliosità delle infiorescenze e il livello di umidità del terreno. Se si eccede con le annaffiature e quindi il terreno tende a essere troppo umido, col passare del tempo le foglie diventano molli e si forma sulla loro superficie una sorta di patina secca. La cura consiste nel disporre gli esemplari di Kalanchoe in una zona molto luminosa e fare in modo che il terriccio si asciughi per bene. La cocciniglia è un parassita molto temuto dalla Kalanchoe e dalle succulente in genere. Essa attacca la pianta che si trova in un ambiente poco ventilato, asciutto e molto caldo. Il parassita può essere eliminato manualmente, utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto in acqua e alcool, oppure, basta utilizzare dei prodotti a base di piretro e olio minerale. In alternativa a queste pratiche, si può utilizzare un insetticida da somministrare nel terriccio della pianta. Gli attacchi di parassiti fungicidi si prevengono eliminando le infiorescenze ormai secche.
La propagazione della Kalanchoe può avvenire mediante seme o talea. La moltiplicazione attraverso seme è molto complessa in quanto, alcuni esemplari impiegato un lungo tempo per trasformare le infiorescenze in semi, altri ancora non vengono impollinati, e nel caso accadesse, i semi potrebbero dar vita a esemplari figlie diverse dalla pianta madre. Da questo si evince che la moltiplicazione mediante talea è quella più consigliata. Durante la stagione primaverile o estiva, si taglia una foglia dalla pianta madre, si posiziona in un contenitore con terriccio universale misto a sabbia e si posiziona in un luogo luminoso. Nel momento in cui le piante figlie arrivano a dimensioni di circa 7 centimetri d’altezza, esse possono essere messe a dimora singolarmente in un ambiente luminoso.
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