KENTIA, KENZIA, IN VASO CERAMICA, altezza 140-150 pianta vera Prezzo: in offerta su Amazon a: 69,9€ |
Il genere è costituito da una quindicina di specie ma, visto il successo come pianta da serra o da appartamento, oggi sono disponibili un gran numero di ibridi e cultivar interessanti per le diverse dimensioni e colorazioni del fogliame.
Il Caladium bicolor è alto da 30 cm a 1 m e presenta foglie coloratissime, in tutte le sfumature e combinazioni di colori.Il cosiddetto Caladium hortulanum è un ibrido interspecifico diffusissimo sul mercato. È di dimensioni più contenute rispetto al precedente (al massimo 40 cm) e con foglie arrotondate, simili a dei cuori. Anche in questo caso le colorazioni sono molteplici. Segnaliamo alcune cultivar interessanti: Bombshell (foglie rosa con bordo verde), Modern Art (verdi, maculate di bianco e rosso), Raspberry moon (argento con macchie rosse), Summer Breeze (argento con nervature fucsia), Candidum (argento con nervature verdi), Carolyn Worthon (rosa con bordi verdi e bianchi); Fannie Munson (rosa antico con bordi verdi).Come detto in precedenza esistono numerose specie di Caladio, eccone alcune:Caladium Bicolor: da questa specie derivano la maggior parte di ibridi che troviamo in commercio; è originaria dell’India occidentale, Guyana e Brasile. Può arrivare ad un’altezza di quaranta centimetri ed un diametro di trenta.Le foglie verdi sfumate di bianco o rosso o altri colori a seconda della varietà, quelle più diffuse sono: Alcibiade, con foglie verdi e nervature rosse e macchie bianco-argentee. Argyrospilum, ha foglie verdi con macchie bianche e rosse. Barriquinii: questa varietà ha foglie molto lunghe che possono raggiungere gli ottanta centimetri, sono di colore rosso scuro con nervature di un rosso più brillante. John Peel: questa varietà ha foglie con moltissime nervature rosse. Pictum: ha foglie verdi macchiate di bianco. Caladium X Hortolanum: le foglie di questa specie sono sottilissime e possono avere diversi colori a seconda della varietà. Caladium Humboldtii: questa specie ha foglie di piccole dimensioni come la pianta stessa.Caladium Picturatum: le foglie presentano delle nervature di colore bianco e possono cambiare il colore a seconda della varietà.Caladium Steudnerifolium: l’origine di questa specie è la Colombia, le foglie hanno forma di cuore, sono verdi con screziature bianche. Caladium Schomburgkii: le foglie di questa specie hanno forma di cuore e presentano nervature rosse-bianche.IL CALADIUM IN BREVE | |
Famiglia, genere, specie | Araceae, Caladium, 12 specie |
Tipo di pianta | Pianta con foglie decorative, da serra o appartamento |
Manutenzione | difficile |
Irrigazioni | Da leggere a frequenti |
umidità | 70/80% |
concimazioni | Ogni 15 giorni, per piante verdi |
crescita | veloce |
Temperatura minima | 13°C |
Temperatura ideale | 20-25°C |
Luogo di coltivazione | Serra fredda o temperata |
Esposizione | Poco luminosa (esposizione ad Ovest) |
Umidità ambientale | Alta: circa 70 % |
Contenitore | Vaso o zattera |
Substrato | Bark, fibre di cocco e palma, un po’ di torba |
Altezza | Fino a 50 cm |
Fiori | su steli, fino a 10 |
Colori | Bianco, rosa, arancio, lilla, rosso, marrone |
Profumo | Molto profumati |
Propagazione | divisione |
Semi variopinti garofano Dianthus caryophyllus Indoor Semi Balcone cortile con giardino ad alta Germinazione 50Pcs: 16 Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,9€ |
Il Caladio si rinvasa ogni anno, il terreno più adatto è composto da torba a reazione acida e sabbia che favorisca il drenaggio dell’acqua in eccesso. La temperatura invernale quando i tuberi riposano dovrà essere di quindici-sedici grandi fino al mese di marzo, quando invece essi riprenderanno il ciclo di vegetazione di dovanno avere circa ventuno-ventiquattro gradi, una buona luminosità ma non sole diretto.
I rizomi vanno piantati nel mese di marzo in un composto di torba e muschio costantemente umidi, la temperatura ottimale in questo periodo dovrà essere molto alta e andranno innaffiati due volte al giorno, quando cominceranno a svilupparsi bisognerà trapiantarli in vasi più grandi con della torba.E’ possibile coltivare il Caladio anche in piena terra, l’importante che ci sia un clima caldo con temperature notturne minime di circa quindici gradi. Se coltivate in piena terra l’operazione di messa a dimora porterà all’invecchiamento e al progressivo deperimento delle foglie verso settembre-ottobre. Se decidete di formare delle aiuole di Caladio in giardino oppure in altri luoghi, è consigliabile interrare il vaso coltivato in serra all’inizio della stagione estiva. Ricordatevi che questo tipo di pianta non va mai esposta a temperatura troppo basse perché le foglie andrebbero progressivamente ad indebolirsi ed appassire. E’ comunque consigliabile coltivare il Caladio in piena terra solamente nelle zone con clima molto caldo, essendo questa pianta originaria delle zone tropicali.Come per molte altre piante, bisognerà fare attenzione ad apportare la giusta quantità di acqua e permettere un ottimo drenaggio a quella in eccesso. Se il rizoma verrà piantato con la punta in alto le nuove piantine saranno maggiormente alte, viceversa, cioè piantato con la punta in basso, le nuove nate saranno più basseIL CALENDARIO DEL CALADIUM | |
Rinvaso/divisione | Marzo-aprile |
Riposo (no irrigazioni, 16°C, buio) | Novembre-marzo |
Irrigazioni frequenti | estate |
Irrigazioni modeste | Primavera, autunno |
Concimazione | Primavera-autunno, ogni 15 giorni |
I due metodi usati per la moltiplicazione del Caladio sono per divisione dei rizomi e per seme. Ribadiamo, come abbiamo detto più volte per altre piante, che la moltiplicazione per seme ha l’incertezza di non ottenere nuove piantine uguali alla pianta madre.
La riproduzione per seme si effettua nei mesi di gennaio e febbraio, si posizionano i semi in file parallele su un terriccio idoneo e si interrano delicatamente di pochi millimetri. Durante questa fase si potrà apportare un prodotto efficace contro l’attacco di funghi attraverso l’acqua d’innaffiatura; a questo punto il contenitore con i semi andrà coperto con della plastica e posizionato in un luogo dove la temperatura dovrà essere di circa venti-ventitre gradi, il terreno andrà tenuto sempre un po’ umido. Alla comparsa dei nuovi germogli, andrà tolta la plastica e si posizionerà il contenitore in una zona più luminosa ed aerata dove la temperatura sia di circa diciotto gradi. Come consigliato più volte, se ci fossero nuove piantine deboli oppure poco robuste, esse andranno eliminate per dare maggior spazio a quelle più sane. Ora vi spiegheremo la moltiplicazione per divisione del rizoma. E’ possibile interrare il rizoma intero oppure dividerlo, se si opta per questa seconda procedura bisognerà fare attenzione che ogni metà possieda almeno due germogli; dopo questa operazione si dovranno lasciare asciugare due o tre giorni i rizomi tagliati. I rizomi non vanno interrati di molto, basteranno due o tre centimetri in vasi di massimo dieci centimetri di diametro, durante questa fase somministrare poca acqua e mantenere una temperatura di circa venti-ventisette gradi; quando il Caladio avrà sviluppano la quarta foglia andrà trapiantato in un vaso di gandezza maggiore e dovrà essere utilizzato un terriccio contenete sostanza organica a reazione acida misto a della sabbia che favorisca il drenaggio dell’acqua e scongiuri la formazione di ristagni idrici. Da questo momento l’apporto di acqua dovrà essere costante e la temperatura dovrà diminuire a circa venti gradi.Il Caladio si concima durante il periodo vegetativo cioè in primavera-estate ogni quindici giorni, il concime deve essere liquido mescolato all’acqua d’innaffiatura e deve contenere tutti gli elementi necessari ad un corretto sviluppo della pianta: azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno, magnesio. E’ bene però non esagerare con il contenuto di azoto, può causare la scomparsa delle belle sfumature che caratterizzato il Caladio.
Per quanto riguarda l’apporto di acqua, deve essere cospicuo e costante durante il periodo primaverile-estivo mentre in quello invernale sarà opportuno diminuirlo. Apportate acqua in abbondanza ma state sempre attenti a non provocare ristagni idrici che sarebbero molto dannosi per pianta e radici. Un metodo efficace per prevenire la formazione di ristagni di acqua sarà quello di mettere il vaso sopra uno strato di ghiaia con dell’acqua.Per il Caladio non c’è una vera e propria potatura, quando si vedranno foglie ingiallite o secche si elimineranno evitando così che vengano attaccate da malattie e parassiti.
Anche il Caladio non è immune dall’attacco di malattie e parassiti, di seguito vi spiegheremo dei principali nemici di questa pianta e vi daremo dei consigli per sconfiggerli.
Se notate che le foglie della vostra pianta appassiscono e diventano deboli, può essere sintomo di un apporto di acqua troppo scarso durante le innaffiature oppure l’esposizione della pianta a correnti d’aria troppo fredde. In questo caso bisognerà somministrare più acqua oppure spostare il Caladio in una zona meno ventilata. Se invece le foglie appaiono poco vigorose e rinsecchiscono, vuol dire che la pianta è stata messa in un ambiente troppo freddo, in questo caso, naturalmente, sarà opportuno posizionarla in un luogo maggiormente caldo. Se sulla pianta si vedono dei pidocchietti bianco-giallastri, vuol dire che è stata infestata dagli afidi, in questo caso sarà opportuno procedere con la somministrazione di antiparassitari. Abbiamo detto in precedenza che questa pianta, nel periodo vegetativo, va innaffiata spesso ed abbondantemente, se si è però esagerato con l’apporto di acqua può darsi che si formi della muffa sulle foglie, in questo caso sarà necessario diminuire le innaffiature e la quantità di acqua somministrata.Si tratta di piante tropicali e per crescere al meglio necessiterebbero temperature e umidità pressoché costanti durante il periodo vegetativo. Il freddo è assolutamente da evitare poichè patiscono appena si scende sotto i 13°C.
L’ideale è mantenersi da aprile a ottobre tra i 20 e i 25°C, magari facendole crescere in una serra riscaldata o in una veranda. Riescono ad adattarsi anche agli appartamenti a condizione che siano sempre caldi e vi sia una buona esposizione. Evitiamo le correnti, soprattutto fredde: possono provocare choc termici e disidratazione.Vanno cresciuti in contenitori piccoli (8-15 cm al massimo, a seconda della dimensione del bulbo). In questo modo la pianta si svilupperà più velocemente e contrasteremo il pericolo di marciumi. Si adattano a crescere nelle misture per piante verdi ma l’ideale è creare noi stesso il substrato.
Un buon mix è terra di foglie, torba e sabbia in parti uguali aggiungendo eventualmente un po’ di terra da giardino. Sul fondo è importante uno spesso strato drenante. Il rinvaso si effettua ogni anno a fine inverno ponendo il bulbo a circa 2 cm di profondità.È un punto cruciale: il rischio maggiore è infatti il marciume del bulbo. In primavera e autunno distribuiamo acqua solo quando il substrato è asciutto in profondità; in estate le somministrazioni saranno più frequenti, mantenendo sempre fresche le radici. In inverno è invece bene sospendere quasi totalmente.
Importante è anche il tasso di umidità che deve attestarsi intorno al 70-80%, cosa difficilmente riproducibile in casa. Per ovviare possiamo utilizzare umidificatori elettrici o nebulizzare le foglie più volte al giorno con acqua tiepida demineralizzata.In estate, se disponiamo di un laghetto in giardino ricordiamoci che questa pianta si adatta benissimo ai bordi.In inverno è bene indurre un periodo di riposo spostando i vasi in un locale più freddo (circa 16°C) e buio. Sospendiamo quasi del tutto le irrigazioni. Volendo possiamo estrarre i bulbi dal vaso e porli in cassette piene di sabbia.
È necessaria solo dalla primavera all’autunno: somministriamo ogni 15 giorni un prodotto liquido per piante verdi.
Il caladium si moltiplica per divisione dei cespi, alla fine dell’inverno. È sufficiente staccare delicatamente i bulbetti laterali provvisti di almeno un getto e porli in terreno adatto. Teniamoli alla luce e al caldo, somministrando regolarmente concime e attendendo che raggiungano le dimensioni definitive.
COMMENTI SULL' ARTICOLO