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In quanto appartenente alla famiglia delle Pteridaceae, il Capelvenere, richiede luce diffusa ma non ama l'esposizione diretta ai raggi solari. Sono piante che in natura crescono nel sottobosco e quindi la loro struttura nel tempo si è adattata a queste particolari condizioni. Se le caratteristiche luminose sono molto importanti, le temperature alle quali sopravvive non sono particolarmente esigenti. La perfetta coltivazione è stata calcolata ad una temperatura di 18°C. Può essere soggetta ad un veloce accrescimento e quindi i rinvasi potrebbero essere frequenti. In questo caso è consigliabile utilizzare un terriccio formato da tre parti di torba, due di sabbia e una di fertilizzante di base. Il mese consigliato per il rinvaso è Marzo quando è opportuno, anche, eliminare tutte le eventuali fronde secche. La tecnica di divisione più semplice è la "moltiplicazione per divisione". E' opportuna farla in primavera ogni paio d'anni. Si estrae la pianta dal vaso e si afferra la zolla tra le mani e la si divide varie parti facendo attenzione che ogni divisione possegga almeno due gemme. Successivamente ogni porzione verrà travasata in un nuovo vaso e trattata come pianta singola.
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In condizioni naturali, e quindi con il terreno più adatto, il Capelvenere non ha bisogno di concimazione ma in vaso, a causa della poca disponibilità di substrato, questa operazione risulta di estrema importanza. Il Capelvenere è una pianta a rapido accrescimento e quindi è necessario concimarla con regolarità nei periodi primaverili ed estivi. A differenza del periodo invernale, nel quale è sconsigliato l'utilizzo di qualsiasi concime, nei periodi caldi è opportuno concimare il Capelvenere ogni due settimane con concimi liquidi diluiti nell'acqua di irrigazione. Gli elementi di cui il Capelverde necessita maggiormente, e quindi da ricercare nella composizione dei concimi, sono: azoto (N), fosforo (P), potassio (K), ferro (Fe), manganese (Mg), zinco (Zn), rame (Cu), boro (B) e magnesio (Mn).
L'osservazione delle foglie del Capelvenere può essere estremamente utile per poter comprendere lo stato di salute della pianta. In caso di foglie arricciate, sarà necessario spostare la pianta in un luogo più caldo perchè la temperatura d'esposizione è troppo bassa; mentre se le foglie appaiono orlate di scuro, sarà necessario adottare il rimedio opposto. Se le foglie mostrano macchie scure, probabilmente è in corso un attacco fungino dovuto ad un possibile ristagnamento di acqua di irrigazione. In questo caso sarà fondamentale eliminare questo ristagno. Se le macchie sono brune può indicare la presenza di cocciniglia (bruna o farinosa). Per risolvere questa problematica è necessario accertarsi della presenza di questi insetti con l'aiuto di una lente d'ingrandimento. Si deve, poi, procedere alla rimozione manuale di questi parassiti per mezzo di un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. In alternativa si può lavare l'intera pianta con acqua e sapone neutro strofinando con un spugna per facilitare l'eliminazione dei parassiti. In questo caso sarà poi necessario risciacquare bene la pianta per eliminare eventuale sapone rimasto.
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