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La serra può essere un elemento molto utile per vari motivi, bisogna quindi far attenzione a come si costruisce e ai materiali che si impiegano ; questo riparo può servire altresì per avere raccolti anticipati oppure posticipati, ma anche per poter sviluppare nuove piantine che, nella fase iniziale della loro crescita, necessitano di una protezione. Siamo abituati a vedere le serre per la coltivazione di ortaggi soprattutto in terreni di notevole estensione, oggi, però, sono sempre più presenti anche negli orti di casa nostra. Di seguito cercheremo di spiegarvi le varie fasi della loro costruzione e alcuni accorgimenti utili da seguire.
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Acquistati i materiali, ora si dovrà pensare al posizionamento della serra. Come per altri ortaggi, anche per la coltivazione del pomodoro la serra va messa in pieno sole. La disposizione ottimale delle piante protette dalla copertura è quella rivolta in direzione nord-sud, perché, in questo caso, non ci sarà il problema che si facciano ombra a vicenda. Cosa fondamentale sarà il creare dei varchi dove l’aria possa circolare ed eliminare la condensa che si forma all’interno della serra nei mesi più freddi, la formazione di quest’ultima potrebbe favorire l’insorgere di marciumi molto pericolosi.
Innanzitutto bisognerà creare degli archetti che possano sostenere il telo di copertura della serra, si potranno utilizzare dei tubi zincati o di altro materiale, con una lunghezza di circa due metri. Fatti gli archetti, si dovranno interrare di circa venti centimetri ed una distanza reciproca di circa due metri e, successivamente, si fisserà su di loro il telo. Sarà opportuno mettere anche degli elastici tutti’intorno per rendere più stabile la struttura anche in caso di vento. Di teli usati per coprire le serre ne esistono di vari tipi, il materiale più usato è il polietilene che può essere semplice oppure termico: il primo dura meno e produce più condensa, il secondo ha una maggiore durata, crea meno condensa ma costa molto di più. Dovendo essere impiegato per tutto l’inverno, quindi anche con temperature molto rigide, i teli di copertura dovranno essere spessi almeno quindici millimetri, in zona più fredde anche venti; se ci trovassimo in zona con temperature invernali non particolarmente fredde, lo spessore minimo si potrebbe abbassare a dieci millimetri.
Il terriccio dovrà essere ben lavorato e molto ben drenato. Il pomodoro riesce a svilupparsi su vari tipi di terreno.
La temperatura ottimale per lo sviluppo delle piantine nella serra è di circa ventuno gradi.
Per quanto riguarda i pomodori coltivati in serra, avranno bisogno di molta acqua nel momento del trapianto, dopo questa operazione l’apporto di acqua dovrà avvenire in modo saltuario; nel momento in cui svilupperanno radici nuove si procederà con un aumento di somministrazione d’acqua fino a quando i frutti saranno arrivati a giusta maturazione.
La coltivazione in serra del pomodoro può essere molto utile durante il periodo invernale dove le temperature sono molto fredde, questo tipo di coltura però può portare anche ad alterazioni e danni, di seguito ne spiegheremo alcuni.
Nonostante siano coltivati in serra, i pomodori possono subire danni da freddo, in questo caso le foglie poste nella parte superiore della pianta assumono un colore sbiadito, oppure possono diventare di colore rosso oppure scurirsi. Un rimedio potrebbe essere quello di utilizzare un telo di copertura supplementare, in modo da creare maggior calore all’interno della serra e di somministrare un concime equilibrato. Un altro danno è il cosiddetto scatolamento, il frutto maturo presenta una forma non più regolare ed è quasi vuoto e privo di semi al proprio interno; in questo caso si potrà apportare del concime con una quantità di azoto bilanciata. Si possono poi avere danni provocati da funghi, in modo particolare i marciumi e muffa grigia, mal nero e mal bianco ecc.
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