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Abbiamo visto che la lavanda è una pianta rustica e perenne, che ben si adatta al caldo e al freddo. Cresce bene in un terreno leggermente calcareo, non troppo concimato, infatti, se tenuta in vaso, per i primi due anni non occorre concimarla. Non ama gli eccessi di acqua, quindi meglio attendere che il terreno si asciughi prima di procedere con una successiva innaffiatura. Il marciume radicale è uno dei nemici della lavanda, per cui attenzione a non dare troppa acqua e soprattutto ai ristagni.Altri nemici possono essere le larve di insetti e i funghi. Il più temuto è il fungo di Septoria, che attacca le foglie alla base e si fa notare perché lascia macchie chiare sulle foglie stesse. In fase iniziale si può combattere eliminando le parti infette e diminuendo l'umidità, ma se persiste bisognerà far ricorso all'apposita sostanza fungicida in commercio.La posizione migliore per questa pianta è un luogo soleggiato, luminoso e non umido.
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Riguardo alla lavanda, se la coltivazione non è difficile, tanto meno lo è il propagarla. La moltiplicazione può essere effettuata per seme o per talea. Con i semi il procedimento è più lungo e laborioso, ma con le talee i risultati sono soddisfacenti. Si prelevano talee di rametti di almeno 8- 10 cm di lunghezza e si sistemano i buche abbastanza profonde, in un terriccio leggero e umido. La terra intorno va pressata bene. Questo lavoro conviene farlo in autunno, quando si potano le piante, o in primavera nelle regioni più fredde. Quando i rametti cominciano a crescere e a fiorire si possono cimare per farli irrobustire. La pianta avrà il suo pieno splendore intorno ai due, tre anni e comincerà ad essere poco attraente dopo otto, dieci anni, ma a tal punto conviene sostituirla con giovani piante predisposte per tempo.La coltivazione della lavanda prevede che la pianta venga potata annualmente per favorire lo sviluppo di rami giovani, per stimolare la produzione di fiori e per mantenere una forma armonica.
La coltivazione della lavanda non viene fatta solo per la bellezza della pianta stessa, ma anche per godere degli altri benefici che offre. Gli oli essenziali di questa pianta, ma anche gli infusi ricavati utilizzando le sommità fiorite, hanno effetti rilassanti, combattono l'insonnia, il nervosismo, ma sono anche cicatrizzanti e antidepressivi. Combattono le più comuni malattie da raffreddamento, infezioni ed allergie.Una goccia di olio tenuta sul cuscino favorisce un sonno ristoratore e può essere usata per massaggiare la nuca o il petto. Prendendo esempio dagli antichi, le foglie o i fiori possono essere messi nell'acqua del bagno per profumare la pelle.Non dimentichiamo l'uso forse più conosciuto dei fiori di lavanda: raccolti in un sacchetto e messi negli armadi o nei cassetti conferiscono alla biancheria e ai vestiti un piacevole profumo di pulito.Infine, le piante di lavanda coltivate sui balconi o tenute presso gli ingressi aiutano a tenere lontano gli insetti fastidiosi, in particolare le zanzare.La lavanda non può mancare tra le piante di un appassionato di giardinaggio.
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