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La borragine cresce dalla primavera all'autunno, regalando la fioritura di allegri fiori di un colore blu intenso, molto bello, allegro e coreografico. Nei climi miti la si può seminare anche in autunno, riuscendo ad avere i suoi fiori già dall'inizio della primavera.La semina è il modo migliore per procedere alla sua coltivazione poiché la borragine non ama i trapianti. Nel caso si sia invece seminato in semenzaio, non si dovrà aspettare troppo per il trapianto in vaso o nell'orto, distanziando le piante di circa 20 cm.L'altezza media di una pianta di borragine va dai 70 ai 100 cm; le foglie basali sono più grandi rispetto a quelle che si avvicinano alla sommità.Sono utilizzate in cucina come arricchimento per le insalate e come ripieno per i ravioli liguri. La borragine contiene calcio, potassio ed omega 6, oltre ad essere diuretica e depurativa.A livello commerciale acquista sempre più valore l'olio estratto a freddo dai suoi semi, ricco di acido linolenico.Per riprodurre la pianta anno dopo anno, si raccolgono i semi che produce alla fine del suo ciclo vitale, facili da ottenere, conservare e seminare.
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In quanto pianta spontanea e rustica, la borragine, o borago officinalis, non necessita di attenzioni particolari nemmeno per quanto riguarda la concimazione, tanto più che è una pianta annuale che si rinnova di anno in anno. Una volta seminata in un terriccio sciolto, leggero e fertile, la pianta cresce facilmente. Bisogna ricordare di distanziare le singole piante, se si semina in giardino o nell'orto, e di scegliere un vaso piuttosto grande e profondo se si opta per la coltivazione sul balcone.La borragine, o borago officinalis, ha radici che si sviluppano in profondità. In natura cercano l'umidità e il nutrimento, e nel vaso conservano questa caratteristica; per questo le piante non possono essere sistemate in vasi piccoli e poco profondi.Più che pensare alla concimazione, per la borragine in vaso è utile concentrarsi sul drenaggio, mettendo uno strato piuttosto spesso di ghiaia, o altro materiale drenante, sul fondo.
Sempre ricordando che la borragine è una pianta di così poche esigenze da riuscire a vegetare tranquillamente allo stato selvatico, va da sé che sia rustica e robusta. Del resto, si è adattata alla diffusione spontanea in quasi tutta l'Europa.L'esposizione preferita è quella luminosa, soleggiata e aperta, ma va bene anche la mezz'ombra con un clima leggermente umido.Più che perché subisce gli attacchi dei parassiti, la borragine è nota per la dolcezza dei suoi fiori, che attira insetti come le api, i bombi e le vespe, tutti utili all'ambiente e non dannosi per l'agricoltura. Le foglie di borragine ed i boccioli sono ricoperti da una peluria che scoraggia alcuni piccoli parassiti, tipici delle foglie tenere e giovani.Marciumi radicali e basali non sono molto comuni in questa pianta; basta non esagerare con continue annaffiature ed aver provveduto correttamente al drenaggio dei vasi per evitarli.La borragine merita quindi di essere inserita tra le piante officinali utili da tenere sul balcone.
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