Nella tradizione occidentale, in Europa e nel Nord America, i pupazzi di neve sono costruiti essenzialmente da tre grandi sfere di neve raffiguranti in ordine la parte superiore la testa, quella mediana il busto ed infine quella inferiore il resto del corpo. Anche se non è obbligatorio, sarebbe opportuno seguire una prassi ormai usuale nel vestire e rifinire un pupazzo di neve. Solitamente gli strumenti usati per rifinire questo tipo di scultura sono rocce, carbone, bastoni e vari tipi di frutta, ortaggi e verdure. Quindi non è inusuale usare per costruire il naso una carota o delle ciliegie. Per “armarlo” vengono adoperati bastoni mentre per gli occhi la tradizione vuole che siano fatti di carbone o carbonella ma si possono adoperare anche le pietre .
Ci sono poi i perfezionisti che decidono anche di vestire i propri pupazzi di neve con sciarpe, cappelli e giacche. In questo caso è sempre meglio adoperare vestiti vecchi da buttare in quanto essi potrebbero essere rubati o si potrebbero rovinare durante il processo di scongelamento della neve.Una variazione alla forma standard è l'uso di un grande blocco di neve il più compatto possibile in modo da scolpirlo e creare delle opere molto simili alle statue di ghiaccio. Naturalmente questa tecnica sta su un gradino superiore di difficoltà.Tutto questo è valido per i pupazzi di neve costruiti in occidente, ma in Asia e più precisamente nell'estremo oriente il discorso cambia sostanzialmente .
Solitamente, infatti, questa tipologia di strutture di neve sono formati non da tre ma bensì da due sfere rotonde e ciò confà al pupazzo di neve asiatico una forma più tondeggiante.Un'esempio palese di questa tradizione è costituito dal caso Giapponese. In Giappone, infatti, questi pupazzi di neve, chiamati Yuki Daruma, prendono le sembianze dalla tipica bambola giapponese Daruma, assumendo la tipica rotondità della stessa .Come per qualsiasi altra cosa anche anche per i pupazzi di neve esistono i record. La cittadina statunitense di Bethel nello stato del Maine può essere considerata la città dei record di pupazzi di natale. Infatti nel 1999 fu eretto un pupazzo di neve che superava addirittura i trentaquattro metri d'altezza e che pesava più di quattro milioni di chilogrammi. Questo mastodontico pupazzo fu chiamato “Angus, King of the Mountain” in onore dell'allora governatore di quello stato il governatore Angus King .
Nove anni dopo questa cittadina cerca con successo di superare il suo stesso record costruendo un nuovo pupazzo di neve più alto del mondo dalla grandissima scultura che superava l'altezza di trentasette metri. Questo nuovo pupazzo fu chiamato la "donna di neve" in onore, questa volta, di Olympia Snowe un deputato degli Stati Uniti che rappresentava il Maine.Snowzilla è un pupazzo di neve gigante, che è stato eretto ogni Natale dal 2005 nel cortile della casa di Billy Powers, ad Anchorage, in Alaska.
Il primo Snowzilla, costruito nel 2005, era alto 4,9 metri e caratterizzato da una pipa fatta con una pannocchia, un naso fatto di carota e due occhi fatti di bottiglie di birra.Dopo aver attirato l'attenzione di numerose persone, sia della cittadina che provenienti da più lontano, il pupazzo di neve ritornò l'anno seguente. Questa volta Billy Powers lo costruì alto 6,7 metri e nei successivi anni arrivò ad altezze pari a 7,6 metri di altezza.Ovviamente Snowzilla ha incontrato qualche resistenza da parte dei vicini di casa che hanno iniziato a lamentarsi per via dell'aumento del traffico causato dai curiosi, nelle strade strette del quartiere residenziale. Nel dicembre del 2008 i funzionari della città sono così stati costretti a bloccare i lavori di costruzione del pupazzo, impedendone la realizzazione. Tuttavia, qualche giorno dopo, il pupazzo è misteriosamente riapparso nel giardino di Billy Powers, anche se lui ha negato di averlo costruito. Snowzilla è stato anche spesso vittima di atti vandalici da parte dei ragazzini del quartiere che hanno tentato più volte di rubare il "naso" e altre componenti al pupazzo. Insomma un pupazzo che ha creato non poco scompiglio alla vita di una tranquilla cittadina americana.
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