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La stella di natale è una pianta tropicale e quindi non è proprio adatta al clima natalizio perché soffre abbastanza il freddo e sopratutto temperature al di sotto dei 15 gradi. Con alcuni consigli, però, si può curare la stella di natale per mantenerla al meglio. Per quanto riguarda l'innaffiatura è consigliabile bagnarla spesso e poco aspettando che il terreno assorba tutta l'acqua prima di bagnarla nuovamente. Il concime non è necessario in fase di fioritura però è fortemente consigliato nel periodo vegetativo. Per il fertilizzante da usare se ne consiglia uno con un buon apporto di potassio e fosforo. Nel periodo primaverile è meglio tenere la pianta all'aperto e agli inizi di maggio va rinvasata potando i rami principali di 2-3 cm. Dopo il mese di agosto non andrebbe potata. Nel caso in cui le foglie comincino ad assumere un colore giallo questo è dato probabilmente dal troppo calore o vicinanza ai termosifoni. Se le foglie sono appiccicose bisognerà usare un insetticida, se invece compaiono delle macchie grigie, questo è dovuto molto probabilmente ad un fungo e non c'è altro da fare se non buttare pianta e terriccio.
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La stella di natale si può tenere in appartamento ad una temperatura costante di 20 gradi però vanno evitate le correnti d'aria e la vicinanza ai termosifoni, camini e altre fonti di calore dirette. Per la cura della stella di natale è bene innaffiarla ogni 2-3 giorni facendo attenzione a non allagare le radici con forti getti di acqua. La stella di natale dura anche dopo le feste però bisogna avere l'accorgimento di riporla in un luogo dove la temperatura non scenda mai al di sotto dei 15 gradi. In questo periodo va bagnata solo una volta a settimana perché la pianta dovrà riprendere la crescita. Quando siamo arrivati in primavera si possono potare i rami dimezzandone la lunghezza e spolverare dello zolfo sulla superficie appena tagliata. Una volta giunta l'estate la pianta può essere spostata all'esterno e concimata con fertilizzante ricco di fosforo e potassio. Dopo si può rinvasare in un vaso più grande facendo un substrato di torba e terriccio. State attenti ai numerosi parassiti, come i funghi, che si presentano come macchie grigie sopra le foglie e che una volta attaccata la pianta la faranno morire senza poterla recuperare.
Nel corso degli anni la leggenda ha subito delle modifiche ma il significato è rimasto inalterato. Infatti tramandando a voce molti racconti poteva capitare di scambiare i nomi e alterare alcuni passaggi non compromettendo però il senso. In alcune storie il nome della bambina è diverso forse dovuto alle traduzioni in lingue differenti, in altre non c'è la presenza dell'angelo. Abbiamo detto che la leggenda racconta che in Messico si usava portare dei fiori a Gesù la vigilia di Natale. Ognuno regalava dei fiori e si faceva a gara su chi regalasse il fiore più bello e costoso. Una bambina povera desiderava fare un bellissimo regalo a Gesù ma non ne aveva la possibilità. Decise però di rendere lo stesso omaggio e per la strada raccolse un po' di rami, foglie ed erba formando così un piccolo mazzo. Non sapendo come legarlo, prese la cosa più preziosa che aveva, si tolse il nastro rosso che aveva tra i capelli e lo usò per tenere fermi i rametti. Quando la bambina fece il suo umile dono a Gesù, si accorse che i rami e le foglie che aveva deposto poco prima erano fioriti ed erano diventati rossi e al centro vi erano delle bacche a forma di cuore.
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