Stephanotis

Quando e come irrigare le piante di Stephanotis

Il genere di rampicanti denominato Stephanotis è conosciuto comunemente con il nome di gelsomino del Madagascar. Queste piante richiedono irrigazioni costanti e regolari a partire dal mese di aprile e per tutta la stagione estiva. Se gli esemplari si trovano posizionati in territori caratterizzati da un clima molto caldo e secco, le quantità di acqua da somministrare devono essere abbondanti. Con l'arrivo dell'autunno le annaffiature si riducono e durante l'inverno sono necessarie solo se il terreno rimane completamente asciutto. Inoltre, è consigliabile non utilizzare mai acqua calcarea perché a lungo andare indebolisce l'apparato radicale e di conseguenza l'intera pianta. Sono da evitare anche le spruzzatore e le nebulizzazioni, che potrebbero danneggiare i delicati boccioli e i fiori dischiusi.
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Come prendersi cura delle piante di Stephanotis

Pianta fiore Stephanotis La Stephanotis spesso è utilizzata come pianta rampicante, grazie al suo portamento flessibile e al contempo vigoroso. Uno degli aspetti più interessanti di queste piante è il periodo della fioritura, che ha inizio nei mesi primaverili e continua per tutta la stagione estiva. Sopportano bene le temperature calde e umide al di sopra dei 25 gradi, al contrario temono le stagioni troppo fredde e soffrono sensibilmente le gelate invernali. É consigliabile optare per un substrato non calcareo, composto da una miscela di terriccio, terra di foglie e una parte di sabbia grossolana. Garantire un corretto drenaggio è fondamentale per evitare l'insorgere di possibili muffe e marciumi. Negli esemplari di Stephanotis più longevi è indicato cambiare ogni anno il terriccio, rinvasando in primavera in un vano contenitore più capiente.

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Quando e quanto concimare le piante di Stephanotis

Bocciolo fiore Stephanotis Le concimazioni per queste tipologia di piante sempreverdi sono indispensabili per garantire una duratura e abbondante fioritura. A partire dal mese di marzo è opportuno rifornire le Stephanotis dei macroelementi necessari per uno sviluppo rigoglioso e continuo. É consigliabile acquistare un concime minerale apposito, rivolgendosi a dei rivenditori specializzati. In alternativa, si può optare per il cosiddetto sangue di bue. In entrambi i casi, il procedimento deve essere ripetuto ogni 10-15 giorni. Inoltre, è meglio sospendere le somministrazioni durante la fase estiva più calda, tra la metà del mese di luglio e la prima metà di agosto. Con l'arrivo della stagione autunnale l'uso di fertilizzante viene limitato ed è opportuno dispensarlo solo una volta al mese, fino alla fine del riposo vegetativo.


Esposizione, malattie e possibili rimedi

Boccioli foglie gelsomino Le piante di Stephanotis amano le posizioni ben soleggiate ma temono la luce troppo diretta. Il contesto ambientale ideale è in una zona luminosa, dove i raggi solari arrivano di riflesso. Se il fogliame inizia ad ingiallirsi è probabile che queste sempreverdi stiano risentendo degli sbalzi termici invernali oppure dalla presenza eccessiva di calcare, nell'acqua delle irrigazioni. Quando gli esemplari deperiscono è probabile che si siano creati dei ristagni d'acqua che potrebbero avere lesionato l'apparato radicale. In questo caso è importante agire tempestivamente, controllando il drenaggio del substrato e sospendendo le annaffiature. Le Stephanotis possono subire attacchi da parte della cocciniglia farinosa e la cocciniglia bruna, per fermare l'infestazione è possibile ricorre a del sapone neutro, rimuovendo manualmente i parassiti.



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