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I fiori del Gelsomino del Madagascar si caratterizzano per essere decisamente carnosi e per avere una forma di stella: in questo senso, possono senza dubbio rievocare diversi paragoni con quelli del Gelsomino, nonostante abbiano delle dimensioni decisamente più elevate e un profumo più intenso.
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Il primo consiglio è indubbiamente quello di porre a dimora tali piante rampicanti all'interno di una zona tipicamente semiombreggiata.
Nel corso del periodo compreso tra l'inizio della stagione primaverile, fino ad ottobre, è consigliabile annaffiare la pianta di Gelsomino del Madagascar con una certa costanza, sempre tenendo bene a mente che il substrato deve essere completamente asciutto prima di poter procedere ad una nuova irrigazione.
Nel corso della stagione invernale, al contrario, si consiglia di provvedere con annaffiature saltuarie.Inoltre, nel corso della fase vegetativa attraversata dalla pianta, è sempre meglio applicare del concime per piante da fiore, con una cadenza di circa due settimane.Per coltivare il Gelsomino del Madagascar, si consiglia di sfruttare un substrato che sia il più ricco possibile di sostanza organica, magari provvedendo a renderlo più leggero con l'inserimento di una ridotta quantità di sabbia, ma anche qualche corteccia (dopo che si è provveduto a sminuzzarla correttamente).
Ad ogni modo, queste particolari piante rampicanti si adattano molto bene ad essere coltivate su tutti quei substrati piuttosto acidi.La moltiplicazione del Gelsomino del Madagascar avviene mediante talee.
Si tratta di un'operazione che deve avvenire nel corso della stagione primaverile: la prima cosa da fare è indubbiamente quella di estrarre le talee, che devono avere una lunghezza pari ad almeno dieci centimetri.Il periodo migliore per estrarre le talee è quello compreso tra il mese di aprile e quello di giugno, sopratutto provvedendo a tagliarle dai germogli che si trovano ai lati della pianta e che non producono fiori.Successivamente, per quanto riguarda l'operazione di radicazione, sarà necessario provvedervi preparando un terriccio costituito da sabbia e torba in parti uguali (inserendo il tutto all'interno di un apposito contenitore da radicazione) e mantenere una temperature minima di venti gradi centigradi.In seguito all'avvenuta radicazione, le piante di Gelsomino del Madagascar si potranno trapiantare all'interno di vasi dalle dimensioni più elevate.
Il Gelsomino del Madagascar è una pianta particolarmente forte, anche se può essere attaccata da parassiti pericolosi come afidi e cocciniglie, che possono essere diffusi da altre piante circostanti e vanno a colpire sopratutto i fiori ed i germogli.
Il genere stephanotis comprende circa cinque specie di piante rampicanti sempreverdi, originarie del Madagascar; S. flor
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