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Buongiorno Vincenzo, grazie per aver provato lo strumento dedicato ai lettori di giardinaggio.net "Domande e risposte". Questa rubrica è stata appositamente inventata per creare uno spazio di interazione tra i nostri lettori e gli esperti della redazione di giardinaggio.net; qui gli appassionati di piante possono porre tutte le domande e le curiosità che hanno e cercare un parere di persone esperte per confrontarsi e fare le proprie scelte.
Il suo dubbio sull'ulivo, Vincenzo, è molto legittimo e dobbiamo subito avvisarla che il trapianto di ulivi secolari è una pratica molto molto rischiosa e difficile perché le piante per certi versi sono simili agli uomini: più vanno in su con gli anni più fanno fatica ad abituarsi ai cambiamenti. In maniera particolare l'ulivo è una pianta delicata e più diventa vecchia più ne diventa difficile il trapianto. Se da una parte quindi il trapianto degli ulivi secolari è sconsigliato nella maggior parte dei casi, molte volte la teoria si scontra con la realtà dei fatti e può capitare che per necessità o per interesse si debba trapiantare per forza una pianta come questa. Nel suo caso, visti i numerosi traumi subiti ed i ripetuti spostamenti, non pensiamo che un ulteriore spostamento della pianta possa essere la causa principale di un'eventuale cattiva riuscita del trapianto e quindi...per così dire..."visto che siamo in ballo balliamo". Le possibili cause di traumi e di stress sono molteplici e di elevata intensità in una situazione come quella da lei descritta. Di conseguenza le consigliamo di spostare per l'ultima volta la pianta di ulivo e decidere la posizione definitiva per poi non toccare mai più questa pianta. Si ricordi una cosa fondamentale al momento del trapianto: l'ulivo va posizionato con il colletto della pianta esattamente a livello del terreno. Un trapianto troppo alto o peggio ancora troppo basso è causa di moltissimi problemi nell'ulivo che portano spesso ad un deperimento che porta irreversibilmente alla morte della pianta.
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