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Carissima Chiara, benvenuta nella rubrica dell'esperto di giardinaggio.net. La lavanda è una pianta aromatica bellissima, dalle ottime caratteristiche sia ornamentali che aromatiche. Pianta di origine mediterranea, la lavanda ama i climi miti anche se la sua rusticità la rende adatta ai terreni più disparati.
Diverse specie di lavanda vengono coltivate a scopo ornamentale e si differenziano tra loro per dei piccoli dettagli. La lavandula officinalis è originaria del mediterraneo, raggiunge 1 metro di altezza ed ha infiorescenze lungo sino a 10 cm. La lavanda stocheas si distingue per le infiorescenze più contenute e simili a spighette. La lavanda latifolia è un'altra varietà di lavanda,di dimensioni maggiori rispetto alle altre ma meno diffusa e con un odore meno apprezzato rispetto alle altre lavande. La lavandula angustifolia è invece la lavanda che viene utilizzata nel verde ornamentale per creare aiuole e bordure.In generale tutte le piante di lavanda amano stare dove c'è tanto sole anche se non soffrono in zone non particolarmente illuminate della casa dove devono comunque esserci un minimo di ore di luce. Il terreno di coltivazione della lavanda deve essere ben drenato in quanto questa pianta soffre i ristagni idrici ed i terreni molto umidi. Per questo motivo è bene, quando irrighiamo la lavanda, attendere che il suolo si sia ben asciugato prima di procedere con una nuova annaffiatura.Per quanto riguarda la moltiplicazione della lavanda, il metodo più efficace e più utilizzato e la talea. Alla fine dell'estate, terminata la fioritura delle piante di lavanda, preleviamo dalla pianta delle talee di 10-15 cm con almeno 3-5 foglie. Il taglio della talea deve essere netto con un coltello o con delle forbici affilate per evitare sfilacciamenti del fusto al livello del taglio. Per facilitare il radicamento della talea è opportuno utilizzare della polvere radicante, una sostanza polverulenta che facilita l'emissione di nuove radici da parte della talea.Il substrato ideale per la coltivazione della talea è un mix di torba e sabbia grossolana. Nelle prime fasi dopo l'interrimento della tale è utile coprire la futura piantina con un foglio di plastica trasparente (una specie di cappuccio che ricopre la pianta), ricordandosi di tenere il terreno umido fino a quando no compaiono i primi germogli. L'emissione di nuovi germogli è il segnale inequivocabile che la nostra talea ha radicato.Per quanto riguarda infine la tua lavanda nello specifico, se al mese di giugno è ancora secca molto probabilmente questa pianta è morta e quindi ti consigliamo di sostituirla comprandone una nuova. Il periodo nel quale si deve potare la lavanda, per stimolare l'emissione di nuovi fusti ed eliminare la parte seccata durante l'inverno, è marzo-aprile.
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