Carpini malati

Domanda : carpini malati

L'anno scorso abbiamo piantato a maggio 5 carpini di alto fusto. Il terreno e' abbastanza argilloso e le piante stanno soffrendo. Cosa posso fare e a chi mi posso rivolgere?
carpino bianco

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Carpini malati: Risposta : carpini malati

carpino nero Gentile Carmelo buongiorno e benvenuto nella rubrica dell'esperto di giardinaggio.net. Il Carpino è una pianta autoctona, presente nelle zone collinari e pianeggianti dell'Italia sin verso gli 800-1000 metri a seconda delle temperature medie (al sud, dove notoriamente le temperature sono più alte, si spinge anche a quote più elevate). Presente in due specie, Carpino bianco e Carpino nero, si trova solitamente in zone non molto umide su substrati leggermente secchi e poveri. Specie rustica ed in parte pioniera, il Carpino assume caratteristiche leggermente diverse a seconda che si tratti del Carpino bianco o del Carpino nero. Il Carpino nero è infatti la specie più rustica e pioniera, adatta ad ambienti più secchi e presenti in versanti sassosi dove il substrato di crescita è ridotto.

Per quanto riguarda i carpini che avete piantato nel vostro giardino, dovremmo sapere quanto era grande il fusto e quanto erano vecchie le piante per poter formulare un'ipotesi sui motivi dello scarso attecchimento e delle cattive condizioni di salute. Sicuramente il terreno argilloso non aiuta ma per risolvere il problema dovrete aspettare almeno sino al prossimo autunno. Attendete che la pianta entri in riposo vegetativo e quindi, dopo che il Carpino avrà perso tutte le sue foglie, scavate in prossimità delle radici del Carpino e rimuovete la pianta facendo attenzione, durante lo scavo e nelle operazioni di espianto, a non danneggiare l'apparato radicale e le radichette, le radici più piccole adibite all'assorbimento delle sostanze nutritive.

Una volta liberata la buca procedete ad un allargamento dello scavo e terminato di scavare, introducete del terriccio professionale nella buca. L'ideale è terriccio molto soffice e ricco di perlite e altri elementi sassosi di piccolo diametro che assicurano una maggiore traspirabilità al terreno. Una volta creato lo strato base, riposizionate la pianta all'interno della buca e riempite lo spazio rimanente con altro terriccio sino a colmare la buca.

Terminato il lavoro schiacciate leggermente la terra e annaffiate. L'anno successivo la pianta, alla ripresa dell'attività vegetativa, dovrebbe trovare il terriccio e usufruire immediatamente della migliore qualità della terra che avete apportato.

Vi consigliamo però. per avere un parere di un esperto che possa vedere la pianta in questione e quindi formulare delle ipotesi più attendibili, di contattare un Dottore Forestale o un Agronomo delle vsotre zone per fargli vedere la pianta e sapere cosa è meglio fare per risolvere il problema.


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