Il bagolaro

Quando innaffiare il bagolaro

Il Bagolaro è il nome comune del Celtis australis, specie eliofila volgarmente chiamata anche spaccasassi. È una pianta arborea assai longeva, alta anche 25 metri, dalla corteccia liscia e grigiastra; è diffusa nelle zone calde dell'Asia, dell'America e dell'Europa, mentre nella penisola italiana si trova distribuita allo stato spontaneo soprattutto in regioni boscose e sassose, dalla zona mediterranea a quella montana. In modo particolare è abbinato al laureto e al castagneto. Viene anche abbondantemente coltivato in parchi e giardini. L'albero di Bagolaro non è particolarmente esigente per quanto riguarda l'apporto d'acqua: in genere il suo fabbisogno idrico è coperto dalle piogge; inoltre bisogna tenere a mente che gli esemplari sopportano bene la siccità. Se il terreno diventa troppo asciutto, bisogna comunque innaffiare: ciò vale in particolare per gli alberi non ancora adulti.
Bagolaro albero

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Alcune regole base di coltivazione

Albero spaccasassi L'albero di Bagolaro possiede una chioma piuttosto densa, di forma ovale; le foglie, che cadono in inverno, sono lanceolate ma asimmetriche alla base, con margini leggermente dentati. Sono disposte in modo alterno e sorrette da un lungo picciolo. I fiori sono piccoli e gialli, mentre il frutto è una drupa nerastra, con involucro carnoso, edule, di sapore dolciastro. Il Bagolaro è un albero che raggiunge un'altezza media, molto longevo e dal tronco robusto e massiccio. Durante il corso dell'anno è necessario intervenire con potature solo per dare forma alla chioma ed esaltarne le caratteristiche di sviluppo uniforme. La pianta cresce velocemente, soprattutto se vengono messe in atto le poche cure di cui necessita in modo corretto e regolare. Quando si effettua la messa a dimora si presta grande attenzione alle radici perché possono svilupparsi irregolarmente.

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Il terreno ideale e come concimare

Albero bagolaro Il Bagolaro viene chiamato anche spaccasassi: il soprannome deriva dal fatto che la pianta predilige i substrati sassosi, calcarei e poveri di sostanze nutritive. L'importante è che siano molto ben drenati. Di conseguenza questi alberi possono crescere senza problemi in quasi tutti i terreni da giardino, anche quelli meno indicati per altre specie di piante. Gli esemplari di Bagolaro hanno poche richieste per quanto riguarda gli apporti d'acqua e la concimazione: hanno maggiori necessità quando si tratta di giovani esemplari. Durante il periodo autunnale si somministra concime organico ben maturo (nella maggior parte dei casi letame) da interrare ai piedi dell'albero. Questo prodotto è molto equilibrato, ricco di sostanze nutritive ed è completo. Quando si somministra il concime è bene verificare che nel terreno non siano presenti ristagni idrici.


Il bagolaro: Malattie e parassiti

Bagolaro pianta Gli esemplari di Bagolaro necessitano di crescere in una posizione molto luminosa, preferibilmente esposti in pieno sole. Si tratta di una specie completamente rustica e quindi si sviluppa senza problemi in ogni condizione e terreno; al tempo stesso non teme il freddo oppure l'afa. Bisogna tenere a mente che il Bagolaro è sensibile alla mancanza di sole: se ogni giorno non riceve per almeno alcune ore i raggi solari diretti mostra segni di sofferenza. In questo caso le gelate tardive, possono compromettere i germogli della pianta e danneggiare completamente l'esemplare. Proprio per la sua rusticità e resistenza, il Bagolaro non è soggetto all'attacco di parassiti animali e vegetali e alle malattie. Tuttavia può essere colpito da marciumi radicali, provocati da ristagni idrici e da un cattivo drenaggio del terreno.


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