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La betulla bianca è un albero fortemente resistente e temprato alle peggiori condizioni climatiche, quindi anche gli interventi di rigenerazione e rivitalizzazione sono per lo più endogeni, ossia la pianta è in grado di svolgerli da sola: andare ad intaccare il suo equilibrio vorrebbe dire provocarne la morte. In fase di potatura della betulla bisogna limitarsi a tagliare i rami divenuti completamente secchi e ad estirpare i polloni che si trovano alla radice, senza cercare di fare altri interventi radicali che potrebbero provocare anche l'insorgere di alcune infezioni da fungo. Prima di essere messa a dimora nel terreno di destinazione, la betulla può anche stazionare fino a 3 o 4 anni in un vivaio. Quando il seme viene piantato bisogna tenerlo al buio, mentre non appena le piantine nascono, necessitano subito di molta luce che possa consentirne lo sviluppo.
La concimazione della betulla bianca deve avvenire in fase di coltivazione iniziale, cioè quando le piantine molto piccole devono essere portate al livello di sviluppo tale da poterle poi trapiantare, oppure in fase di impianto nel nuovo suolo di destinazione. Il suolo che la betulla bianca vuole è per lo più acido e ricco di torba, e la pianta si può adattare anche a terreni particolarmente sassosi e pieni di minerali pesanti come il calcare. Tuttavia, essa predilige i suoli non troppo bagnati ed argillosi. Proprio quest'ultimo materiale, l'argilla, si può aggiungere tramite dei fertilizzanti specifici al concime organico (stallatico) che di solito si usa per la crescita iniziale delle piantine di betulla bianca. La torba del terreno dev'essere ulteriormente arricchita con sabbia, dal momento che essa drena i liquidi in eccesso nel terreno aiutando la betulla a crescere più in fretta.
La betulla bianca predilige un'esposizione quanto più possibile orientata al sole, poiché pur essendo una pianta nordica ha le foglie larghe e piatte e non aghiformi: questo significa che è in grado di sintetizzare bene i nutrimenti Che le forniscono il Sole o il suolo, e che ha tendenzialmente bisogno di stare in una posizione abbastanza illuminata. Va bene anche un'esposizione un po' più ombreggiata, ed è comunque sconsigliato piantare betulle sotto una certa latitudine (corrispondente più o meno a quella dell'Italia centro-settentrionale) perché non resisterebbero ai grandi caldi. Al Sud, infatti, le betulle sono presenti in modo isolato e non come boschi proprio per questo motivo. Alcune malattie della betulla bianca potrebbero interessarne il fusto ligneo, e sono per lo più malattie di genere fungino: questi funghi lignicoli sono dei parassiti che si attaccano alla corteccia della betulla e ne sfruttano le proprietà vitali. Gli insetti parassiti che possono attaccare la betulla si concentrano, invece, sul fogliame, provocandone la siccità fino alla completa caduta.
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