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La potatura della lagerstroemia si pratica in periodi e con metodi diversi sulla base della tipologia di pianta. Quelle da vivaio si potano un anno sì e uno no, quelle da giardino si potano, invece, tutto l’anno. La potatura va effettuata in inverno, meglio se dalla metà di febbraio, procedendo ad accorciare i rami dell’anno precedente. I rami vanno tagliati a circa un terzo della loro altezza. Questa tecnica consentirà la formazione di nuovi germogli per l’anno successivo. Dai nuovi getti, alle loro sommità, già dalla metà dell’estate si potranno osservare le pannocchie che porteranno nuovi fiori. La potatura della lagerstroemia può essere praticata anche per condizionare la forma della pianta. In genere si sceglie quella ad albero, cioè quella che rispetta la natura della pianta. In tal caso la potatura potrà essere più vigorosa. Le piante cresciute come grandi abrusti non vanno, invece, potate. Anche in giardino, si può fare a meno della potatura, ma in questo caso la lagerstroemia crescerà disordinatamente e con fiori più piccoli del normale. In genere, anche in assenza di potatura, la pianta fiorisce regolarmente emettendo getti fiorali numerosi e colorati.
La potatura della lagerstroemia viene realizzata per svariati motivi. Uno di questi può essere l’altezza troppo elevata della pianta o comunque dimensioni spropositate per l’ambiente in cui si trova. Non meno importante il taglio decorativo, ossia la potatura realizzata per dare alla pianta una forma particolare. Oltre a questi apprezzabili motivi, la potatura della lagerstroemia viene realizzata in quei casi in cui la pianta è colpita da parassiti o per risolvere problemi legati allo sviluppo di malattie delle foglie. La lagerstroemia è una pianta molto esile e delicata e può essere attaccata in particolar maniera dagli afidi e dallo oidio. Gli afidi si presentano come pidocchi che attaccano le foglie nella parte inferiore mentre lo oidio è conosciuta come la “malattia dello zolfo” ed è riconoscibile dallo strato bianchiccio che si intravede sul boccio. Senza dubbio, la potatura in casi di malattia viene effettuata solo in casi estremi, quando i semplici trattamenti e prodotti specifici non sono sufficienti a risolvere il problema.
La lagerstroemia è adatta a moltissimi impieghi: può infatti essere adoperata come esemplare isolato (cresciuta sia come albero sia come arbusto), in abbinamento ad altre essenze o per la creazione di siepi fiorite informali. E’ un ottimo soggetto, inoltre, da coltivare in grandi vasi grazie alla sua robustezza e alla crescita piuttosto lenta.
I suoi punti di forza sono il bel portamento, la fioritura abbondante, duratura e colorata e i toni caldi assunti dalle foglie all’arrivo dell’autunno. Estremamente decorativa è anche la corteccia, di un bel grigio-marrone chiaro, liscissima, che si sfalda sul finire del periodo vegetativo.La Lagerstrœmia indica è un arbusto o piccolo albero originario della Cina, appartenente alla famiglia delle Lithraceae. Essendo apprezzata fin dalla sua introduzione in Europa e America è oggi disponibile in moltissime varietà che si contraddistinguono per diversi colori della fioritura e per dimensioni, più o meno contenute. Ogni singolo esemplare può essere educato ad alberello (con un solo tronco) o come arbusto, cioè con più steli dalla base.
La fioritura, davvero spettacolare, si protrae da luglio ad ottobre e si declina in moltissime sfumature: dal rosa al malva, al viola, al bianco fino quasi al porpora.Il fogliame è caduco e di forma ovale, alterno e liscio. Dalla primavera all’autunno è di color verde scuro per poi virare al rosso aranciato acceso.IL CALENDARIO DELLA LAGERSTROEMIA | |
Messa a dimora | Ottobre-novembre/marzo-aprile |
Fioritura | Da luglio ad ottobre |
Arrossamento foglie | Ottobre-novembre |
Potatura | Aprile |
Raccolta fiori per composizioni | Da luglio a settembre |
I periodi migliori per procedere sono l’autunno e la primavera. Il mese di novembre è da preferirsi in quasi tutta Italia, mentre marzo è l’ideale per le aree caratterizzate da inverni rigidi (al di sotto di -10°C).
Scegliamo una posizione raggiunta da almeno 6 ore di luce ogni giorno, in maniera che la pianta riesca a svilupparsi e fiorire abbondantemente.Il terreno ideale deve essere ricco, ma leggero e ben drenato, possibilmente poco calcareo. Ad ogni modo è una pianta piuttosto tollerante e vale la pena di tentare anche in altre situazioni.LA LAGERSTROEMIA IN BREVE | |
Tipo di pianta | Arbusto o piccolo albero a foglia caduca |
Fiori | Rosa, lilla, fucsia, rosso, bianco |
Altezza a maturità | Da 0,60 cm a 10 m |
Umidità del terreno | Media |
Crescita | Da media a lenta |
Rusticità | Fino a -15°C |
Esposizione | Sole-mezz’ombra |
Uso | Esemplare isolato, gruppi, siepe informale, vaso |
Terreno | Ricco e ben drenato |
E’ una pianta abbastanza rustica, che si adatta a quasi tutto il territorio italiano. Sopporta bene temperature fino a -15°C., specialmente se ben esposta. Nelle aree montane è consigliabile inserirla nei pressi di un muro che la ripari dai venti oppure scegliere degli ibridi (come Lagerstrœmia x egolfii) capaci di resistere fino a -25°C.
Si rivela invece poco adatta ai giardini nei pressi del mare, visto che l’eccessiva salinità ne compromette la crescita.In tutto il Centro-Nord, una volta attecchita, è piuttosto autonoma e raramente necessita di interventi. Le irrigazioni possono invece essere utili al Sud o sulle coste, specialmente se la pianta è in una zona molto soleggiata. Più interventi saranno richiesti inoltre nel caso il terreno fosse povero e particolarmente drenante.
Per rendere vitale il terreno è buona norma distribuire abbondante stallatico sfarinato o pellettato nell’area della chioma (senza toccare il tronco), nel mese di novembre.
In primavera, per stimolare la crescita e la fioritura, è utile somministrare del concime granulare a lenta cessione per piante da frutto, seguendo le dosi e i consigli del produttore.Non è strettamente necessaria.
In primavera è però buona norma effettuare sempre una pulizia dagli apici fioriti l’anno precedente, accorciando il ramo di circa 20 cm.Se l’esemplare è ad alberello è importante intervenire eliminando gli steli che si possono formare dalla base o sul tronco.Se vogliamo invece dare una forma alla nostra lagerstroemia e mantenerla magari contenuta, ma al contempo fiorifera, possiamo operare accorciando in primavera i rami prodotti l’anno precedente, lasciando solamente da 3 a 6 gemme. Si avranno così numerosissimi getti nuovi e molti fiori.Utile può anche essere creare una forma a cono rovesciato, eliminando i rami che vanno verso il centro o che si incrociano.La lagerstroemia è stata selezionata e ibridata in maniera continuativa e oggi sono disponibili un gran numero di cultivar. Eccone alcune:
• Kimono, fiori bianchi, fino a 7 metri di altezza• Red rocket: di origine americana, fiori rosso ciliegia, altezza media• Houston: corimbi rossi, taglia contenuta, adatta a vaso• Muskogee: taglia media, fiori lavanda• Tuscarora: rosa, di grandi dimensioni, fioritura molto duratura• Rosea Grassi: rosa vivo, di medie dimensioni, molto fiorifera• Bianco Grassi, bianca, di medie dimensioni, molto fiorifera
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