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Come accennato al precedente paragrafo, la potatura dei gerani dipende dalla specie a cui appartengono. La varietà condiziona anche l’epoca di potatura, perché anche su questo fronte c’è chi sostiene la potatura invernale e chi, invece, quella primaverile. I periodi di potatura sono entrambi corretti perché dipendono dalla specie coltivata, dalla sua fase di sviluppo e dalle finalità della potatura stessa. Il fine principale delle potatura dei gerani è il ringiovanimento delle piante danneggiate o mature. In tal caso si procede solamente ad eliminare fiori e rami secchi o danneggiati. La potatura non deve essere drastica, ma solo limitata ad eliminare le parti secche che potrebbero diventare veicolo di parassiti e malattie. Nei gerani più giovani si può effettuare anche la cimatura dei germogli apicali. Questa pratica stimola l’emissione di nuovi getti, garantendo abbondanti e rigogliose fioriture. Anche l’epoca della potatura può condizionare la fioritura di queste piante. La potatura primaverile, da effettuare solo su alcune specie di gerani, come quelli parigini, consente di ottenere fioriture abbondanti e prolungate, mentre la potatura invernale, da effettuare a fine inverno o in autunno nelle regioni a clima freddo, consente di abbreviare la fioritura. In tutti i casi, la potatura consentirà di ammirare i gerani nella loro forma più splendida, ovvero con il loro fiori rosa, bianchi, rossi, lilla, viola, gialli, arancio, screziati e amaranto.
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La potatura dei gerani è molto semplice da effettuare: basta procedere con degli tagli netti e precisi. Le parti da tagliare sono i rametti danneggiati e secchi. All’interno della potatura dei gerani rientra anche la rimozione dei fiori o delle foglie secche o colpite da malattie. Questa operazione va effettuata in pieno inverno nei climi caldi, e in autunno o a fine inverno nei paesi con climi più rigidi. Le uniche parti del geranio che vanno rimosse sono quelle che hanno subito dei danni da invecchiamento o malattie, mentre le parti sane vanno lasciate al loro posto. La potatura delle parti danneggiate può essere sia lieve che drastica. In caso di parti lievemente danneggiate si potrà procedere solo alla rimozione dei fiori e delle foglie secche, mentre in caso di completo annerimento dei rami, si dovrà procedere a tagliare questi ultimi partendo dalla base. Le parti sane dei gerani possono essere potate a primavera, effettuando però solo una cimatura dei germogli apicali. Questa tecnica stimola l’emissione di getti laterali e prolunga le fioriture. Le operazioni di potatura si possono facilitare spostando il vaso dei gerani su un tavolo, magari in una zona ben visibile e illuminata, ma fresca ed asciutta.
Per alcune varietà di geranio potrebbe non essere necessaria alcuna potatura. In ogni caso, basta valutare le condizioni della pianta e decidere, sul momento, se ha bisogno, o meno, di essere potata.I gerani sono delle piante molto semplici da potare e da coltivare. In genere, per procedere alla rimozione delle parti danneggiate, si possono usare delle comuni forbici per potatura. Qualora il danno riguardi i rami più robusti, si possono usare anche le cesoie, attrezzi simili alle forbici, ma con lame più potenti e penetranti. Gli attrezzi devono essere disinfettati e puliti sia prima che dopo l’uso. Questa precauzione evita di trasmettere parassiti e malattie ai gerani. La manipolazione delle piante va effettuata usando anche dei guanti per potatura. Per la massima igiene si possono usare quelli usa e getta. Gli attrezzi per potatura vanno disinfettati e puliti con cotone idrofilo e alcool. Qualunque sia il periodo scelto per la potatura dei gerani, è meglio preferire le giornate dopo il novilunio, per evitare la dispersione della linfa. Durante l’assenza della luna, infatti, i gerani usano una maggiore quantità di linfa vegetale.
Quali sono le malattie che possono colpire i nostri gerani? Si tratta di una pianta generalmente molto resistente e per questo motivo molto apprezzata e coltivata in vaso o nei nostri giardini. Uno dei problemi più diffusi del geranio è la ruggine. In questo caso le foglie della nostra pianta appariranno di una colorazione differente sull’arancione – giallo determinata dal deposito delle spore sul fogliame. In base alla diffusione della malattia le foglie possono ingiallire e seccare lasciando la pianta completamente spoglia. Attenzione anche all’oidio o mal bianco. Qui è un fungo la causa della malattia del geranio. Le foglie mostreranno dei depositi di polvere biancastra e nello stato avanzato della malattia, la caduta delle foglie e l’assenza di fioritura. Ultima, ma non meno importante la batteriosi. Questa affezione provoca la formazione di grandi macchie di seccume sulle foglie che porteranno alla caduta delle stesse e all’indebolimento della pianta.
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