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Durante l'inverno anche le piante, come gli animali, si riposano. La caduta delle foglie è un processo naturale che consente agli alberi di riposarsi dopo aver fruttificato. Il periodo migliore per la potatura delle piante da frutto è compreso tra gennaio e marzo. Vi sono molti tipi di potatura, ma quelli più conosciute sono da allevamento e da produzione. Le ultime tecniche di coltivazione tendono a sovrapporre i due tipi di potatura. La prima si pratica sulle piante giovani, è molto vigorosa e il suo scopo è quello di aiutarle a sviluppare lo “scheletro” e la struttura. La seconda invece è tipica delle piante adulte e consiste nell'eliminazione di rami secchi o troppo deboli e sottili, che sono vecchi o usurati dalle intemperie. Sulla chioma si eseguono delle sforbiciate precise per dare il giusto equilibrio ai componenti della pianta: rami e frutto. In questo modo si facilitano anche le successive operazioni di raccolta.
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Gli alberi da frutto si distinguono in numerose specie e ognuno di essi richiede una tecnica di potatura adatta. Non occorre un manuale di botanica per imparare l'arte della potatura, anche i meno esperti possono cimentarsi in queste operazioni. La cosa più importante è prestare attenzione alla sicurezza personale perché gli attrezzi utilizzati quali forbici e scale possono rivelarsi molto pericolosi. Gli alberi più semplici da potare sono l'albicocco, il ciliegio e il loto. I rami sono molto morbidi e possono essere tagliati con forbici da giardino e seghetti. Il taglio deve essere netto e deciso per non creare ferite e infezioni alla pianta. Il pesco e il mandorlo invece richiedono una potatura vigorosa e i rami hanno bisogno di più tagli per essere eliminati completamente. Talvolta il taglio deve essere definito con un coltello.
Per una potatura efficace occorre procurarsi il vestiario idoneo tra cui tute e guanti. Le ferite causate durante queste operazioni causano pruriti a causa della resina presente nei rami. Forbici e seghetti non devono essere usurati, per questo è meglio sostituirli di anno in anno. Fortunatamente si tratta di prodotti che non hanno un costo eccessivo e che sono facilmente reperibili in commercio. Se si effettua la potatura su una pianta che è malata gli attrezzi devono essere sostituiti subito per evitare che si possano infettare anche le piante sane. I rami molto grossi, dopo il taglio devono essere trattati con una sostanza chiamata “poltiglia” composta da solfato di rame e idrato di calcio. Può essere sia irrorata che spennellata. Molto utile anche una soluzione a base di solfato ferroso.
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