Pianta arachidi

Pianta arachide origini e usi

Il nome botanico della pianta di arachide è arachis hypogaea: è originaria del sud America ma ormai viene coltivata in tantissimi paesi delle zone tropicali. Si tratta di una pianta che ha una sua storia: i Maya e gli Aztechi già la coltivavano, poi nel 1500 i conquistatori europei la scoprirono e la importarono in Europa. Da lì si diffuse poi anche in Africa, Asia e nelle isole del Pacifico. Nel 1800 negli Stati Uniti l’arachide veniva coltivata per dare i suoi semi ai maiali come mangime; solo negli anni ’30 del 1900 sì capì che le arachidi erano buone da mangiare anche per l’uomo e il loro consumo si diffuse rapidamente. Oggi questa pianta viene utilizzata in tanti modi: i semi si mangiano come snack oppure vengono lavorati per creare olio e burro; hanno un alto contenuto di proteine, infatti non bisogna abusarne perché mangiando un chilo di arachidi si ottiene lo stesso apporto calorico che deriva dal consumo di un chilo di carne.
Piantine di arachidi

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Pianta arachidi caratteristiche

Una pianta di arachidi con il tipico fiore gialloLa pianta di arachidi è erbacea e produce legumi: normalmente si autoinsemina e sviluppa dei baccelli contenenti i semi che poi mangiamo. Le foglie delle piante di arachidi sono lunghe e composte da quattro foglie più piccole; queste piante hanno un portamento eretto e di solito hanno tre fusti, uno centrale più grande e due laterali. Tra le foglie nascono poi tanti fiori gialli che possono essere sia maschili che femminili e che compaiono molto presto, anche solo dopo un mese dalla semina. L’arachide è infatti una pianta dallo sviluppo molto veloce: la produzione di semi inizia dopo soli tre mesi dalla nascita della pianta. La fioritura è continua: da quando spuntano i primi fiori fino alla raccolta di tutti i baccelli, la pianta di arachidi sarà sempre fiorita e anche gradevole da vedere. Di solito non è una pianta che si coltiva in casa o in giardino perché è una specie da piantagione, usata per la produzione all'ingrosso di semi di arachidi e di tutti i prodotti da essi derivati.

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    Pianta arachidi coltivazione

    Una piantagione di arachidi Se si decide di mettere a dimora una pianta di arachidi nel proprio giardino bisogna tener presente che, se si vogliono gustare i semi di propria produzione, bisogna saper curare questa pianta: la temperatura giusta è fondamentale per consentire la crescita dei baccelli, quella ideale è di minimo 28 gradi. Si può dunque dedurre che nei paesi a clima freddo la coltivazione di questa specie è praticamente impossibile. La pianta di arachidi deve essere posizionata in una zona soleggiata: preferisce terreni morbidi affinché le radici possano attecchire bene in profondità, l’importante è che siano sempre ben drenati. Per ottenere un buon raccolto è utile somministrare regolarmente un buon fertilizzante che, tra le altre cose, riduce anche il rischio di malattie e di batteri che potrebbero rovinare i baccelli e dunque i semi.


    Pianta arachidi cure e manutenzione

    Piante di arachidi con i tipici baccelli contenenti i semi Le piante di arachidi non hanno bisogno di troppo concime altrimenti si potrebbe alterare il livello di acidità del terreno, elemento che deve essere sempre costante a un valore di ph che non deve mai superare il 6,5. Valori troppo distanti da questo potrebbero danneggiare la pianta e anche la normale produzione dei semi. Il calcio e l’azoto sono invece dei componenti essenziali per lo sviluppo dei baccelli, dunque conviene sempre scegliere dei concimi che contengano questi elementi. Le annaffiature devono essere regolari e abbondanti e vanno effettuate nelle ore più fresche, dunque o la mattina presto o la sera. Nel caso di piantagioni, bisogna installare un sistema idrico, possibilmente che si attivi da solo ad orari prestabiliti, per fornire un’irrigazione continua e costante a tutte le piante presenti nel terreno di coltivazione.



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