Si tratta di un albero che si può trovare piuttosto frequentemente anche sulle coste del Marocco, nei pressi del mar Caspio e nella parte meridionale dell'Inghilterra.
Il numero dei castagneti da frutto all'interno della penisola italiana, durante il corso degli anni, è via via sempre più scemato, sopratutto per via del mal dell'inchiostro e del cancro, anche se nel corso degli ultimi anni sono stati numerosi i tentativi di recupero di questa pianta.
Nella nostra penisola, le coltivazioni del castagno da frutto si concentrano sopratutto all'interno delle regioni Campania, Sicilia, Lazio, Toscana e Piemonte.
Le castagne si caratterizzano per essere estremamente ricche di amido e, nella maggior parte delle zone montane della nostra penisola, hanno svolto un ruolo fondamentale, almeno fino agli anni Cinquanta, come la più importante fonte alimentare.
Come abbiamo avuto modo di mettere in evidenza, nel corso degli ultimi dieci anni, la castanicoltura sta registrando un buon momento di ripresa in Italia.
Il castagno europeo si caratterizza per essere una pianta decisamente longeva, che si può sviluppare fino a raggiungere un'altezza pari a 25 metri, con dei tronchi che presentano, nella maggior parte dei casi, una circonferenza imponente, una chioma piuttosto espansa ed estremamente ramificata, delle foglie caduche e dalla forma ellittica.
SI tratta di una pianta che viene definitiva monoica; la fioritura si verifica nel bel mezzo della stagione estiva; il frutto, invece, viene chiamato castagna e può contare su un completo rivestimento di una cupola dotata di numerose spine, che viene chiamata riccio.
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La scelta delle varietà di castagno su cui puntare dipende, senza ombra di dubbio, sopratutto dalle esigenze del mercato.
E' importante tenere in considerazione il fatto che esistono ben quattro categorie ben differenti: si tratta della varietà Marroni, Castagne, Ibridi Eurogiapponesi e Giapponesi.
I marroni vengono chiamati tutti quei frutti di castagno che, all'interno della buccia, possono contare sui frutti interi, che non sono stati settati, con la pellicola che fa molta fatica a staccarsi durante le varie operazioni di pelatura.
I marroni vengono proposti sopratutto per la trasformazione industriale e per il consumo fresco; inoltre, si tratta di una varietà piuttosto apprezzata e ricercata sul mercato, com'è si può anche notare per via di un prezzo estremamente elevato.
Le castagne stanno ad indicare una categoria che comprende un gran numero di varietà che sono estremamente diffuse nelle varie zone castanicole italiane e in tutto il continente europeo.
Infine, troviamo la varietà eurogiapponese e quella giapponese: la prima è un mix tra il castagno europeo e quello giapponese, mentre il secondo corrisponde alla Castanea crenata.
Il castagno si sviluppa senza particolari problemi all'interno di ambienti piuttosto umidi, con climi caratterizzati da temperature miti.
Per quanto riguarda l'esposizione, dobbiamo sottolineare come questa pianta prediliga una posizione a diretto contatto con i raggi del sole.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare come il castagno sia in grado di sfoderare un ottimo livello di resistenza nei confronti delle basse temperature e, proprio per questa ragione, riesce a sopportare anche temperature che scendono sotto lo zero termico.
Il castagno è una pianta che denota un ottimo grado di adattabilità, anche se è necessario sottolineare come quest'albero, nel corso della ripresa vegetativa, nel momento in cui provvede a schiudere le gemme durante la fine della stagione primaverile e anche nel momento della fioritura, che si verifica, invece, nel corso della stagione estiva.
Nel caso in cui la pianta di castagno dovesse soffrire eccessivamente la siccità durante la stagione estiva, c'è la possibilità che rimanga con un portamento cespuglioso, piuttosto che crescere come un albero.
Nella maggior parte dei casi, la pianta di castagno predilige dei terreni profondi, ma al tempo stesso leggeri, permeabili e con un ottimo quantitativo di sostanze nutritive, con un pH che, nella maggior parte dei casi, è acido, con un limitato apporto di calcare.
Si tratta di una pianta che non riesce a svilupparsi all'interno di terreni che non sono ben drenati o pesanti.
Tra le principali avversità per questa pianta, senza ombra di dubbio un'importanza fondamentale è rivestita dal cancro della corteccia.
Si tratta di una malattia particolarmente dannosa che produce un gran numero di effetti irreparabili: infatti, l'infezione si insinua nella pianta mediante le ferite e, per questa ragione, il contagio può esservi ogni volta che vi siano dei tagli di potatura, ma anche in tutti quei casi in cui i mezzi meccanici provocano delle ferite alla pianta, così come i danni causati dalla grandine possono essere motivo di infezione.
E' importante, quindi, cercare di disinfettare sempre queste ferite: in questi casi, il suggerimento è quello di sfruttare dei sali di rame.
Un'altra malattia particolarmente pericolosa per la pianta del castagno è, senza ombra di dubbio, il mal di inchiostro: è in grado di provocare un gran numero di danni nel momento in cui si formano degli eccessi di umidità per via di accumuli di foglie o di componenti organiche diverse nei pressi del ceppo.
Ecco spiegato il motivo per cui è necessario prestare la massima attenzione e disinfettare e pulire con costanza i ceppi.
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