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Il teucrio contiene oli essenziali, tannino, flavonoidi ed un’essenza di colore giallo dal sapore amaro ed a volte piccante, usata in passato per preparare bevande alcoliche come amari e liquori, dal sapore amarognolo con presunte finalità depurative per il fegato. In realtà si è scoperto che il teucrio ha effetti molto tossici e pericolosi per il fegato, con esiti a volte mortali. Per cui, lo ribadiamo, nuovamente: non consumate in alcuni modo gli estratti di questa pianta. Le virtù terapeutiche le vengono attribuite da una tradizione popolare e molto remota, che sembra lo usasse come lassativo e regolatore delle funzioni intestinali, ma anche come antinfiammatorio per i disturbi del cavo orale, come mal di denti, stomatiti, gengiviti e piorrea. Sempre in passato lo si usava come dimagrante, alcune sostanze in esso contenute si credevano capaci di stimolare il metabolismo facendo perdere molti chili in poche settimane. In realtà questi presunti effetti benefici non sono stati mai provati e sono rimasti soltanto delle dicerie, mentre sono state provati gli effetti tossici e la sua accertata pericolosità. Le notizie su un uso erboristico del teucrio si hanno solo fino a 5, 6 anni fa, per quanto riguarda le foglie di camedrio femmina, usate per preparare un infuso a scopo diuretico e depurativo. L’informazione viene fornita per puro dovere di cronaca e non come suggerimento ad utilizzare queste parti della pianta per ottenere dei benefici. Le autorità, infatti, hanno proibito totalmente l’uso di tutte le specie vegetali e le varietà di questa pianta come rimedio erboristico perché si è scoperto che sono in grado di provocare anche delle epatiti fulminanti, cioè mortali. Addirittura, la pericolosità del Camedrio (Teucrium chamadreis) era già stata dichiarata nel 1996, facendo classificare il teucrio come veleno. In seguito si è accertato che le sostanze pericolose sono presenti in tutte le varietà e specie di teucrio.
La pericolosità del teucrio è determinata dalla presenza, nella pianta, di alcuni componenti, molto tossici, di cui è accertata la dannosità. Si tratta dei diterpeni neoclerodanici, sostanze, la cui pericolosità si è scoperta solo in anni recenti e che in passato erano conosciute per le loro proprietà insetticide. I diterpeni del teucrio sono responsabili di molti casi di epatite acuta, anche di tipo fuminante. Queste sostanze danneggiano il parenchima epatico, cioè le cellule ( epatociti) che compongono il fegato. Queste cellule, in parte, vengono portate alla morte creando uno stato di forte infiammazione del fegato ( epatite acuta). Se la necrosi ( morte) cellulare diviene massiva si può verificare un’epatite fulminante che è una delle patologie più gravi per il fegato, perché ne compromette totalmente la funzionalità provocando anche la morte del paziente in un lasso di tempo brevissimo.
Il teucrio, per i motivi sopraesposti, non deve e non può assolutamente essere commercializzato. Se qualche sito di e-commerce dovesse ancora proporre prodotti erboristici a base di detta sostanza si consiglia di informare le autorità. Il teucrio non va assunto per nessun motivo: né in forma di tisane, nè in forma di decotti, infusi o altri rimedi erboristici. Lo stesso dicasi per bevande alcoliche a base di estratti di questa pianta.
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