Arnica gel

Arnica gel

L'arnica è una pianta che fa parte della grande famiglia delle Composite ed è caratterizzata dal fatto di avere degli stupendi fiori di colore giallo.

Si tratta di una pianta particolarmente importante dal punto di vista terapeutico, dal momento che può vantare numerose proprietà benefiche: ecco spiegato il motivo per cui viene frequentemente impiegata come tintura, olio essenziale, ma anche sotto forma di altri prodotti.

Il genere Arnica, della famiglia delle Asteraceae, comprende una trentina di specie originarie delle regioni temperate del continente americano, dell’Asia e dell’Europa. Cresce per lo più in aree montane e pedemontane, al di sopra dei 600 metri s.l.m.

La specie più ricercata per le sue qualità medicinali è senza dubbio l’arnica montana. Si tratta di un’erbacea vivace dal portamento eretto e dalle radici poco profonde e rizomatose, che si espandono orizzontalmente rispetto al terreno. Le foglie, caduche, sono verde chiaro, basali, di forma ovale e con profonde nervature, aromatiche se sfregate. Lo stelo è dritto e lungo anche fino a 50 cm, ramificato sulla cima. I capolini hanno un diametro di circa 8 cm e sono per lo più solitari. Le brattee sono di color giallo vivo, alle volte quasi arancione. La fioritura avviene tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, anche a seconda dell’altitudine in cui vive.

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Come utilizzarla

arnica gel L'arnica gel è un prodotto terapeutico che deve essere sempre impiegato per uso esterno: ovviamente andrà spalmata delicatamente sulla zona interessata dal disturbo.

Si consiglia di effettuare almeno due o tre applicazioni con l'arnica gel con cadenza giornaliera sulla parte del nostro corpo in cui abbiamo subito il disturbo.

Nel caso in cui si tratti della cura di contusioni ed ematomi, si consiglia in qualsiasi caso di riporre il gel di arnica in frigorifero, per conservarlo nel migliore dei modi e per poterlo applicare sulla pelle già raffreddato, in maniera tale che possa svolgere un'azione migliore e più potente.

E' sempre meglio ricordare che in tutti quei soggetti che risultano eccessivamente sensibili all'Arnica o ad altre piante che fanno parte della famiglia delle Composite, l'indicazione è quella di fare particolare attenzione all'applicazione cutanea, dal momento che potrebbe essere la causa della costituzione di piccole bollicine sulla pelle.

La preparazione dell'arnica in gel consente di avere a disposizione una migliore e più pratica applicabilità sulle zone interessate dalla contusione o dal trauma, in maniera tale da poter giungere il più rapidamente possibile ad una diminuzione sia del dolore che del gonfiore.

Il consiglia è quello di evitare l'applicazione dell'arnica gel su tutte quelle ferite che risultano ancora aperte, dal momento che potrebbe provocare delle irritazioni.

Un'altra piccola indicazione è quella di assumere l'arnica gel attraverso il cavo orale, tranne nel caso in cui sia stato opportunamente diluito all'interno di preparazioni omeopatiche.

In definitiva, possiamo affermare come gli oli essenziali e le creme a base di arnica gel vengono utilizzate per svolgere un uso topico.

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Quando usarla

Abbiamo sottolineato in svariate occasioni come il gel all'arnica rappresenti un prodotto con una concentrazione di principi antinfiammatori e antiedemigeni estremamente più forte rispetto a tanti altri preparati all'arnica.

Ecco spiegato il motivo per cui il gel all'arnica può essere tranquillamente applicato in maniera tale da poter avere beneficio nei confronti di distorsioni, contusioni, ma anche per quanto riguarda tutte quelle tipologie di gonfiore che si formano solo in seguito ad un evento di origine traumatica.

L'arnica gel si può impiegare per uso topico per contrastare efficacemente gli stiramenti, ma anche disturbi come le lussazioni.


Effetti arnica

L'arnica gel permette di svolgere un'attività benefica nei confronti della conservazione dell'equilibrio naturale e dell'integrità di tutti quei tessuti che formano le strutture che, a loro volta, vanno a costituire i muscoli e lo scheletro.

La notevole concentrazione di principi antinfiammatori e antiedemigeni che si trovano all'interno della pianta di arnica favoriscono certamente un'attività benefica come quella garantita dal gel.

Dobbiamo considerare il fatto che, nella maggior parte dei casi, il gel di arnica presenta una forte concentrazione di tali principi attivi (basti pensare che la percentuale di concentrazione si aggira intorno al 15%).

Per via di questa notevole concentrazione di principi attivi all'interno del gel, questo prodotto si rende estremamente adeguato a svolgere un'attività benefica per quanto riguarda la loca, in modo specifico e locale, delle contusioni, così come delle distorsioni o di tutti quei gonfiori che si formano successivamente ad un evento traumatico.

All'interno dell'arnica gel troviamo i sesquiterpenlattioni che contribuiscono a svolgere un'importante attività benefica ed energica, nello specifico analgsica, che permette di ridurre gli edemi e tutti quei dolori che sono stati causati da un trauma infiammatorio.

I medesimi principi attivi di cui abbiamo appena parlato permettono all'arnica gel di garantire lo svolgimento anche di una discreta azione antisettica, mentre i flavonoidi e gli oli eterici consentono al fitocomplesso di ottenere i risultati più efficaci.


Dove comprarla

comprare arnica L'arnica gel si può tranquillamente acquistare in farmacia, in cui potremo anche chiedere qualche consiglio al farmacista su come applicare tale prodotto per una migliore azione benefica.

Ad ogni modo, attualmente, c'è anche la possibilità di trovare l'arnica gel all'interno delle farmacie che appartengono ai supermercati.

In qualche caso, si può trovare qualche prodotto a base di arnica gel all'interno dei negozi di erboristeria.


Prezzi

Nella maggior parte dei casi, il prezzo di questo prodotto terapeutico non è eccessivamente elevato, ma alla portata di tutti.

Infatti, il prezzo medio di una pomata di gel all'arnica si aggira tra gli otto e i quattordici euro.


Pomata all'arnica

Pomata all'arnica La pomata di arnica per i suoi effetti sfiammanti può anche essere utilizzata in ambito sportivo. Negli sport di contatto come il calcio o il rugby, dove è facile prendere botte e contusioni, questa pomata può risultare utile.

L'arnica va applicata nelle zone interessate e dolenti e va spalmata attraverso un massaggio che ne faciliti l'assorbimento. Si tratta di una crema omeopatica e quindi non di un medicinale ma sono molte le persone che la utilizzano e che dicono di trovare sollievo e beneficio con questa pomata.


Pianta protetta!

In molte zone d’Italia e d’Europa è una considerata protetta e va di conseguenza raccolta solo dove permesso e in quantità modeste ( e, soprattutto, senza prelevare il rizoma): per evitare inconvenienti e per non comprometterne la diffusione informiamoci prima presso le autorità competenti. Una buona soluzione per chi volesse averne sempre una scorta è di coltivarla nel nostro giardino, partendo da seme.


Storia

L’arnica, come pianta medicinale, era conosciuta e utilizzata ampiamente nell’antichità e vi sono molti riscontri in letteratura. La descrizione delle sue virtù terapeutiche si trova già in antichi trattati di medicina scritti dai Greci. In particolare segnaliamo Pedanio Discoride, noto medico e botanico ellenico vissuto nel primo secolo d.C., che la descrive con l’attributo di “salutare”. Era però adoperata sicuramente già nella preistoria, in particolare dalle popolazioni che vivevano nelle aree montane e potevano per questa ragione procurarsela con grande facilità.

Era comune ricavarne unguenti o preparazioni per alleviare il dolore derivante da traumi di vario genere.


Periodo di raccolta e conservazione

raccolta arnica I fiori e le radici vanno raccolti dalla primavera all’estate, prima che comincino ad appassire.

Le parti aeree possono essere appese e fatte asciugare velocemente al sole e al vento. I rizomi invece necessitano di più tempo e andranno esposti in un’area calda e asciutta fino a quando risultino completamente disidratati.

Entrambi andranno poi tenuti in vasi a chiusura ermetica, al riparo dall’umidità e dalla luce.


Principi attivi

Studi scientifici approfonditi hanno dimostrato la presenza di buone quantità di vari principi attivi. I più significativi sono flavonoidi polisaccaridi, carotenoidi, timolo, acido laurico e palmitico, triterpeni.


Dosaggi e preparazioni

Come già accennato l’utilizzo dell’arnica è quasi esclusivamente esterno in quanto, ingerita risulta essere estremamente tossica per il sistema nervoso, respiratorio e cardiaco. Bisogna inoltre evitare assolutamente di porla su ferite aperte o su aree cutanee irritate, perché, oltre che aggravare ulteriormente la situazione, i principi attivi potrebbero penetrare arrivando al sistema circolatorio.

Viene utilizzata per uso interno solamente in preparazioni di tipo omeopatico o in colluttori, ma a diluizioni estreme che garantiscono l’assoluta assenza di tossicità residua.

Ecco come utilizzarla per contrastare reumatismi, piccole punture di insetti, dermatosi, flebiti leggere, traumi ed ematomi.

Infuso: porre due o tre grammi di fiori secchi in infusione in 100 ml di acqua in ebollizione. Lasciamo sobbollire delicatamente per circa 15 minuti, dopo di che aspettiamo che il composto divenga tiepido. Potremo imbibirvi un panno e applicarlo sulla lesione per 10 minuti, anche più volte durante la stessa giornata.

Tintura: procuriamoci 100 grammi di fiori di arnica secchi e sminuzziamoli il più possibile, anche con l’aiuto di un frullatore domestico. Poniamoli in un litro di alcool almeno a 50°. In sostituzione possiamo impiegare anche acqua di vite o vodka non aromatizzata. Lasciamo macerare al sole per almeno 24 ore, poi filtriamo con una pezzuola di lino. Si conserva a lungo, specialmente se la inseriamo in un contenitore di vetro scuro, chiuso ermeticamente.

Anche in questo caso si possono trarre benefici ai traumi locali inzuppando del cotone o della stoffa e tenendole da 10 minuti a mezz’ora nell’area colpita e ripetendo più volte al giorno. Controlliamo però sempre che non sorgano irritazioni cutanee.

Unguento si può ottenere un prodotto da spalmare nell’area traumatizzata mescolando il 25% della tintura (ottenuta come indicato sopra) e il 75% di olio vegetale. E’ ottimo l’olio di oliva, ma vanno bene anche oli cosmetici puri (e non profumati) come quello di mandorla dolce. Andrà applicato più volte al giorno

Tintura leggera si ottiene diluendo in acqua, al 10%, la tintura alcolica. Ottimo, in questo caso, l’abbinamento anche con la tintura di camomilla. Può essere utilizzata per gargarismi o risciacqui orali in caso di dolori o bruciori. E’ importante però evitare di inghiottire la soluzione.



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