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Sul mercato sono disponibili diversi modelli di sensori crepuscolari esterni, che si distinguono tra loro non solo per forme e dimensioni, ma anche secondo la potenza energetica. Rispetto a quest'ultima, in particolare, quelli più comuni hanno un voltaggio rispettivamente di 220 e 12 volt. La differenza di potenza spiega ovviamente anche la diversa destinazione dei due tipi di sistemi. Infatti, se i primi, alimentati a corrente, sono ideali per illuminare anche giardini di discrete dimensioni, i secondi, che funzionano a batteria, data la loro scarsa luminosità sono studiati invece per aree più ristrette. Di entrambi, comunque, esiste anche la versione programmabile, più costosa ma che permette all'utilizzatore finale di settare l'ora di spegnimento e dunque di aumentare ulteriormente il risparmio energetico.
Il sensore crepuscolare ricaricabile rappresenta la tipologia più eco-friendly, dato che si ricarica semplicemente sfruttando l'energia solare immagazzinata durante le ore diurne, tramite un piccolo pannello fotovoltaico integrato. Dunque, si tratta di un meccanismo ad impatto zero, ma che nonostante ciò si rivela efficace a livello di prestazioni. I sensori crepuscolari ricaricabili sono incorporati su lampade a led, solitamente di basso consumo e che spesso arredano aree esterne nelle quali non arriva la corrente elettrica. Ma la soluzione del sensore crepuscolare ricaricabile non presenta solo vantaggi funzionali, economici ed ecologici. Infatti, sono molti i giardini che ospitano design particolari, creati attraverso sapienti posizionamenti delle lampade, o ancora giochi di luce, per i quali dobbiamo semplicemente ringraziare l'energia solare.
I sensori crepuscolari, come accennato, presentano svariati vantaggi, a cominciare da quello economico, dato che l'efficienza del meccanismo di funzionamento consente di evitare ogni spreco. Il risparmio economico, poi, va naturalmente di pari passo con quello energetico e dunque si può affermare che i sensori crepuscolari sono un'ottima soluzione per tutti coloro che desiderano ridurre l'impatto ambientale. Anche la comodità è infine un plus dei sensori crepuscolari: la loro capacità di regolare in modo del tutto automatico l'illuminazione, fa sì che non ci si debba più preoccupare di nulla, se non di controllare ogni tanto lo stato dei dispositivi. Passando invece agli svantaggi, i sensori crepuscolari non sembrano averne, anche se talvolta può accadere che si verifichino accensioni indesiderate, ad esempio nei giorni in cui le nuvole sono talmente fitte da ostacolare il filtraggio dei raggi solari.
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