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La Califfa, anche considerando la particolare origine di questo genere, ha bisogno di un ambiente con caratteristiche molto precise, ovvero: un’umidità ambientale notevole, una esposizione piena ma non diretta ai raggi solari, alta temperatura. L’umidità ambientale è uno degli aspetti più importanti, perchè direttamente collegato al clima tropicale d’origine. Bisogna incrementarla evitando luoghi secchi, spruzzando la chioma con un vaporizzatore, ponendo delle sorgenti umide come acqua nei dintorni, se non si rispetta questo mandato vedremo che la nostra Califfa perderà rapidamente le foglie. Inoltre i colori che contraddistinguono questa pianta impongono che ci sia tanta luce, da cui prendere le sostanze atte a mantenere questi cromatismi; però bisogna stare attenti che non sia mai sole diretto perché altrimenti la pianta tende a stendersi (perde il portamento) ed a non fiorire. Essendo poi una pianta tropicale, la temperatura è importantissima perché il freddo non è assolutamente nelle sue corde ed infatti anche d’inverno la temperatura non deve scendere mai sotto i 10 – 15 gradi centigradi, da ciò si può capire che d’inverno è necessario che la Califfa sia riposta all’interno di una casa.
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La Califfa ha varie necessita ambientali di cui abbiamo già discusso, e ciò deve guidare il nostro comportamento nella scelta del luogo dove tenerla. In inverno vi consigliamo nei pressi di una finestra, in modo che resti protetta dal freddo ma che abbia comunque la sua dose di luce abbondante. D’estate invece può essere tranquillamente portata all’esterno, purchè riparata in ogni caso dal sole diretto. La califfa è una pianta con una crescita molto rapida e con una grande abbondanza di foglie e fiori, quindi ha bisogno di tante sostanze nutritive, ciò si fa con un buon terreno ma anche con corretti rinvasi, da effettuare annualmente in vasi leggermente più grandi dei precedenti e nel periodo tra febbraio ed aprile. Quando la pianta è già matura ed il rinvaso diventa impegnativo per dimensioni di vaso e pianta stessa, basta ma è necessario rimuovere i primi 5 centimetri dello strato superficiale di terreno e rinnovarlo con altro fresco.
La Califfa ama un terreno areoso e leggermente acido, perciò vi consigliamo di comporre il substrato come un insieme di terra di fogli di faggio e torba, in parti pressochè uguali; ciò garantirà anche l’acidità del terreno, che deve essere intorno al 6 come valore di pH e che può essere corretto con appositi prodotti in vendita presso vivai e fiorai.
La califfa va annaffiata con costanza e regolarità per tutto l’anno, senza eccessive differenze tra inverno ed estate; la cosa importante è che il terreno non arrivi mai ad essere secco, ma nemmeno inzuppato d’acqua perché la pianta ne soffrirebbe. D’estate è buona norma nebulizzare quotidianamente la chioma e pulire le foglie con un batuffolo bagnato per ottenere il massimo della brillantezza dalla pianta.
Il rapido sviluppo della Califfa richiede tante sostanze nutritive, per cui nel periodo da marzo a settembre va versato ogni 15 giorni insieme all’annaffiatura un concime liquido generico ed equilibrato (nelle dosi leggermente ridotte rispetto a quanto riportato in confezione) per fornire tutte le sostanze indistintamente.
La Califfa va potata delle infiorescenze appena sbiadiscono (per farne crescere di nuove) e delle foglie e dei rami eccessivamente sviluppati alla fine dell’estate.
La generosissima califfa fiorisce ininterrottamente marzo ad ottobre, ma solo dopo il primo anno di età.
La moltiplicazione della Califfa avviene per talee, che si devono prendere da rami ben sviluppati e di una pianta sana di almeno 3 anni d’età; tagliando una porzione (possibilmente con foglie e magari qualche gemma) di più di 12 centimetri e ponendola in un luogo protetto in terreno acido ed areoso, essa rapidamente farà nuove radici e si svilupperà.
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