Aspidistra

Aspidistra: caratteristiche generali

L’Aspidistra è originaria della Cina e appartiene alla famiglia delle Liliaceae. La sua caratteristica principale è dovuta al fatto che questa pianta si sviluppa in luoghi difficili per altre specie di vegetali: zone con scarsa umidità o povere di luce. Questa caratteristica però, non porta al conseguente maltrattamento di questo esemplare, basta conferirgli le cure basilari e agire quando la pianta lo necessita. L’Aspidistra è composta da fiori rosso spento che si formano alla base della pianta, solo durante la stagione estiva, e non crescono dei vegetali messi a dimora all’interno delle abitazioni. A essi fa seguito un frutto simile a una bacca di colore nero e contenente innumerevoli semi. Le foglie sono verdi, lanceolate, ovali, attaccate a dei lunghi piccioli e possono raggiungere dimensioni di circa 70 centimetri d’altezza.
Aspidistra in vaso.

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Aspidistra: coltivazione

Dettaglio fogliame. L’Aspidistra, nonostante sia una pianta rustica in grado di sopportare temperature e messe a dimora quasi estreme, preferisce una temperatura che si aggira intorno ai 10 °C ( 5°C solo per pochi periodi). Se la si coltiva all’interno dell’abitazione, occorre posizionarla nelle scale, nel portico o in veranda, in modo particolare durante la stagione invernale. Predilige luoghi semiombreggiati e odia la piena luce; nel caso in cui si trova in totale ombra, si sviluppa con maggior lentezza. Gli esemplari appartenenti a questa categoria non devono essere esposti alle correnti d’aria e al fumo. Per quanto riguarda la cura del fogliame, è conveniente pulirlo con un panno umido, senza usare dei lucidanti. Per quanto riguarda l’annaffiatura: durante le stagioni primaverili ed estive, occorre annaffiare abbondantemente le aspidistre e nebulizzare il fogliame, mentre durante quelle autunnali e invernali, occorre annaffiare le piante solo quando il terriccio risulta completamente asciutto.

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Aspidistra: rinvaso e concimazione

Dettaglio base dell’Aspidistra. Per quanto riguarda il rinvaso dell’Aspidistra, esso deve essere praticato ogni 2/ 3 anni circa quando le radici iniziano a fuoriuscire dal vaso giacché lo spazio per il loro sviluppo si è esaurito. Occorre utilizzare un terriccio misto composto di foglie di faggio, torba e sabbia, in modo tale da drenare l’acqua delle annaffiature. Per avere una pianta sempre in salute e rigogliosa, occorre utilizzare un concime a base di azoto da somministrare durante la stagione primaverile ed estiva, in modo tale da permettere una rigogliosa crescita del nuovo fogliame e delle infiorescenze. Oltre alla presenza di azoto, il concime deve contenere alcuni macroelementi indispensabili per l’Aspidistra, tra i quali; potassio, fosforo, magnesio, ferro, rame, zinco, molibdeno, boro e manganese. Riguardo al dosaggio da somministrare, basta diminuire leggermente le dosi riportate sul retro della confezione del prodotto acquistato presso il vivaio o qualsiasi negozio che si occupa di giardinaggio.


Aspidistra: malattie e concimazione

Aspidistra coltivata in piena terra. L’Aspidistra può avere dei problemi di salute dovuti a forti esposizioni alla luce solare, a un calo di sostanze nutritive e ad attacchi ad opera di parassiti infestanti. Se il fogliame presenta delle bruciature, significa che è stata messa a dimora in luoghi soggetti alla luce solare diretta; in questo caso basta spostarla in un ambiente più fresco, umido e protetto dai raggi solari. La presenza di spaccature è dovuta a una mancanza di azoto; in questo caso basta somministrare del concime a base di questo elemento, seguendo le giuste dosi e secondo periodi stagionali prestabiliti. La presenza di macchie brune denota la presenza di cocciniglia. La cura consiste nell’eliminazione manuale del parassita, usando un batuffolo di cotone imbevuto in acqua e alcool. La presenza del ragnetto rosso porta alla formazione di ragnatele e a un accartocciamento del fogliame. In questo caso occorre nebulizzare le foglie e lavarle con acqua e sapone. Infine, si può osservare la presenza di un altro parassita molto infestante: gli afidi. La loro presenza è molto evidente e possono essere debellati con degli antiparassitari adatti per l’eliminazione di questa specie.



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