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Questa rampicante predilige tutti quei luoghi che siano in una posizione particolarmente luminosa, in maniera tale che almeno per alcune ore possono ricevere i raggi diretti del sole.
Nel caso in cui vengano poste all'interno di luoghi che si trovano in una posizione direttamente battuta dal sole, hanno la necessità di ricevere anche alcune ore di ombra, sopratutto nel corso delle giornate più calde della stagione estiva.In particolar modo sono le piante più giovani che necessitano di un riparo maggiore contro le basse temperature: ecco spiegato il motivo per cui la Piombaggine, sopratutto nei primi anni di vita, deve essere coltivata in una zona che sia riparata nel periodo invernale e in cui spiri poco vento.In alternativa, si può anche decidere di coltivarla in casa oppure in una serra fredda.Spesso, quando la Piombaggine viene coltivata in un'area eccessivamente esposta all'ombra, può conseguentemente produrre un numero estremamente inferiore di fiori durante la stagione estiva, mentre sono proprio i raggi del sole a permette una fioritura più abbondante.Questa specie di rampicanti richiedono una buona quantità d'acqua. In particolar modo, si rende necessario effettuare delle annaffiature costanti e regolari, sopratutto nel corso dei mesi più caldi, come luglio e agosto.
Durante l'estate, quindi, sarà necessario incrementare le annaffiature, fino ad irrigare la Piombaggine ogni giorno (o, in ogni caso, ogniqualvolta il terreno risulti asciutto): si consiglia di effettuare tale operazione nelle ore meno calde.Dal mese di marzo fino all'inizio della stagione autunnale, si può sfruttare del concime per piante fiorite, dopo averlo mischiato con l'acqua che viene utilizzata per le irrigazioni: l'applicazione di tale composto dovrà avvenire con cadenza settimanale.Si tratta di rampicanti che prediligono tutti quei substrati particolarmente sciolti e sabbiosi, con un ottimo livello di drenaggio, in maniera tale da non permettere la formazione di ristagni idrici, oltre ad un discreto livello di acidità.
Nel corso della stagione primaverile o anche durante quella estiva, c'è la possibilità di effettuare la moltiplicazione per talea.
In particolar modo, per quanto riguarda la Piombaggine, si possono esercitare delle talee semilegnose: in questo modo, dovranno essere fatte radicare all'interno di un mix di torba e sabbia (inserite in uguali quantità).Ovviamente, le piantine che si otterranno si dovranno porre a dimora nel corso della successiva stagione primaverile.E' particolarmente importante, nel caso in cui si abbia intenzione di coltivare questa specie rampicante, fare molta attenzione ai pericoli che potrebbero derivare dall'attacco di malattie e parassiti.
In special modo, sono gli afidi a colpire con maggiore frequenza la plumbago, andando ad attaccare sopratutto le foglie.Un altro pericolo particolarmente importante per tale rampicante è rappresentato dalla cocciniglia.Una delle principali varietà di Piompaggine è la Plumbago auriculata, che viene comunemente chiamata con il termine di gelsomino azzurro ed è una piante rampicante dalle dimensioni particolarmente ridotte, con la peculiarità di avere una fase di fioritura davvero molto lunga: infatti, la produzione dei fiori è compresa tra la parte iniziale della stagione primaverile e la parte finale della stagione autunnale.
I plumbago non presentano una grande resistenza nei confronti del freddo, sopratutto non sopportano le gelate intense, specie se sono continue: ecco spiegato il motivo per cui la loro coltivazione avviene solo nel centro e nel sud Italia.
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