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La coltivazione del plumbago capensis non presenta particolari difficoltà: questa pianta ama le posizioni luminose, ma non la luce solare diretta; teme molto il freddo e non sopporta gelate e temperature inferiori ai 10°C, soprattutto se si tratta di una pianta giovane. Il plumbago capensis non ha particolari esigenze in fatto di terreno, purché sia ben drenato, in quanto non tollera i ristagni idrici: a questo scopo, nella coltivazione in vaso sarà bene posizionare, sul fondo del contenitore, pezzi di coccio o ghiaia. Dalla primavera all'estate, il plumbago capensis richiede innaffiature abbondanti, ma si dovrà sempre aspettare che la superficie del terreno sia asciutta prima di procedere con la successiva irrigazione; inoltre, sarà bene vaporizzare la pianta, tranne che nel periodo della fioritura.
Semina: in primavera, spargere i semi del plumbago capensis sul terriccio, che andrà quindi irrigato, coperto con una plastica trasparente e sistemato all'ombra, a circa 24°C; ogni giorno, sollevare la plastica per evitare la condensa. Quando spunteranno i germogli, eliminare la plastica e sistemare il semenzaio in posizione luminosa e arieggiata. Non appena le piantine diventeranno sufficientemente grandi, trasferirle in vaso e trattarle come piante adulte.Talea: tra maggio e agosto, prelevare talee di 10 cm e piantarle in terriccio fertile e sabbia. Inumidire il terriccio e coprirlo con una plastica trasparente, posizionandolo all'ombra, a circa 20°C.; ogni giorno, rimuovere la plastica per eliminare la condensa. Alla nascita dei nuovi germogli rinvasare le piantine.
Nel plumbago capensis l'avvizzimento e/o la perdita delle foglie è indice di innaffiature troppo abbondanti o scarse: correggere la frequenza delle irrigazioni. In caso poi di gelate improvvise, la parte aerea della pianta potrebbe seccarsi, ma ciò non significa che il plumbago capensis sia morto: eliminare le parti danneggiate e proteggere la pianta con paglia, torba o tessuto-non-tessuto. Se è ancora viva, a primavera rifiorirà.Inoltre, il plumbago capensis soffre di marciume radicale, per cui controllare sempre che non si formino ristagni idrici.Parassiti: il plumbago capensis è soggetto all'attacco di afidi (piccoli insetti biancastri che si muovono) e cocciniglie (escrescenze marroni o biancastre sulle foglie). In ambedue i casi, trattare la pianta con gli appositi prodotti.
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