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Il pelargonium predilige un terreno argilloso. Ogni anno in primavera, le piante sono rinvasate in contenitori più grandi e il terriccio concimato. Le radici se lunghe vengono accorciate e il pane di terra eliminato. La pianta nella fase vegetativa va bagnata con moderazione e nutrita con un fertilizzante liquido. In inverno le annaffiature devono essere diradate. Nonostante sia una pianta che sopporta bene il caldo estivo, non si può dire lo stesso per quanto riguarda il clima invernale, dove la temperatura ambiente deve essere almeno di 10°. Dopo la fioritura, i fiori avvizziti vanno eliminati e i fusti ridotti di circa la metà. Dopo un mese di riposo la pianta si rinvasa e riprende il suo ciclo vegetativo.
Il pelargonium è spesso preda di parassiti e malattie. Se le foglie sono sbiadite e ingiallite, la causa è la mancata esposizione allla luce: la pianta va spostata in un luogo più luminoso. Se il fusto diventa nero, è necessario diminuire le annaffiature. La presenza di macchie brune sulla parte sottostante delle foglie, significa che la pianta è stata attaccata dalla cocciniglia. L’insetto va rimosso con un batuffolo imbevuto di alcool, lavando la pianta con acqua e sapone e poi risciacquandola adeguatamente, o con l’uso di specifici antiparassitari. La presenza del ragnetto rosso si nota perché la superficie delle foglie appare macchiata di giallo e marrone. In questo caso, le foglie vanno nebulizzate, poiché il parassita prolifera in mancanza di umidità. Gli afidi si combattono con antiparassitari.
Il pelargonium solitamente non si pota. Però per mantenere vigorosa la pianta, si tolgono le foglie disseccate e i fiori secchi. Per stimolare la ramificazione, gli apici delle piante più giovani devono essere eliminati, così che il fogliame possa infoltirsi nella parte inferiore. I gerani si moltiplicano per talea. Alla fine dell’estate, le talee vanno prelevate dai germogli più robusti con tagli netti, quindi interrate in una composta di sabbia e di torba e collocate in penombra ad una temperatura di 16-18 gradi. Per permettere la radicazione, il terreno viene mantenuto umido, coprendo il vaso con della plastica trasparente. Ogni giorno va scoperto per controllarne il grado di umidità. Quando compaiono le prime radici, è giunto il momento di trapiantare la pianticella.
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