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La fucsia è una pianta che predilige una posizione luminosa ma non può stare sotto i raggi diretti del sole per un periodo troppo lungo. Per questo è meglio preferire zone più ombreggiate. La maggior parte delle varietà non resiste al freddo, per questo si coltivano solo durante la stagione calda e in inverno devono essere riposte in serra. Esistono poi specie rustiche, come la magellanica, che vengono usate come arbusti e che non temono il freddo. La fucsia va annaffiata con regolarità da marzo a ottobre, bisogna sempre evitare di lasciare il terreno asciutto troppo a lungo. In inverno le piante in serra vanno annaffiate normalmente, mentre quelle lasciate all’aperto no perché non temono la siccità. Nel periodo di riposo bisogna concimare il terreno con concime per piante da fiore ogni due settimane. La fucsia preferisce terreni soffici, organici e ben drenati; si moltiplica per seme ma si può anche riprodurre con una talea in estate, tagliando i fusti senza fiori. Il terreno umido dà spesso origine a malattie fungine del fogliame; la fucsia poi è spesso preda di insetti come gli afidi: per questo bisogna controllarla e agire con un insetticida specifico.
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La prima descrizione della pianta di fucsia venne fatta alla fine del 1600 a Santo Domingo, nel periodo in cui i colonizzatori europei stavano esplorando e studiando la vegetazione del centro America. Il nome Fuchsia le venne dato in onore del botanico tedesco Leonhard Fuchs, il quale però non le scoprì; fu infatti il missionario e botanico Charles Plumier a scoprirla nel 1696 e fu lui a darle questo nome in memoria del suo collega, per il quale nutriva una grande ammirazione. Dal nome di questa pianta deriva anche il nome del colore fuxia, usato per indicare il colore rosa-violetto intenso dei suoi fiori. Proprio per la bellezza e la particolarità dei fiori, la fucsia si diffuse rapidamente in Inghilterra alla fine del XIX secolo: gli inglesi la adoravano, per questo i botanici iniziarono subito a cercare altre specie e provarono anche a crearne di nuove con fiori dai colori sgargianti. Da allora le fucsia sono usate come piante ornamentali: ancora oggi in Inghilterra sono tra le piante preferite per i davanzali ma anche per creare cespugli in giardino. Oggi è molto amata e coltivata anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti.
I fiori della fucsia sono molto particolari ed esotici: sbocciano, di solito, in tarda primavera e resistono fino all’autunno. Sono di forma pendula, composti da quattro sepali allungati e spesso uniti a formare una corolla tubolare. Normalmente i petali sono solo quattro, ma in moltissime varietà ibride sono anche il doppio. Questi particolari fiori vengono chiamati orecchini o ballerine per la loro forma pendula; le specie originarie avevano un colore rosa molto acceso che poi è diventato, appunto, il colore fuxia. Ma oggi esistono tantissime altre specie di colore vario, dal bianco all’arancio, fino al lilla con sfumature blu e al rosso-violaceo. Dai fiori pendono delle bacche allungate e carnose che contengono i semi. La moltiplicazione per seme di solito avviene in estate o a fine primavera e la nuova pianta non sempre ha le stesse caratteristiche della pianta madre.
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