Amarillis

Generalità

L'Amarillo, noto anche come Amayllis oppure come Hippeastrum, è una pianta bulbosa originaria dell'Africa Meridionale, la quale pertanto ama ambienti caldi ed asciutti, e si presenta come un bulbo ideale per essere coltivato in appartamento. L'Amarillo, pur non producendo fiori profumati, ne fa di colori molto vari che vanno dal rosa all'arancione e che possono essere anche bicolore. La pianta può essere alta tra i 40 ed i 60 cm e produce delle foglie di un bel colore verde molto intenso.

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Coltivazione amaryllis

Questa pianta ama luoghi molto luminosi, ma che siano dopotutto al riparo dalla luce diretta del sole. Sopratutto in estate infatti sia le foglie che i fiori possono essere danneggiati in modo molto grave dalla luce solare diretta, ed è dunque una buona idea mettere le piantine al riparo da quest'ultima. L'Amarillo è molto indicato per essere coltivato in appartamento, questo perché la pianta teme moltissimo il freddo e durante i mesi meno freddi è comunque debilitata dall'umidità, e dunque non è indicatissimo per il vostro giardino. La temperatura ideale, per fare un esempio, in cui maggiormente è a suo agio l'Amarillo, è di 21°.

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    Terreno

    Amaryllis vaso Il terreno preferito dall'amarillo è quello perfettamente drenato e ricco di humus nel quale affondare le radici. Una buona idea, coltivando la pianta in vaso, è quella di creare sul fondo uno strato di argilla o di sabbia molto sottile per dare maggiore forza drenante senza però disperdere immediatamente tutta l'acqua durante l'irrigazione.


    Messa a dimora e rinvaso

    Il bulbo va messo a dimora in primavera, ed è molto importante metterlo alla giusta profondità. Il vostro amarillo infatti deve essere piantato ad una profondità di 20 cm e cercate di dare anche spazio tra un bulbo e l'altro, piantandoli ad almeno 25 o 30 cm di distanza tra loro, per dargli maggiore possibilità di radicare. Il rinvaso non è particolarmente consigliato, ma se volete potete provvedere ogni tre o quattro anni sempre nel periodo primaverile.


    Annaffiatura

    amarillis Abbiamo già detto che l'Amarillo non va d'accordo con i terreni umidi, e sopratutto che ama gli ambienti asciutti, va dunque da se che la pianta non necessita di particolari innaffiature, se non nel periodo più caldo, quando inumidire (senza però creare eccessivi e dannosi ristagni di acqua) il terreno ogni giorno, non è affatto una cattiva idea.


    Concimazione

    La fioritura va “aiutata” con un concime specifico per bulbi durante il periodo più caldo, quando arriva l'autunno infatti, oltre a limitare l'irrigazione ad inumidire il terreno per non renderlo eccessivamente secco, si sospenderà anche la concimazione. Un consiglio piuttosto efficace è quello di girare la pianta nel lato più assolato e pieno di luce cercando di esporre ogni lato; l'Amarillo è un vero amante della luce e tenderà a piegarsi verso le zone più luminose, ma questo fenomeno si può aggirare mediante l'espediente che vi abbiamo suggerito, ovviamente non sarà necessario passare le vostre giornate a girare il vaso, sarà sufficiente girarle di tanto in tanto al momento dell'irrigazione.


    Riproduzione

    La riproduzione avviene mediante bulbilli, questi andranno tagliati e messi in un terreno che sia ricco di sabbia e humus, la sabbia servirà come piccolo espediente per spostare poi più facilmente la pianta in un terreno più adatto non appena sarà cresciuta a sufficienza (ossia quando vedrete il primo piccolo stelo). Una cosa da tenere a mente è che i bulbilli più grandi impiegheranno non meno di un anno per germogliare, mentre quelli più piccoli potrebbero metterci anche due o tre anni.


    Potatura

    pianta di amarillis La potatura va limitata solamente a togliere le foglie secche e i fiori appassiti al momento della fioritura. Quando arriva l'inverno invece lasciate che le foglie si secchino tutte completamente, dopodiché tagliatele e mettete le piante in un luogo asciutto e non freddo, badate che se la temperatura si avvicina troppo allo zero è bene coprire la pianta.


    Fioritura

    L'Amarillo fiorisce in estate, producendo una gran quantità di fiori grandi a forma di ombrello, i petali potranno essere rossi, arancioni, rosa e bicolori. Particolare la grandezza del fiore, che può arrivare ad avere anche 15 cm di diametro.


    Malattie e Parassiti

    L'Amarillo è particolarmente soggetto ad attacchi da parte dello Stagonospora Curtisii, fungo che si presenta con macchie rosse in diverse parti della pianta. Se notate questi punti rossi è bene trattare con antiparassitari specifici, mentre come prevenzione vi consigliamo di disinfettare i bulbi con della formalina prima di interrarli. Anche alcuni acari come il ragnetto rosso sono soliti attaccare la pianta, se notate dunque foglie ingiallite e ragnatele trattate con insetticidi specifici.


    Consigli per l'acquisto

    Questa pianta è facile da coltivare, pertanto è davvero consigliato comprare dei bulbi e piantarli, se tuttavia desiderate comprare delle piantine già in via di fioritura cercate di scegliere quelle che presentano il terreno migliore, che sia cioè né troppo umido né troppo secco. Ricordate, l'Amarillo ama i luoghi asciutti e teme l'umidità, ma ha comunque bisogno di acqua.


    Curiosità

    L'Amarillo venne classificato per la prima volta dal grande botanico svedese Linneo. L'origine del nome scientifico è sconosciuta, la parola Hippeastrum infatti significa “Stella del Cavaliere” ma tuttavia non si sa che cosa abbia originato tale nome.


    Usi dell'amarillis

    amarillis L’amarillis è una pianta bulbosa originaria del Sudafrica. Presenta in particolar maniera tonalità accese di rosso e bianco. Oggi la pianta viene utilizzata come pianta ornamentale per arredare case, giardini, balconi e viene coltivata e apprezzata per i suoi colori vivaci e forti. In passato invece, tra le antiche popolazioni indigene africane, la pianta era molto conosciuta per altri scopi. Ai tempi costituiva per le popolazioni autoctone, un elemento utile a realizzare un arma di difesa. Infatti, la mistura di particolari piante, tra cui appunto il succo del bulbo dell’amarillis, veniva utilizzata per avvelenare le punte delle frecce che servivano per la difesa del proprio territorio dai nemici. I sintomi di chi veniva colpito da queste frecce erano dolori allo stomaco, vomito, diarrea e addirittura convulsioni e tremori.


    Amarillis: Quando trapiantare i bulbi di amarillis

    Come già accennato, i bulbi di amarillis sono dei bulbi che fioriscono dalla fine dell'estate all'autunno e che emettono nuove foglie durante l'autunno. Nel periodo che va dall'inverno alla primavera inoltrata queste bulbose perdono invece progressivamente le foglie sino a che rimane solo il bulbo. La defoliazione completa arriva in estate e di conseguenza questo è il periodo ideale per chi vuole trapiantare i bulbi di amarillis da un posto e metterli da qualche altra parte.

    Una piccola premessa prima di fare queste operazioni di trapianto va fatta, e si deve sapere che i bulbi di amarillis non reagiscono in maniera splendida al trapianto. Dopo interventi simili i bulbi soffrono sempre un po' e nell'anno in cui spostiamo i bulbi solitamente è difficile riuscire ad ottenere fioriture belle e gratificanti.



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