Roverella - Quercus

La Roverella

La roverella, nome comune per quercus pubescens, è una delle querce maggiormente diffuse nel nostro paese. Appartiene come gli altri alberi di questo tipo alla famiglia delle Fagaceae ed è tanto comune entro i nostri confini che in molte regioni è chiamata in italiano o nel dialetto locale semplicemente “quercia”. La sua diffusione si ha infatti da nord a sud, con una concentrazione nelle aree vicine al Mediterraneo, ma numerosi esemplari si trovano anche in spazi di collina o montagna, fino a un'altezza che di rado supera i mille metri di altitudine. Più raro invece trovare quest'albero in ambienti troppo in entroterra. La roverella si presenta come albero a foglia caduca, distinguendosi pertanto dall'altra tipologia di querce che è dotata di foglie persistenti. Tuttavia è possibile trovare esemplari che tengono la foglia anche nella stagione invernale quando questa tende ad un colore marrone. Come accade per tanti altri tipi di querce, anche la roverella vanta l'estrema longevita come una delle sue caratteristiche particolari: non è difficile, infatti, imbattersi in esemplari che hanno superato i 500 anni e in Italia, in Basilicata, sono stati classificati alberi del suo genere che si avvicinano addirittura ai mille anni di età. La roverella ha un aspetto maestoso, è alta e vigorosa, con una chioma ampia e una corteccia di colore grigio, più liscia nei primi anni di vita e maggiormente munita di fessure longitudinali nel corso degli anni. Il suo legno è piuttosto duro e resistente, non tra i migliori per la lavorazione nell'ampio panorama delle querce. In particolare il suo utilizzo è riservato alla produzione di combustibile. Per quanto riguarda il suo valore ornamentale la roverella è amata in particolare per il suo fogliame dal bel verde lucido e per lo spettacolo offerto dagli intricati rami che si intrecciano dando vita a graziosi arabeschi. Per questo è particolarmente apprezzata una roverella cresciuta, maestosa, in esemplare isolato o affiancata da pochi altri alberi, in modo che possa risaltare nella sua poderosa struttura. La crescita di quest'albero è comunque abbastanza lenta e, in pieno sviluppo, può arrivare ad altezze che superano agevolmente i 20 metri, slanciandosi grazie ad un tronco eretto e comunque agile nella propria sinuosità.
quercus dentata habit

Ostrya carpinifolia (Carpino Nero) [H. 100-150 cm.]

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Foglie, fiori, frutti

Le foglie della roverella si presentano alterne, munite di lobi dalla forma arrotondata e arrivano ad una lunghezza di 7-8 centimetri circa. L'albero si distingue dalle altre querce perché durante la stagione invernale tiene spesso le foglie seccate attaccate ai propri rami.

La fioritura avviene tra il mese di aprile e quello di maggio. Maschi e femmine si trovano sul medesimo albero: i primi presentano una tonalità gialla e superano di rado i 5 centimetri di lunghezza, i secondi hanno colore tendente al verde e sono o riuniti in piccolo numero o solitari. I frutti della roverella sono le tipiche ghiande della quercia, con una forma allungata e ovoidale, circondata per metà dalla tipica cupola di squame. I frutti della roverella hanno un sapore dolce e, se è ben diffuso il loro utilizzo per nutrire i maiali, in passato, in momenti di carenza di cibo, queste ghiande sono state spesso usate per ottenere la farina e da queste un particolare tipo di pane. In questo modo si possono inoltre produrre inoltre dolci e anche una bevanda particolare che si avvicina al caffè.

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    Moltiplicazione

    Avviene per seme: interrare i semi della ghianda in vasi all'aperto, premurandosi di mantenerli in condizioni umide e non asciutte a non più di due mesi dalla loro raccolta, dal momento che i semi della roverella, come accade per le altre querce, hanno breve vita.

    Si opera in seguito con il trapianto della pianticella da effettuare all'aperto. Dopo tre anni circa si conclude con la definitiva messa a dimora.


    Terreno

    La roverella predilige terreni profondi, ben drenati e che possano godere di una buona fertilità e umidità della condizione atmosferica.


    Utilizzo

    La roverella ha un buon valore ornamentale, per la sua imponenza e la bellezza del fogliame, dei fiori e dei rami che disegnano intrecci di pregevole effetto estetico. E' importante, inoltre, il suo apporto nel fornire riparo dal vento e luoghi rinfrescati dalla ombra che crea con la sua ampia chioma. E' pertanto un ottimo albero per parchi e giardini, ma anche nella creazione di viali alberati. Il suo legno, si è detto, non si lavora facilmente ed è in prevalenza utilizzato come materiale combustibile. Più raramente viene usato anche nel lavoro destinato a costruzioni navali.


    Parassiti

    La roverella teme in particolare la cosiddetta “processionaria della quercia” che apporta danni soprattutto alle sue foglie, provocandone secchezza e conseguente caduta. Oppure l'oidio delle querce, che attacca anch'esso le foglie e pure i germogli, producendo dannose macchie bianche.


    Curiosità

    Se attualmente il legno della roverella è utilizzato in particolare come combustibile, in passato era imponente il suo uso finalizzato alla costruzione di traversine ferroviarie. Per questo motivo, lo sviluppo delle vie ferroviarie nel nostro paese - specie all'inizio di due secoli fa - condusse a un ripetuto abbattimento di questo tipo di alberi e quindi a una significativa riduzione degli esemplari di roverella.




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