La Paulownia tomentosa può essere coltivata come pianta ornamentale o per poterne sfruttare il legname. A questo proposito, la coltivazione è un fatto indispensabile per avere una pianta in salute. Essa predilige luoghi soleggiati e la sua crescita migliora se messa a dimora singolarmente. Nonostante ciò, può essere coltivata anche in un ambiente semiombreggiato ed esposto al caldo della stagione estiva e al gelo della stagione invernale. Durante i periodi caldi, occorre annaffiare saltuariamente le giovani piante mentre, i vegetali adulti utilizzano l’acqua delle piogge. Almeno una volta l’anno, è conveniente fertilizzare la Paulownia con del concime a lenta cessione e, durante la stagione primaverile disporre alla base della pianta del concime organico maturo. Così facendo, durante il periodo vegetativo, la pianta produrrà innumerevoli fiori e foglie in salute e, senza avere un eccessivo dispendio di energie.
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La Paulownia tomentosa è un grado di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno. Tuttavia, essa predilige una terra sciolta e ricca di sali minerali, indispensabili per la sua crescita e il suo sviluppo. La moltiplicazione può avvenire mediante normale semina o talea. La prima tecnica si mette in pratica durante la stagione primaverile, basta attendere che i semi grossi e scuri vengano rilasciati dai baccelli a forma di noce. Quando iniziano a comparire i primi germogli, la pianta può subito essere messa a dimora in vaso o in piena terra. Anche la seconda pratica va messa in atto in primavera e, si può fare sia una talea di ramo e sia una di radice. Nel momento in cui si nota che la pianta figlia ha iniziato a creare le sue radici, può essere messa a dimora, in piena terra o in un semplice vaso.
La Paulownia tomentosa, nonostante sia attaccata in percentuali minori da parassiti e malattie, occorre eseguire una cura preventiva perché essa può essere aggredita da: armillaria, oidio, carie del legno, rodilegno rosso e giallo, cocciniglie e dal "mosaico della paulonia". L’oidio si nota perché causa uno schiarimento delle foglie e, se non si previene, porta al disseccamento e alla morte del fogliame stesso. La cocciniglia può essere facilmente debellata con del cotone imbevuto in alcool e acqua. L’armillaria è un fungo parassita.
cossuIl rodilegno è un coleottero molto dannoso giacché distrugge le foglie e i germogli inoltre, occorre fare molta attenzione perché, depositando le sue larve, permette di far crescere in poco tempo un’intera colonia d’insetti che, in breve tempo portano alla distruzione della pianta. Per eliminarli occorre utilizzare degli insetticidi.
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