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Per coltivare i Corbezzoli è bene piantare i semi in inverno in un composto di sabbia e torba mantenendo umidità, luce e protezione. A primavera cresceranno le delicate piantine da non esporre al sole e al vento, quindi è bene tenerle in serra per due anni. La coltivazione può essere svolta anche con talea in inverno, ma da prelevare in estate. Anche le talee dovranno restare in serra per due anni e solo dopo potranno essere messe a dimora. La propagazione invece si effettua per seme o per margotta da eseguire in estate sui rami, mentre per la radicazione si devono aspettare due anni. La messa a dimora del Corbezzolo avviene in autunno nelle zone a clima caldo, mentre al Nord si procede in primavera utilizzando piccole piante che hanno poche radici, per evitare di danneggiarle durante l'operazione. In effetti l'apparato radicale della pianta si sviluppa molto velocemente.
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Per concimare i Corbezzoli occorre del concime organico da posizionare in primavera alla base della pianta oppure del fertilizzante con azoto, potassio e fosforo. La concimazione è molto importante perché aiuta la pianta a superare l’inverno. Il Corbezzolo o Arbutus unedo, si rinvasa in primavera utilizzando lo stesso terriccio della messa a dimora e dopo quattro anni si può piantare nel terreno. Non ha bisogno di potatura, ma è meglio eliminare i rami secchi o danneggiati; sopporta bene di essere tagliato regolarmente per rendere più belle le aiuole o le siepi di cui fa parte. Ma la crescita come alberello è forse il suo stato ideale. Per ottenere questo risultato si consiglia di scegliere fin da giovane uno stelo dritto e centrale, tagliando gli altri. I frutti dei Corbezzoli devono essere raccolti quando diventano rossi intensi e morbidi al tatto, ma soprattutto vanno presi subito dalla pianta in quanto rappresentano un cibo molto appetibile per gli uccelli. Attenzione però a non rovinare i fiori, anch'essi presenti sull'albero, e sinonimo dei frutti del prossimo anno!
L’arbutus unedo o Corbezzoli amano il sole e resistono bene anche all'ombra, purché le temperature non siano fredde con venti gelidi e secchi. Mentre per i venti umidi che provengono dal mare il problema non sussiste. Se il Corbezzolo viene coltivato al Nord si consiglia di posizionarlo in una zona calda ed esposta a Sud, magari ben riparato per evitare di far diventare secchi i rami, le foglie e i fiori, danneggiando così anche i frutti. Il corbezzolo è un albero da frutto e anche ornamentale, molto decorativo sia per i suoi frutti rossi che per la fioritura autunnale, inoltre non teme particolari malattie o parassiti, anche se gli afidi sono i suoi principali nemici. Altro problema che questa pianta deve superare è la giusta esposizione e il marciume radicale. Quindi, è bene non esporre il Corbezzolo a troppa umidità e neppure all'ombra totale che diminuirebbe la quantità dei frutti e aumenterebbe l'altezza della pianta. La stessa infatti cercherà la luce del sole verso l'alto.
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