Chamaecyparis

Chamaecyparis: caratteristiche generali

Il Chamaecyparis è una pianta sempreverde originaria delle coste del nord America e di quelle orientali dell’Asia. Esso presenta delle foglie simili ad aghi appiattiti e di colore verde e blu o verde e giallo. Il fusto è dritto e composto da una corteccia tendente al marrone e rosso e formata da scaglie. Durante la stagione autunnale si possono notare delle pigne blu-grigie, le quali, arrivando a maturazione producono tantissimi semi. Gli esemplari adulti possono raggiungere dimensioni di circa 30 metri, ma possono anche essere coltivati in giardino grazie alla loro forma di siepe. Trattandosi di una pianta rustica, è in grado di adattarsi a tutti i tipi di terreni e temperature climatiche, può essere coltivata in piena terra sia in quei luoghi soggetti a inverni rigidi e sia in quelli dove si vivono estati molto calde e afose.
Esempio di Chamaecyparis.

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Chamaecyparis: coltivazione

Esempio di Chamaecyparis coltivato in piena terra. Il Chamaecyparis è un sempreverde rustico che può essere messo a dimora in qualsiasi ambiente, in piena terra o in vaso, in zone soggette al pieno sole o all’ombra. Tuttavia predilige terreni molto profondi, fertili, ben drenati, e bisogna fare attenzione nell’uso di acqua per irrigare contenente calcare e ai ristagni idrici. L’annaffiatura deve essere praticata solo quando la pianta lo necessita e soprattutto durante la stagione estiva. Sopporta temperature fino ai – 20 °C e non teme gli agenti atmosferici. Durante la stagione primaverile e autunnale occorre posizionare alla base del Chamaecyparis un concime specifico per piante acidofile. Se si decide di propagare questo esemplare per semina o talea semilegnosa, occorre utilizzare del terriccio ricco di sostanze organiche, leggermente acido, povero di calcare e molto drenato.

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Chamaecyparis: potatura

Dettaglio fogliame Chamaecyparis. La potatura del Chamaecyparis non è una pratica obbligatoria giacché si può andare incontro alla perdita della colorazione tipica delle giovani foglie di questa splendida conifera. Se si mette a dimora in giardino con l’obiettivo di creare una siepe, bisogna eseguire una potatura contenitiva da praticare durante la stagione primaverile. Nel caso in cui il fusto primario ne sviluppa uno secondario, per evitare una crescita distorta del cespuglio, basterà recidere quest’ultimo. Questo tipo di potatura si pratica verso marzo, mentre per la semplice potatura del fogliame occorre farla tra febbraio e i primi di marzo. Oltre al taglio di contenimento, quando occorre, si segano i rami secchi o infetti, evitando in questo modo che la pianta sia ricoperta da parassiti molto dannosi.


Chamaecyparis: malattie e parassiti

Il Chamaecyparis teme fortemente il fungo "famigliola", gli attacchi del Metcalfa, la clorosi ferrica e i marciumi radicali. La clorosi ferrica è dovuta a una difficile fotosintesi della clorofilla provocata da un’assenza di sostanze nutritive presenti nel terreno o perché la terra è troppo calcarea. Questo problema si nota da foglie che tendono a ingiallire e la pianta inizia a deperire. La Metcalfa è un parassita molto dannoso che si nutre della linfa di questa conifera e produce una sorta di sostanza appiccicosa. La cura consiste nell’uso di prodotti a base di nitrato potassico e successivamente di insetticidi specifici per questo parassita. Il marciume invece, si controlla con la diminuzione delle annaffiature, oltre che creando un terreno molto drenato.




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