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Ha foglie, come si diceva, a forma di squama, spesse e rigide, con una spina acuminata che conclude il loro apice. Sono embricate lungo i rami e sono di tonalità verde scuro. Queste foglie, assai tipiche per chi conosce questa tipologia di albero, hanno una lunga durata e nel corso degli anni sono soggette ad un lento cambiamento di colore che passa da una tonalità verde chiara ad una più scura, per poi passare al nero poco prima di cadere e lasciare maggiormente liberi alla vista i suoi rami bianchi e una corteccia scabra, che va progressivamente a squamarsi.
Quando giungono a maturazione gli alberi presentano fiori di grandi dimensioni sia maschili che femminili, che hanno una forma di piccoli globi e sono quasi sempre posti su alberi separati.I coni hanno una forma globosa e crescono agli apici dei rami negli alberi di genere femminile. Questi sono grandi e maturano all'incirca dopo tre anni.Per seme, preferibilmente nella stagione primaverile, oppure per talea. Da tenere in considerazione il fatto che la pianta ha un lento sviluppo, motivo per cui saranno necessari alcuni anni perché la piantina raggiunga la sufficiente grandezza per essere messa alla definitiva dimora. Tuttavia molte, tra le specie arboree, attecchiscono con una maggior facilità e rapidamente se si piantano esemplari di di piccole dimensioni. Caratteristica che vale per molte conifere tra cui anche l'araucaria araucana per la quale è consigliata una messa a dimora quando la pianta non ha superato i 30 centimetri. Una volta messa a dimora l'araucaria araucana, per il suo portamento caratteristico farà bella mostra delle sue qualità, ossia foglie di grandi dimensioni, ma anche una bella corteccia e bei fiori. Pertanto questo è un albero per il quale è fortemente consigliata una posizione di spicco collocata su un manto erboso.
L'araucaria per la sua origine in territori a clima caldo gradisce le posizioni in pieno sole, oppure semi ombreggiate, provviste tuttavia di una discreta protezione dal vento. Tollera l'inquinamento atmosferico ed è dunque coltivabile senza eccessivi problemi in centri urbani.
L'araucaria araucana è tollerante a varie tipologie di terreno. Tuttavia non gradisce quelli poco drenati, con preferenza per quelli più soffici e dalla buona profondità.
Innaffiare con cura le giovani piante, appena messe a dimora, specie nelle stagioni più calde. Una volta cresciuto, l'albero sopporta agevolmente anche lunghi tempi di siccità.
Problemi possono essere causati dalla cocciniglia o dalla famigliola buona.
Le specie più diffuse di araucaria sono: l'araucaria excelsa, che evidenzia la caratteristica particolare di presentare delle ramificazioni frondose, con una disposizione orizzontale. Questa, in condizioni favorevoli, può arrivare ad altezze considerevoli, assai maggiori della tipologia araucana, slanciandosi fino a quasi 60 metri. L'araucaria bidwilli, che si distingue per portamento più raccolto e la presenza di foglie ovali e lanceolate, collocate su due file. La sua altezza varia tra i 30 e i 40 metri. Infine l'araucaria imbricata, con una larga diffusione non solo in quegli ambienti mediterranei favorevoli al suo genere, ma anche per quelle zone dal clima temperato freddo. Si distingue per portamento piramidale e rami spesso piegati verso il suolo con incurvamenti all'insu nelle estremità. Ha anch'essa foglie ovali lanceolate che persistono sul tronco.
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