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L’albero del Paradiso predilige spazi molto luminosi e aperti inoltre, essendo in grado di resistere all’inquinamento atmosferico, è impiegato per abbellire gli ambienti urbani. Inoltre è in grado di sopportare la calura estiva, il forte vento, la siccità e il freddo. Tuttavia, a causa dell’odore sgradevole emanato da foglie, corteccia, fiori e dalla profondità raggiunta dalle radici, questa pianta è considerata infestante, per cui poco consigliata per abbellire il giardino. La moltiplicazione dell’albero del paradiso è molto semplice da mettere in atto. Questa pianta può essere coltivata a dimora perché i semi hanno un’ottima germinabilità, anche se, è conveniente posizionare i semi in dei piccoli vasetti contenenti un terriccio drenato, fertile e composto per una parte da sabbia. È bene sapere che, questa pianta produce dei succhioni che possono essere recisi dalla pianta e fatti crescere in un terreno ricco di torba e sabbia (contenuti in parti uguali). Infine, si può praticare una propagazione per talea radicale o di ramo.
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La concimazione dell’albero del paradiso, come per tutte le altre tipologia di piante, deve avvenire prendendo qualche precauzione e acquistando i giusti prodotti presenti sul mercato. Si può utilizzare un fertilizzante liquido o in polvere. Se si trova in un clima mediterraneo durante la stagione estiva, occorre concimarlo ogni 8/10 giorni circa e preferibilmente con un prodotto a lenta cessione delle sostanze nutritive. La stessa pratica va effettuata se la pianta si trova in un clima continentale e alpino. È utile ricordare di fare attenzione nel dosaggio del concime, del tipo di prodotto che si decide di acquistare e di tenere sempre bene a mente che le radici dell’albero del paradiso, tendono a scendere molto in profondità, rischiando di danneggiare l’ambiente circostante.
Albero del paradiso o Ailanto è una delle poche specie di piante che non rischia di essere infestata da malattie o attaccata da parassiti che porterebbero alla morte degli alberi. Nonostante in alcune regioni sia classificata come pianta infestante, è bene sapere che ci sono innumerevoli modi di utilizzare l’Ailanto. E' possibile trovare un buon miele, ottenuto da quest'albero. Presso le erboristerie è possibile trovare un decotto utilizzato come astringente intestinale. Mentre in Oriente, la corteccia è usata per curare palpitazioni, asma, disturbi gastrointestinali e tosse. Tutto ciò perché l’albero del paradiso è ricco di glucosidi, saponine, resine, olio essenziale, mucillagini e tannini. È sempre utile ricordare che, se non si conoscono le dosi e non si conoscono le regole basi erboriste, è bene non improvvisare decotti o miscele varie.
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