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I concimi per il prato non sempre hanno un effetto fertilizzante, o meglio, la funzione fertilizzante del suolo viene affidata a prodotti specifici, per cui, nel caso della coltivazione del prato e per averlo rigoglioso, verde e sano, occorre usare due specifici prodotti: il fertilizzante con le sostanze nutritive essenziali allo sviluppo della vegetazione ( azoto, fosforo, potassio) e il prodotto equilibrante del suolo. Quest’ultimo aumenta il drenaggio dei terreni troppo compatti e duri e ne migliora il ph. L’equilibrante del suolo va usato solo in condizioni di effettivo squilibrio chimico fisico del terreno, in caso contrario si potrà procedere a una sola distribuzione annuale dell’equilibrante e poi alla distribuzione periodica del fertilizzante. Il fertilizzante per il prato va distribuito tre volte l’anno, a partire dall’autunno.
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I concimi fertilizzanti per le piante da orto e da giardino sono composti da una miscela di sostanze nutritive essenziali ( macroelementi) combinate a microelementi, vitamine, estratti vegetali, idrolizzati proteici e alginati. Questi concimi ad effetto fertilizzante, ottenuti sempre da materie prime naturali, consentono di stimolare la corretta fioritura e fruttificazione della pianta, rafforzandone anche il sistema immunitario. In commercio esistono concimi fertilizzanti per piante ancora più specifici, con oligoelementi, sali minerali, enzimi e carboidrati, ottenuti da alghe del genere Fucus, Ascophyllum Nodosum e Sargassum Policystum. I concimi fertilizzanti derivati dalle alghe sono usati per i prodotti orticoli, floricoli, in viticoltura e frutticoltura.
Anche le piante a fiore che coltiviamo sul nostro terrazzo o sul balcone hanno necessità di essere adeguatamente concimate e fertilizzate. I concimi ad effetto fertilizzante per piante ornamentali sono generalmente venduti in forma liquida, granulare o in polvere idrosolubile, per una distribuzione adatta alla specie coltivata. Questi concimi possono essere realizzati chimicamente o naturalmente. Le formulazioni dei concimi fertilizzanti per piante ornamentali sono appositamente studiate per specifiche tipologie di piante. Per i gerani e le ortensie, ad esempio, esistono formulazioni a base di azoto, fosforo, potassio e microelementi quali ferro, boro, rame, zinco e manganese. Le sostanze sono dosate in un rapporto percentuale che consente di nutrire la pianta senza eccessi o carenze, per ottenere un nutrimento completo e delle splendide fioriture. I concimi fertilizzanti per piante a fiore hanno anche delle essenze profumate a base di citronella, sostanza che tiene lontani gli insetti, poiché dotata di un effetto repellente. Non tutte le piante a fiore necessitano di concimi ad effetto fertilizzante. E’ il caso delle orchidee, che crescono rigogliose nutrendosi di una comune miscela di azoto, fosforo e potassio. Tutte le altre specie ornamentali acidofile, come azalee, rododendri, felci, camelie, ecc., traggono, invece, enormi benefici dai concimi fertilizzanti contenenti sia macroelementi che microelementi.
I concimi fertilizzanti per alberi ornamentali sono studiati per nutrire alberi, arbusti e siepi e per mantenere il terreno in buone condizioni per un lungo periodo di tempo. Per queste specie vegetali sono altamente consigliabili i concimi naturali ottenuti dalla decomposizione di materie organiche. Questi concimi contengono costituenti essenziali, quali azoto, fosforo e potassio, e humus per mantenere il terreno nelle giuste condizioni di drenaggio. I concimi a base di macroelementi e di humus si distribuiscono sulla chioma dell’albero. La prima concimazione va effettuata in autunno, mentre la successiva, a primavera o in estate, usando metà dose. Un discorso a parte merita l’albero di limone che può essere concimato e al tempo stesso fertilizzato con semplici concimi a base di azoto, fosforo e potassio.
La fertilizzazione delle piante in vaso deve mirare al loro corretto sviluppo. I concimi con potere fertilizzante, studiati per le piante coltivate nei vasi o nelle fioriere, vanno abbinati a un sistematica e adeguata procedura di irrigazione. Per le piante in vaso si possono usare concimi a lento rilascio, commercializzati sotto forma di granuli o fertilizzanti ad assimilazione istantanea. Per un’assimilazione ottimale delle sostanze contenute nei concimi ad effetto fertilizzante, le piante in vaso devono essere irrigate e il terreno deve essere sufficientemente umido, perché la concimazione su piante non irrigate produrrebbe l’essiccamento delle radici.
Oltre ai concimi organici o biologici esistono anche quelli omeopatici, ottenuti aggiungendo, alle sostanze naturali di base, estratti vegetali e minerali opportunamente “dinamizzati”. La dinamizzazione è un metodo di lavorazione della medicina omeopatica, dove gli estratti di varie sostanze vengono diluiti migliaia o milioni di volte, al fine di ottenere un rimedio con specifici effetti. I concimi omeopatici sembrano avere anche proprietà fertilizzanti, ovvero proprietà che migliorano le caratteristiche chimico fisiche del terreno. Il nutrimento di questi concimi viene garantito dall’aggiunta delle classiche sostanze nutritive utili a qualsiasi specie di pianta (azoto, fosforo, potassio), mentre i principi fertilizzanti possono derivare da estratti di alghe, sostanze vegetali o minerali. Per la concimazione di fiori, foglie e piante verdi, rose, cespugli ornamentali, piante da balcone, prati, cactus, orchidee e idrocolture, si possono usare i concimi fertilizzanti a base di guano. Il guano è derivato dagli escrementi degli uccelli. Questa sostanza viene miscelata con estratti vegetali e minerali al 45% e con nutrienti essenziali e microelementi, come magnesio, boro, ferro, rame e molibdeno. Il concime fertilizzante omeopatico dura a lungo, consente una crescita sana e robusta della pianta e stimola delle favolose fioriture.
I concimi chimici con effetto fertilizzante sono abbondantemente usati in agricoltura. Si tratta di prodotti di facile commercializzazione ed a costi accessibili, studiati per “nutrire” ampie superfici coltivabili. I concimi fertilizzanti chimici sono composti da macro e microelementi ottenuti da reazioni provocate dall’uomo. La loro efficacia dipende dal rapporto percentuale tra una sostanza e l’altra; questo rapporto percentuale viene chiamato “titolo”. I concimi chimici contengono composti a base di azoto, fosforo, potassio e microelementi, quali rame, zinco, ferro, boro, magnesio e manganese. In realtà, il potere fertilizzante dei concimi chimici è più basso rispetto a quelli organici. Anche se i diversi prodotti commerciali equilibrano il titolo delle varie sostanze per adattarle a diverse tipologie di terreno e di pianta, l’effetto di miglioramento del terreno è meno intenso rispetto ai concimi naturali, mentre la nutrizione della pianta può risultare eccessiva. E’ il caso dei concimi a base di nitrati di azoto che, oltre ad apportare una quantità eccessiva di questa sostanza, stanno facendo lievitare i livelli di nitrati in molti ortaggi e verdure di uso comune. Un eccesso di azoto può provocare un arresto della fioritura e una minore resistenza della pianta a parassiti e malattie. L’azoto nitrico è, però, quello che viene facilmente utilizzato dalla pianta perché immediatamente disponibile, anche se non facilmente trattenuto dal terreno per effetto del dilavamento.
Per la crescita sana delle piante e per una maggiore tutela dell’ambiente, sono sempre preferibili i concimi fertilizzanti naturali. In giardino o in campagna vanno usati solo quelli in grado di garantire un buon rapporto tra componenti azotati, fosfatici e potassici. In natura esistono diversi concimi naturali con un elevato potere fertilizzante. Al primo posto spicca senza dubbio il letame bovino che, mischiato con paglia e lasciato essiccare per circa sei mesi, è considerato il miglior concime naturale per le piante da giardino e per i terreni sabbiosi. Per coltivare ortaggi e piante a fiore è necessario far seccare il letame per almeno un anno. Se il terreno dove le piante sono coltivate è argilloso è preferibile usare il letame di cavallo, il suo potere fertilizzante è doppio rispetto al bovino ed i risultati migliori si ottengono facendolo essiccare per almeno cinque anni. Un concime naturale ad elevato potere fertilizzante è il terriccio del lombrico mischiato con la pollina ( resti ed escrementi essiccati delle galline). Il terriccio del lombrico con pollina è un ottimo correttivo per qualsiasi tipo di terreno, ed un efficace nutriente per qualsiasi tipo di pianta.
I concimi fertilizzanti vanno usati secondo le indicazioni riportate nelle confezioni di acquisto e compatibilmente con le esigenze nutritive delle singole piante. I concimi naturali realizzati con il metodo del fai da te sono più difficili da dosare, ma, in genere, i trattamenti di concimazione ricalcano le stesse scadenze di quelli chimici. I concimi biologici con estratti di vitamine, proteine e amminoacidi vanno usati per il trapianto, nella pre-fioritura, in condizioni di emergenza e contestualmente alla maturazione dei frutti. I concimi fertilizzanti a base di alghe si usano in maniera periodica e regolare per stimolare l’equilibrio ormonale della pianta. I concimi liquidi per piante acidofile si usano ogni dieci giorni in primavera ed estate e ogni venti giorni in autunno ed inverno, quelli granulari vanno distribuiti nell’ordine di cinque, sei cucchiai ogni due settimane, a cui seguirà l’innaffiatura. Stesse scadenze e metodi per la concimazione in polvere delle piante ornamentali in vaso e a terra. I concimi granulari, per piante in vaso acidofile, vanno distribuiti con cadenza quindicinale, nell’ordine di un cucchiaio ogni 20 centimetri di diametro del vaso, a cui seguirà l’innaffiatura. La concimazione va effettuata anche in occasione del rinvaso. I concimi fertilizzanti omeopatici vanno distribuiti ogni due settimane durante la fioritura e la crescita, dalla primavera all’autunno, e ogni tre settimane viceversa ( autunno-primavera).
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