concime 20 10 10

Concime 20 10 10

La concimazione è una delle tecniche colturali più importanti per la vita delle piante. Queste ultime, infatti, per sopravvivere, hanno bisogno di acqua e di nutrimento. La nutrizione vegetale avviene proprio con la concimazione ed i concimi, ovvero sostanze che contengono tutti gli elementi ed i minerali di cui le piante hanno bisogno. La classificazione principale dei concimi è tra chimici e naturali. I primi sono ottenuti da reazioni chimiche e procedimenti di lavorazione industriale, i secondi, da sostanze già esistenti in natura. I concimi chimici, a loro volta, sono suddivisi in semplici e complessi. Quelli semplici contengono un solo elemento chimico, quelli complessi, due, tre o anche più. I concimi con tre elementi vengono anche detti “ternari”. Uno dei più noti concimi ternari è il 20 10 10. Si tratta di un concime che contiene i tre macroelementi più importanti per la nutrizione delle piante, ovvero azoto, fosforo e potassio. Nella confezione del concime questi elementi sono indicati con il loro simbolo chimico, cioè N per azoto, P per fosforo e K per potassio. Il concime 20 10 10 è quindi un concime ternario NPK che contiene rispettivamente il 20% di azoto, il 10% di fosforo e il 10% di potassio. In questo concime, l’azoto è spesso presente in forma nitrica o ammoniacale, cioè una forma che si degrada velocemente per effetto del dilavamento. Per evitare questo fenomeno, i moderni concimi 20 10 10 vengono stabilizzati attraverso delle sostanze che causano un rilascio più lento dell’azoto e compatibile con i tempi di rilascio del fosforo e del potassio. I concimi che stabilizzano la degradazione dell’azoto vengono anche detti biodinamici. I tempi di rilascio dell’azoto si possono modificare anche miscelando al concime chimico dei composti organici. In tal caso si parla di concimi organo-minerali
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concime 20 10 10: Uso

Il concime 20 10 10 è un concime ad alto titolo ( percentuale) di azoto e può essere usato per diverse tipologie di piante, da quelle ornamentali alle grandi colture, alle piante da frutto e a fiore. Il concime 20 10 10 si usa anche per la nutrizione del manto erboso. Visto il suo contenuto di azoto, è meglio usarlo solo alla ripresa vegetativa, magari in forma liquida. Per le piante a fiore, questo concime è da evitare durante la fioritura, dove invece si devono preferire formulazioni più ricche di fosforo e potassio. Il concime 20 10 10 può essere arricchito anche da microelementi, quali ferro, boro e manganese, spesso presenti in percentuali irrisorie. Il concime 20, 10, 10 è formulato anche in microgranuli. In tal caso si parla di concime “starter”. Quest’ultimo si può usare dopo la messa a dimora delle colture per stimolare e velocizzare l’attecchimento delle radici. Il concime 20 10 10 non è sempre indicato per le piante a fiore. In questo caso risultano più efficaci i concimi bilanciati, cioè quelli che hanno la stessa percentuale di azoto, fosforo e potassio.


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