concimazione mais
E’ uno dei cereali più coltivati al mondo. Matura da una pianta erbacea diffusa sia nelle zone tropicali che in quelle temperate. Stiamo parlando del mais, specie cerealicola che produce i famosi semi giallastri abbondantemente usati nelle diete prive di glutine. I semi, di color giallo oro, sono contenuti nelle pannocchie della pianta e si possono consumare bolliti , da soli o in gustose insalate. Gli stessi vengono usati anche per produrre i famosi pop-corn. Dai semi si estrae anche un olio noto per la sua colorazione giallo intenso, quasi arancio. Insomma, il mais è un cereale molto conosciuto ed apprezzato. In giro ne esistono diverse varietà, alcune create anche tramite la tecnica OGM. La resa del mais, comunque, a prescindere dalle tecniche per modificarlo geneticamente, dipende dai metodi di coltivazione e di concimazione. Questo cereale, conosciuto anche come granturco, rende meglio nei terreni leggeri e ben drenati, mentre produce poco in quelli troppo compatti o argillosi. Anche la concimazione può determinare la bassa o alta produzione di mais. In genere, questo alimento necessita di una concimazione composta da un bilanciato apporto di azoto, fosforo e potassio, con un titolo di potassio più basso rispetto agli altri due macroelementi. Di solito si somministrano circa quattro quintali di concime per ogni ettaro di terreno, con una quantità di macroelementi pari rispettivamente a 2 - 1 - 0,75 quintali. Se il terreno è poco irrigato, il fertilizzante deve prevedere una quota di potassio ancora più bassa.
Nella concimazione del mais si possono usare concimi minerali e organici. Questi ultimi sono adatti a tutte le fasi di sviluppo del cereale, ma nelle coltivazioni intensive sono ormai sostituiti da quelli chimici o minerali. Il concime va somministrato prima della semina, perché l’altezza delle piante mature ne impedisce la corretta distribuzione. La concimazione su larga scala viene, infatti, realizzata tramite le macchine agricole. Per piccole coltivazioni si può usare anche lo stallatico maturo. La somministrazione va effettuata alcuni mesi prima della semina, in modo da consentire il processo di maturazione del fertilizzante e il suo corretto assorbimento da parte del terreno. Lo stallatico si interra a una profondità di mezzo metro, in una dose pari a circa tre chili per metro quadro. Nel caso si ricorra a fertilizzanti chimici, la dose da somministrare può variare in base alla qualità del terreno e alla condizione climatica dell’area in cui il mais viene coltivato.
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