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Anche per gli agrumi, come per tutte le altre piante da frutto, la concimazione segue diverse fasi. In base al periodo in cui viene praticata si avrà una concimazione di impianto, di formazione e di produzione. La concimazione d’impianto va effettuata prima dell’interramento della pianta. Quest’ultima andrà messa a dimora in inverno, mentre la preparazione del terreno andrà fatta in autunno. In questa fase bisognerà vangare il suolo e concimarlo con letame maturo, da somministrare a una profondità di circa trenta centimetri e nella misura di tre chili per ogni metro quadro. Le concimazioni di formazione e di produzione si effettuano durante la stagione vegetativa, con concimi liquidi da somministrare all’acqua da irrigazione. I concimi devono contenere sia macroelementi ( azoto, fosforo e potassio) e sia microelementi, tra cui calcio e ferro. Il rapporto tra azoto, fosforo e potassio cambia in base allo stadio di maturazione della pianta. Concimi con alto titolo di azoto vanno somministrati durante la fase di crescita dei frutti, mentre durante la maturazione degli stessi è necessario somministrare concimi con alto titolo di potassio. L’eccesso di azoto causa però la produzione di frutti abbondanti e di piccole dimensioni. Questo inconveniente si può evitare somministrando contemporaneamente concimi con azoto e potassio. I fertilizzanti potassici accrescono la resa dei frutti e ne rafforzano sia le dimensioni che la buccia. La concimazione degli agrumi avviene tra la primavera e l’autunno. Nella stagione più calda si devono utilizzare anche fertilizzanti a base di fosforo, elemento che riduce l’acidità dei frutti aumentandone il succo. Il fosforo va correttamente bilanciato con l’azoto. La concimazione con microelementi va, invece, eseguita quattro mesi dopo la fioritura. In questa fase vanno somministrati concimi a base di calcio. Gran parte del calcio viene assorbito dalle foglie e una scarsa disponibilità di questo microelemento riduce la pezzatura dei frutti e rende la pianta più suscettibile alle fitopatologie. Naturalmente la concimazione calcica non sarà necessaria per gli agrumi coltivati su terreni composti prevalentemente da calcio. Al contrario, bisognerà ridurre le dosi di potassio nei terreni in cui questo elemento è naturalmente presente in gran quantità.
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Se gli agrumi sono coltivati in una zona con clima freddo, la concimazione autunnale può essere effettuata con concime organico da somministrare, tramite interramento, alla base della pianta. Il concime organico migliora la composizione del terreno fornendo il giusto apporto di azoto. Nella concimazione di produzione si preferisce usare concimi minerali liquidi da somministrare, ogni due settimane, con l’acqua da irrigazione. Questa pratica serve per gli agrumeti su larga scala, mentre la concimazione produttiva degli agrumi da giardino si può realizzare con fertilizzanti granulari a lenta cessione. Questi ultimi si possono usare per gli agrumi coltivati in vaso, specie nei casi in cui non si ha il tempo di innaffiarli ogni due settimane. Il concime granulare a lenta cessione può essere quello per agrumi o quello per piante da fiore. Assieme a questo fertilizzante si possono aggiungere anche dei lupini sminuzzati, da collocare sul primo strato di terriccio. In tal modo il substrato assorbirà degli aminoacidi utili allo sviluppo della pianta.
La concimazione degli agrumi deve anche tenere conto della specie coltivata. Le arance vanno concimate con fertilizzanti organici integrati a quelli minerali. In inverno si somministrano concimi azotati, mentre a primavera si devono somministrare anche quelli ricchi di microelementi, come ferro, zinco e magnesio. Il cedro coltivato a pieno campo si concima con letame maturo tre volte all’anno, a primavera, in estate e in autunno. Il cedro in vaso va concimato con stallatico o con concime fogliare ad immediato assorbimento. La concimazione del bergamotto si può effettuare con letame una sola volta all’anno, nel bergamotto in vaso è consigliabile usare concime a lenta cessione per agrumi. I limoni, da coltivare su un terriccio ricco di sostanza organica, si possono concimare ogni tre anni con letame e ogni mese con concimi NPK composti da un titolo di 8-24-24.
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