Il grande successo che è riuscita a raggiungere la pianta della vite è, in gran parte, riferibile alla vinificazione: si tratta di un procedimento piuttosto accurato e complesso, mediante il quale, dopo aver eseguito la fermentazione, si può ottenere il vino direttamente dai frutti.
Il vino rappresenta una delle bevande moderatamente alcoliche maggiormente diffuse in tutto il mondo, ma tra le sue principali caratteristiche c'è quella di derivare da una pianta che è davvero molto semplice da coltivare, oltre ad avere il pregio di essere estremamente versatile.Le viti che vengono impiegate per la produzione di un frutto piuttosto dolce e particolarmente succoso hanno bisogno di essere coltivate all'interno di un luogo piuttosto preciso.Ecco spiegato il motivo per cui questo genere di piante deve essere coltivato all'interno di un luogo piuttosto soleggiato e colpito dai raggi solari: in questo modo si potrà garantire all'intera pianta di godersi diverse ore di luce.Nella maggior parte dei casi, le piante della vite vengono coltivate in filari: grazie a questa tecnica di coltivazione si può fare in modo che gran parte dei frutti della vite siano in grado di godersi i raggi del sole per diverse ore nel corso dell'intera giornata.La pianta della vite pare che si possa sviluppare in maniera ottimale su qualsiasi tipologia di terreno, dal momento che ha la capacità di crescere molto bene anche su tutti quei suoli particolarmente sassosi e che, al loro interno, hanno una ridotta quantità di sostanze nutritive.E' sufficiente, per poter eseguire un'ottima coltivazione, che il terreno sia piuttosto leggero e caratterizzato da un buon livello di drenaggio.Ecco spiegato il motivo per cui è sempre necessario prestare la massima attenzione affinché la pianta non accusi la formazione di pericolosi ristagni idrici, che possono andare ad incidere notevolmente sulla qualità della coltivazione.Come sostenuto più di una volta da tutti gli enologi, la natura del terreno è sicuramente uno degli elementi condizionanti principali per quanto riguarda lo sviluppo dei frutti e, ovviamente, la conseguenza è che ne sarà influenzato anche il vino che verrà prodotto da quelle uve.Dopo che abbiamo posizionato la pianta della vite all'interno di un luogo particolarmente soleggiato, tutto ciò che dovremo fare è evitare di eccedere con le annaffiature e con qualsiasi altra operazione, dal momento che si tratta di una pianta che non ha bisogno di specifiche temperature per potersi sviluppare nel migliore dei modi, anche se spesso delle brinate tardive possono certamente influire in maniera negativa sia sulla fioritura della pianta che sulla produzione dei frutti più giovani.Si tratta di un fenomeno, quello che abbiamo appena descritto, che si verifica solo saltuariamente, dal momento che possiamo trovare un gran numero di coltivazioni della pianta della vite a partire dall'area settentrionale della Germania, fino praticamente al bacino Mediterraneo e tutti producono delle ottime uve.Ciò è permesso anche dal fatto che, all'interno di ciascun paese, la coltivazione avviene su dei vitigni autoctoni, ovvero che da diversi secoli si sono sviluppati come forme ibride, in maniera tale da riuscire ad adattarsi nel migliore dei modi al clima e alle varie stagioni che caratterizzano un determinato luogo. UVA SULTANINA 1 PIANTA MATURA A FINE AGOSTO Prezzo: in offerta su Amazon a: 12,9€ |
La pianta della vite, nel momento in cui raggiunge la fase di riposo vegetativo, deve essere oggetto di accurate potature, in maniera tale che si possa, in seguito, ricavare un'ottima produzione sia per quanto riguarda la qualità che la quantità delle uve.
Dalla tipologia di potatura che si sceglie di eseguire, poi, (insieme ovviamente ad altri fattori come ad esempio il numero di piante coltivate per ettaro e dalla tipologia del vigneto) dipenderà buona parte della qualità finale delle uve prodotte.Grazie alle operazioni di potatura si possono rimuovere tutti quei tralci che hanno già provveduto a “donare” il frutto, in maniera tale da evitare che la pianta possa crescere oltre le dimensioni consentite, levandosi di dosso la vegetazione fruttifera).Le tecniche di potatura utilizzate sono differenti in relazione al luogo in cui viene coltivata la pianta e al clima che lo caratterizza: ad esempio, in tutte quelle zone che favoriscono la coltivazione della vite, si potrà procedere ad una potatura che permetta il massimo sviluppo vegetativo.Ovviamente, quando parlavamo in precedenza dei ristagni idrici, dobbiamo sottolineare come si tratta di un fenomeno che deve essere sempre tenuto sott'occhio, anche per via del fatto che può portare la pianta verso una condizione negativa, che influenza uno sviluppo corretto ed efficace dei frutti.
La pianta della vite ha bisogno di costanti annaffiature nel corso di quella fase che prende il nome di fruttificazione: ecco spiegato il motivo per cui, nel caso in cui venga coltivata all'interno di un luogo caratterizzato da un clima tipicamente umido, potrà essere colpita con il passare degli anni da tutta una serie di malattie o comunque diverse minacce potrebbero attaccarla.Certamente, nel caso in cui il clima sia eccessivamente umido, uno dei principali pericoli per la pianta della vite è rappresentato dallo sviluppo della muffa grigia, ma anche dell'oidio.Nel caso della muffa grigia è importante evidenziare come si tratta di una minaccia che va a colpire in modo particolare i grappoli di uva che si vengono a formare, mentre nel secondo caso si tratta di un pericolo che va a colpire sopratutto le foglie caratterizzate dalle dimensioni maggiori.Non dobbiamo dimenticare come un altro pericolo piuttosto rilevante per quanto riguarda il corretto sviluppo della pianta della vite e dei suoi frutti è rappresentato dalla peronospora: si tratta di un fungo che ha la particolare capacità di svilupparsi in tempi estremamente ristretti, che va a colpir sopratutto le foglie della pianta; ecco spiegato il motivo per cui, piuttosto di frequente, si usa trattare tali parti della vite con delle particolari irrorazioni a base di rame e zolfo.Come dicevamo in precedenza, sono numerosi i pericoli per la pianta della vite: tra gli altri, troviamo anche la fillossera, che va proprio a colpire le radici di questo esemplare.I trattamenti che vengono utilizzati per combattere contro queste tipologie di parassiti si caratterizzano per essere molto meno nocivi per l'ambiente in confronto a qualche decennio fa, ma in ogni caso si devono considerare delle operazioni necessarie per salvaguardare la salute e il corretto sviluppo della pianta.Non dobbiamo dimenticare come gli interventi a base di composti chimici per ridurre il rischio di attacco proveniente da questi parassiti che abbiamo appena citato devono essere svolti almeno ogni dieci giorni.Il primo intervento per tenere lontano il parassita deve essere eseguito nel momento in cui compaiono i grappoli, in modo tale da scongiurare subito qualsiasi possibilità di attacco da parte dei parassiti, mentre l'ultimo dovrà avvenire circa 45 prima che inizi la fase della vendemmia, in maniera tale per fare in modo che dei residui dei prodotti chimici utilizzati possano poi andare a condizionare o ad influire sulla fermentazione alcolica.Per quanto riguarda la filossera, dobbiamo sottolineare come si tratti di un parassita che, al giorno d'oggi, si combatte efficacemente grazie all'impiego di un apparato radicale americano che si caratterizza per essere immune di fronte all'attacco di tale minaccia.Al giorno d'oggi, le piante della vite che vengono coltivate nel Vecchio Continente, si caratterizzano per avere proprio questo apparato radicale americano, mentre la parte fruttifera è sempre di stampo europeo e si applica tramite un innesto.
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