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Per quanto riguarda la conservazione dell'uva nera, è importante utilizzare alcuni accorgimenti che possono, senza ombra di dubbio, tornare estremamente utili per poter mantenere il più a lungo possibile questa tipologia di uva.
In primo luogo, bisogna capire a quali condizioni non bisogna proprio conservare l'uva nera: non dimenticate mai che l'uva, se conservata a temperature particolarmente elevate, può essere la causa di deperimento e può provocare in modo impressionante il frutto.Per poter fare in modo di evitare che tali danneggiamenti si compiano, allora il consiglio è quello di conservare l'uva ad una temperatura pari a 0-2 gradi centigradi (o, in alternativa, ad una temperatura compresa tra 32 e 36 gradi Fahrenheit).E' importante evidenziare anche il fatto che un'uva nera che viene esposta al gas etilene, per un periodo di tempo piuttosto lungo, può molto più facilmente andare incontro ad un veloce deperimento dei frutti.Quindi, l'ultimo consiglio è quello di conservare l'uva nera in un luogo o un ambiente che sia il più lontano possibile da altri frutti che si caratterizzano per produrre gas etilene, così come è importante conservare questa tipologia di uva lontana dalle varie celle di maturazione.Già decine e decine di secoli fa, l'uva aveva sicuramente un ruolo da protagonista, dal momento che era considerato uno dei doni più preziosi che si potevano ricavare dalla terra.
L'uva nera rappresenta il frutto tradizionale che si può raccogliere nel mese di settembre e rappresenta un cocktail perfetto di sostanze preziose per l'organismo umano.Ciascun acino di uva nera, infatti, si può considerare come una vera e propria miniera di sostanze, che è in grado di svolgere un ruolo davvero molto importante.All'interno della polpa possiamo trovare degli elevati quantitativi di glucosio, ma anche di saccarosio e di levulosio, che rappresentano delle importanti componenti dal punto di vista energetico, dal momento che corrispondono a quelle riserve che sono servono per ritrovare prontezza e concentrazione nell'affrontare impegni lavorativi e scolastici.Le pectine e l'acido tartarico, invece, sono in grado di svolgere una funzione di protezione del tubo digerenti, specialmente dopo un'estate passata in sovraccarico.Nell'uva nera fresca e giunta ad un ottimo stato di maturazione c'è la possibilità di trovare una combinazione ideale di proprietà vantaggiose per l'organismo umano, sia per combattere l'avanzare dell'età sia per lottare contro le malattie.
Ad esempio, mangiare un grappolo di uva nera al giorno fa molto bene all'organismo: ricordiamo che il quantitativo ideale non deve mai superare una razione pari a 150-200 grammi, altrimenti può non rappresentare più un toccasana.L'uva nera si caratterizza sopratutto per avere al suo interno un notevole quantitativo di sostanze antiossidanti, che hanno la particolare capacità di combattere efficacemente i radicali liberi, che sono quegli elementi maligni che vanno a provocare il decadimento delle cellule. Le sostanze contenute nell'uva nera si possono riassumere in polifenoli, tannini, flavonoidi, resveratrolo e protoantocianidine, che garantiscono la formazione di un ottimo scudo protettivo nei confronti delle malattie e anche contro l'avanzare dell'età.Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che queste sostanze sono in grado di migliorare notevolmente la salute dei vasi sanguigni e la fluidità relativa alla circolazione del sangue, senza dimenticare un'attività benefica nel combattere la comparsa di tumori e, infine, riescono anche a svolgere un'attività di rallentamento nei confronti della degenerazione di cellule cerebrali.
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