Piantare uva

La pianta

La pianta che viene comunemente chiamata uva non è altro che un albero fruttifero che include un enorme numero di varietà, ma anche di incroci e di ibridi che, con il passare dei secoli, gli uomini hanno sviluppato e creato con l'intento di migliorare sempre di più la qualità.

Le specie dell'uva sono davvero tantissime e sono in grado, ormai, di adattarsi a delle condizioni climatiche estremamente differenti tra loro: è sufficiente pensare come questa pianta venga coltivata sul territorio russo, così come su quello africano.

La coltivazione dell'uva è tanto più problematica nel momento in cui si ha intenzione di ottenere un determinato livello qualitativo per quanto riguarda il prodotto finale.

Quindi, tutti i sacrifici per garantire un buon allevamento saranno strettamente legati al prodotto che si ha intenzione di ricavare: ovviamente, c'è anche la possibilità di ottenere una pianta che funga solamente da produzione o da ornamento, con il minimo sforzo dal punto di vista dell'allevamento; d'altro canto, inoltre, bisogna sottolineare che un allevamento particolarmente preciso ed attento, con degli investimenti molto importanti, può portare a dei livelli di produzione di ottima qualità.

L'impianto, proprio per questa ragione, dovrà essere differenziato in relazione all'obiettivo che si ha intenzione di raggiungere.

Nella maggior parte dei casi, la vite si sviluppa in modo del tutto spontaneo in ogni tipologia di terreno, anche quelli che non presentano una grande ricchezza dal punto di vista organico.

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Piantare una vite

piantare uva 2Le più importanti aziende possono contare su un gran numero di botanici e di agronomi di comprovata esperienza, che curano la progettazione degli impianti dei vigneti, con delle specifiche analisi sia dal punto di vista geologico che sotto il profilo topografico.

I viticoltori, proprio facendo leva sulla loro grande esperienza, sono già a conoscenza, solamente dando un'occhiata e saggiando il terreno, delle potenzialità che sono in grado di offrire le uve che vengono da loro coltivate.

Ad ogni modo, possiamo dire in modo complessivo che non serve avere un'esperienza internazionale in questo campo per poter produrre un vino di buona qualità: infatti, anche nel caso in cui non sia un addetto ai lavori a provvedere alla coltivazione di una o più viti, rispettando un determinato profilo-guida, potrebbe raggiungere dei buoni risultati.

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Il terreno

Il terreno, ovviamente, si caratterizza proprio per essere strettamente legato alla varietà che verrà coltivata. Ovviamente, stiamo facendo riferimento all'impianto solamente di un tipo di vite, dal momento che presenterebbe troppo problemi una radicale modifica al terreno solamente con l'obiettivo di provvedere all'impianto di un vigneto.

In realtà, invece, è molto più facile organizzare una ridotta porzione di terreno solamente per una pianta.

La varietà di uva che verrà coltivata, ovviamente, deve soddisfare determinate condizioni, che non sono altro che le caratteristiche pedo-climatiche della zona, che si dovrà scegliere in relazione alle temperature ed alle piogge.

Nella fase di preparazione del terreno, è importante provvedere al livellamento, ma bisogna anche cominciare ad arare fino in profondità, mentre poi la concimazione deve essere effettuata con del letame maturo, estremamente ricco a livello organico, oppure sfruttando del compost di vegetali in decomposizione, in maniera tale da garantire alle uve il giusto quantitativo di minerali.

Nel caso ci sia la possibilità di mantenere a riposo il terreno per un periodo che si aggira all'incirca tra tre o quattro anni, allora si potrà provvedere a piantare delle leguminose che concorrono a rendere più ricco di azoto il terreno.


Piantare uva: Scelta impianto e portainnesti

Per poter provvedere all'impianto, sarà necessario iniziare una semina: per garantire una velocizzazione dei tempi, c'è la possibilità di sfruttare il metodo della talea; in realtà, il sistema maggiormente utilizzato e più in voga è sicuramente quello dell'innesto su portainnesti che si possono trovare con grandi facilità in commercio.

Il metodo della semina, a partire dalla crisi che ha duramente colpito l'Ottocento per colpa della filossera, è ormai una pratica scomparsa e in desuetudine: infatti, vengono impiegati i portainnesti americani che sono quelli maggiormente resistenti a tale parassita.

Adesso, quindi, il coltivatore avrà predisposto tutto per poter iniziare la fase della messa a dimora. Dopo aver portato a termine questa operazione, tramite il sistema della semina o della talea, in base alla metodologia che viene scelta, si dovrà provvedere a nutrire la pianta tramite delle concimazioni di azoto, ma anche di potassio e fosforo, in modo tale da favorire la crescita dal punto di vista vegetativo.

Ovviamente, la pianta dell'uva deve essere continuamente irrigata, in maniera tale da poter raggiungere la corretta consistenza legnosa.

Da questo momento in avanti, il coltivatore avrà la possibilità di diminuire tutte le varie cure, in modo tale da garantire alle uve una crescita spontanea.

La potatura è un'operazione che si dovrà necessariamente effettuare per poter ottenere delle produzioni di qualità, ma sarà totalmente a scelta del produttore.


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