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La denominazione di origine protetta “Arancia di Ribera” è destinata a tutte quelle produzioni che sono state ottenute da tre varietà, cerchiamo di capire quali.
La prima varietà è quella dell'Arancia di Ribera brasiliana con i cloni, ovvero Brasiliano comune e Brasiliano risanato.La seconda varietà di arancia Ribera è rappresentata dalle Washington Navel, dalle Washington Navel comune, dalle Washington Navel risanato, dalle Washington Navel 3033.La terza e ultima varietà infine, che è coperta dalla denominazione di origine protetta, è rappresentata dalla Navalina con i cloni, che comprende Navelina comune, Navelina risanata e Navelina ISA 315.Non dobbiamo dimenticare come si possa trovare anche una quarta varietà di Arancia di Ribera, che però non è inclusa nell'elenco DOP: si tratta della varietà Vaniglia Apireno di Ribera. Freddo-resistente Arancio amaro/marmellata di arance Albero (Citrus aurantium) - 25 semi Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,99€ |
L'arancia di Ribera si caratterizza proprio per avere un alto livello di dolcezza e per comprendere, al suo interno, il calore del sole e del clima tipici siciliani.
La storia connessa al riconoscimento delle Arance di Ribera, però, è piuttosto lunga e articolata e comincia dall'Ottocento, epoca in cui iniziò l'agrumicoltura all'interno delle vallate di Ribera.In realtà, però, un gran numero di testimonianze storiche hanno testimoniato come l'arrivo, prima della varietà Brasiliano e poi di quella Washington Navel, sia fissato intorno al 1930: contemporaneamente è avvenuta una lunga e costante sostituzione delle precedenti varietà, piuttosto acide e caratterizzate dalla presenza di un elevato numero di semi.Nel corso dei dieci anni successivi, finalmente è arrivata una svolta anche per quanto riguardava i metodi di coltivazione, con l'introduzione anche della specializzazione colturale, che offrì la possibilità di giungere ad un livello qualitativo davvero molto alto, che permise di intraprendere nuovi progetti ed investimenti in questo settore.L'anno in cui è nato il Consorzio di Tutela è il 1994: lo scopo di questa organizzazione è essenzialmente quello di proteggere e dare una spinta al commercio dell'arancia di Ribera, ma allo stesso tempo anche aumentare il valore commerciale del marchio Riberella, che fin dai primi tempi ha associato al suo nome qualità e costante rispetto dell'ambiente.Proprio con l'intento di mettere a disposizione un livello decisamente più alto di tutela dell'arancia di Ribera DOP è arrivato anche il Consorzio di Tutela dell'Arancia Ribera di Sicilia, che svolge diverse funzioni, sempre con l'obiettivo comune di proteggerne l'origine, ma anche le caratteristiche organolettiche, garantire dalla particolare cura nei confronti del terreno, ma anche dalla presenza di acque particolarmente dolci e di un clima essenzialmente mite.L'area di produzione delle Arance di Ribera include le zone relative alla Provincia di Agrigento: quindi, troviamo i Comuni di Bivana, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Ribera, Sciacca, Calamonaci, Montallegro, Siculiana e Villafranca Sicula, oltre al comune di Chiusa Sciafani, che si trova in provincia di Palermo.
Secondo un gran numero di statistiche, sembra che ci siano più di 4000 azienda agrumicole, con un territorio destinato alla coltivazione degli agrumi che si aggira intorno ai 6000 ettari, di cui il 90% è riservato alle varietà Brasiliano e Washington Navel; sono più di 150 milioni i chili di arance che vengono prodotti ogni anno, in modo tale da garantire una produzione lorda vendibile pari a 40 milioni di euro.La produzione delle Arance di Ribera parte con i primi dieci giorni di novembre con la varietà Navelina che è, senza ombra di dubbio, quella più precoce, mentre si continua da dicembre fino a maggio con le altre due varietà, Brasiliano e Washington Navel.
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