Arance amare

Melangolo

La pianta di arancio amaro, meglio conosciuto come melangolo (il cui nome botanico è Citrus aurantium) fa parte della famiglia delle Rutacee ed è una pianta che si è sviluppata sopratutto in India.

Il melangolo viene coltivato anche nelle regioni meridionali della penisola Italia, così come in Spagna: si tratta di una pianta che presenta una maggiore robustezza in confronto all'arancio dolce e, proprio per tale ragione, viene frequentemente impiegata come portainnesto per creare delle nuove varietà di agrumi e, in alcuni casi, anche per provvedere ad ibridare le varietà che sono già conosciute.

Il frutto del melangolo non si trova con grande facilità sul mercato: piuttosto, è bene ribadire come venga piuttosto frequentemente impiegato per la realizzazione di marmellate, ma anche di frutta candita, senza dimenticare come la buccia venga sfruttata per produrre diversi liquori.

Arance amare

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Utilizzo

La sostanza che si ricava dall'arancio amaro fa parte del genere degli alcaloidi: si tratta, in poche parole, di un elemento formato naturalmente da azoto, che permette di aumentare le attività dell'organismo umano, ma al contempo anche bruciare i grassi in eccesso, incrementando le calorie che poi l'organismo andrà a bruciare.

Le arance amare, quindi, solo buone da mangiare, ma presentano al contempo anche un gran numero di risvolti in campo fitoterapico: in particolar modo in erboristeria e nella cosmesi, dove viene frequentemente impiegato l'olio essenziale che viene estratto dalla buccia del frutto, che presenta una funzione tipicamente antinfiammatoria e disinfettante, mentre la polpa delle arance amare viene sfruttata sopratutto con una funzione antirughe, dopo averla spalmata sia sul viso che sul collo.

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Estratto

Spesso l'estratto di arancio amaro viene impiegato per la realizzazione di tutta una serie di prodotti che aiutano nella perdita di massa, ma anche con una funzione tonificante.

Ad ogni modo, l'olio essenziale che viene estratto dall'arancio amaro svolge una funzione particolarmente benefica contro la diarrea, ma risulta molto utile anche in tutti i casi di digestione difficile, insonnia scaturita da stati nervosi e stress, oppure per la cura di raffreddori.

L'arancio amaro si può assumere sia mediante tisane che capsule per bocca, mentre l'olio essenziale che viene ricavato dalle bucce viene impiegato, in modo particolare, per uso topico.

Dando un'occhiata ai principali effetti dei prodotti che vengono realizzati sfruttando l'arancio amaro, bisogna mettere in evidenza come non dovrebbero mai essere utilizzati da persone con problemi di ipertensione o difficoltà cardiache, dal momento che l'arancio amaro provoca un aumento del metabolismo.

Si tratta, in ogni caso, di prodotti che non dovrebbero essere assunti nemmeno da tutti coloro che stanno attraversando una fase di cura con gli inibitori delle MAO (una categoria di antidepressivi); allo stesso modo, neanche i pazienti che soffrono di ulcera, acidità e bruciore di stomaco, dovrebbero evitare di assumere prodotti a base di arance amare.

L'utilizzo di prodotti o direttamente il consumo dei frutti non è consigliato nemmeno durante la gravidanza e l'allattamento.


Arance amare: Ricetta

marmellata arance amareSenza ombra di dubbio, la marmellata di arance amare è una di quelle maggiormente diffuse in tutto il mondo.

Nel Regno unito questa particolare marmellata si caratterizzare per presentare alcuni dettagli che la rendono differente rispetto a tutte le altre marmellate (chiamate jam), per via della sua particolare preparazione.

La principale caratteristica di questa marmellata, infatti, è da ricercarsi non solo nella differente denominazione, ma anche nell'utilizzo di uno specifico tipo di arance amare, ovvero le arance di Siviglia.

Queste particolari arance si possono trovare in commercio solamente dalla prima metà di gennaio fino alla fine del mese successivo: non si possono consumare crude per via dell'eccessiva asprezza, ma una volta trasformate in marmellata sono davvero molto buone.

Per preparare questa marmellata di arance amare, la prima cosa da fare è quella di lavare le arance e tagliarle a metà, per poi spremere versare il liquido in una casseruola, raccogliendo i semi in un sacchettino.

Adesso, tagliamo le bucce delle arance a strisce e poi inserite nel succo in una pentola antiaderente, per poi porre al suo interno anche il sacchettino contenente i semi: copriamo tutto con l'acqua e attendiamo due ore di cottura.

A questo punto, dovrete togliere il sacchetto con la polpa e schiacciarla per eliminare il succo in eccesso: versiamo lo zucchero, il succo di ben due limoni e mescoliamo fino ad ottenere un liquido uniforme. Portiamo l'intero composto ad ebollizione, schiumate e lasciamo cuocere per altri cinque minuti.

A questo punto, spegniamo il gas, mescoliamo il composto per equilibrare la distribuzione delle scorze d'arancia e poi versatelo in barattoli di vetro sterilizzati, che dovranno poi essere chiusi, capovolti e messi a raffreddare.

Per la conservazione della marmellata sarà necessario porla in un ambiente asciutto e buio.


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